La settimana si avvia a concludersi con un mercato crypto tinto di rosso. Infatti, nonostante la prova di recupero dai minimi di inizio settimana, i prezzi rimangono distanti dai record del 2019 segnati la scorsa settimana.
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La giornata rispecchia l’andamento della settimana, con una prevalenza di segni rossi: oltre il 70% del mercato crypto è in territorio negativo.
Tra le prime 30 emergono solo 3 segnali rialzisti. Dogecoin (DOGE) mette a segno il miglior rialzo delle prime 100 con un allungo di circa il 20%. A distanza segue Crypto.com Chain (CRO) che sale a doppia cifra con un +10%. Terza in classifica è Tezos (XTZ) che sale di poco oltre il 5%.
Tra le peggiori bisogna mettere in conto VestChain (VEST) che arretra dell’11%. Tra i token più famosi il ribasso più corposo è messo a segno da bitcoin (BTC) insieme a Waves (WAVES), Dash (DASH), Lisk (LISK), Cosmos (ATOM), e OmiseGO (OMG) che scendono di oltre il 5%.
È un segnale che però ancora si può configurare come un rimbalzo tecnico di tutto il mercato crypto che dovrà trovare conferme nelle prossime ore e nel fine settimana.
Tra le prime 50, Monero (XMR) chiude la settimana più debole con un ribasso del 15%.
La capitalizzazione di mercato scende nuovamente a 320 miliardi di dollari, un calo dovuto alla debolezza del bitcoin, che ieri aveva provato ad acciuffare i 12.000 punti. Il ritorno a 11.200 punti ha fatto perdere a BTC parte della dominance che scivola al 62,3%.
Ethereum approfitta della debolezza di bitcoin e, nonostante la giornata negativa (scivola del -1%), prova a recuperare la soglia del 10% di quota di mercato, con due punti decimali in più dai minimi di ieri.
Ripple rimane ancorata a ridosso del 5%, i livelli più bassi dell’ultimo anno e mezzo, registrato a dicembre 2017.
In 4° posizione continua a mantenersi Litecoin (LTC) a breve distanza da Bitcoin Cash (BCH), entrambe oggi in calo del 3%.
Summary
Bitcoin (BTC)
Bitcoin prova a dare conferme che il recente movimento al rialzo non sia stato solamente un movimento speculativo, un rimbalzo tecnico (pullback). Il ritorno a testare quota 11.000 dollari avvenuto durante le ultime ore segna al momento un trend di medio-breve periodo impostato al ribasso.
È necessario per il prezzo di bitcoin non estenda la discesa ai minimi della scorsa settimana in area 9.800 dollari. Per un chiaro segnale di rialzo è necessario riprendere con decisione i 12.500 dollari.
Ethereum (ETH)
Rimane debole la struttura tecnica di Ethereum con prezzi che sembrano volersi consolidare sopra l’ex resistenza dei 280 dollari. Per Ethereum è necessario recuperare i 325 dollari, livello distante di circa il 10% dai valori attuali, un movimento che permetterebbe di tornare a fare ben sperare per recuperare i massimi annuali registrati alla fine di giugno.
Se continuasse a prevalere la debolezza anche nel corso del weekend, per Ethereum sarebbe necessario non spingersi sotto la soglia dei 265 dollari, che ora, oltre ad essere un supporto statico, è anche un supporto dinamico perché con questa struttura la trendline rialzista iniziata dai minimi di aprile passa proprio per i 265 dollari.