Bitcoin oggi non registra particolari scossoni: secondo le analisi, infatti, la volatilità in questi ultimi 3 giorni segna la metà della media degli ultimi 30 giorni. La volatilità attuale è di circa il 3%, quella a 30 giorni segna circa il 7%.
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Oggi oltre il 60% delle criptovalute viaggiano in territorio negativo. Tra le prime top 20 non emerge nessun segno positivo. Tra tutte, quelle che perdono più terreno sono Bitcoin Satoshi Vision (BSV), che segna – 6%, seguita da Tron (TRX) che continua a mantenere un passo ribassista con un movimento generale che dai massimi di fine giugno vede perdere oltre il 45%.
Prevale il segno rosso anche su base settimanale. Infatti, prendendo come riferimento i valori di venerdì scorso, bitcoin perde il 5%, Ethereum oscilla intorno alla parità, mentre Ripple è leggermente positivo, segno che non deve trarre in inganno perché, con l’affondo che ha caratterizzato il movimento ribassista dal 23 di maggio e che si è concluso il 16 luglio, XRP ha perso il 45% del valore. Risalta comunque il ritorno da parte dei prezzi a 30 centesimi di dollaro, valori che avevano caratterizzato Ripple per i primi 5 mesi del 2019.
La settimana è negativa anche per litecoin, nonostante LTC abbia provato a recuperare i 100 dollari e si sia fatta notare per la sua forza relativa.
La capitalizzazione totale si mantiene a ridosso dei 270 miliardi di dollari: nonostante le difficoltà sembra non voler scendere sotto i 250 miliardi, i livelli minimi raggiunti la scorsa settimana e che sono un po’ il baricentro di quest’ultimo periodo come livelli di capitalizzazione totale.
La dominance del bitcoin continua lentamente a scendere: oggi è al 64,5%, dimostrando come nella recente discesa di questi ultimi giorni bitcoin stia perdendo terreno nei confronti delle altre altcoin. A metà luglio bitcoin aveva raggiunto nuovamente la soglia del 67% per cui il 64,5% di oggi rimane vicino a quei livelli.
Bitcoin (BTC)
I prezzi sono scesi nuovamente sotto i 9.800 dollari. La volatilità, comunque, rimane bassa come dimostra l’analisi dei prezzi che si trovano in area 10.000 dollari, baricentro delle oscillazioni negli ultimi 10 giorni. Per BTC è importante non spegnersi sotto la soglia dei 9.500 dollari dove passa la trendline dinamica che congiunge i minimi dello scorso aprile. Per vedere segnali rialzisti che possano riportare nuovi acquisti, bitcoin deve raggiungere gli 11.000 dollari.
È importante non dimenticare che la struttura tecnica del bitcoin si trova nella fase conclusiva del ciclo bimestrale iniziato nei primi di giugno e che potrebbe chiudersi entro tre settimane.
Ethereum (ETH)
Ethereum rimane ingabbiato nelle oscillazioni tra 210-225 dollari senza dare particolari indicazioni utili a livello operativo. Ethereum si trova nella fase terminale del ciclo a due mesi. L’ipotesi porta ad avere una configurazione temporale con chiusura in anticipo rispetto a bitcoin.
Per Ethereum è necessario riportarsi sopra area 235 dollari, livello di supporto che aveva spinto ogni attacco ribassista nel mese di giugno e che sono stati rivisti intorno al 20 di luglio. Però, senza acquisti, questa è diventata un livello di resistenza in un’ottica di medio periodo.
Per Ethereum è necessario oltre a spingersi sopra i 235 dollari, recuperare i 255-260 dollari, nei prossimi giorni o settimane.