Elon Musk ha dichiarato pubblicamente che appoggia il candidato alla Presidenza USA Andrew Yang, noto per essere un sostenitore di bitcoin.
L’endorsement esplicito di Musk è arrivato via Twitter sul suo profilo ufficiale in risposta ad un retweet di Dan Carlin che citava una dichiarazione di Yang:
I support Yang
— Elon Musk (@elonmusk) August 10, 2019
“Non mi aspetto che la gente sia d’accordo con me su tutto, sarebbe strano. La mia speranza principale è che le persone credano che sto cercando di risolvere i problemi e sono aperto a diversi approcci, in particolare se i dati guidano in una direzione particolare. Cambiare idea non è una brutta cosa”.
Yang ad oggi è l’unico candidato alla presidenza degli Stati Uniti d’America che accetta anche donazioni in bitcoin.
Anzi, grazie ad alcuni bitcoiner che lo supportano ha lanciato un super PAC (comitato di azione politica) crypto-friendly chiamato Humanity Forward Fund (Humanity FWD), che accetta anche donazioni in bitcoin grazie al processore di pagamenti PAC OpenNode in grado di supportare anche pagamenti con Lightning Network.
Addirittura Humanity FWD ha lanciato una campagna di raccolta fondi che, dal 25 luglio 2019 al 14 agosto 2019, accetterà solamente donazioni in bitcoin.
Humanity FWD dichiara pubblicamente di essere pro-Bitcoin, a favore dell’innovazione, ed a favore della sovranità monetaria.
Probabilmente tuttavia non è per questo che Elon Musk ha deciso di appoggiarlo. Yang infatti è un sostenitore del cosiddetto reddito di base universale, tema molto caro anche proprio allo stesso Musk.
La proposta di Yang è quella di assicurare a tutti i cittadini americani di età superiore ai 18 anni un reddito base di 1.000 dollari al mese.
In passato Elon Musk dichiarò:
“Penso che finiremo per fare un reddito di base universale. Sarà necessario”.
Il CEO di Tesla però condivide con Yang anche un giudizio positivo riguardo la tecnologia delle criptovalute, defindendole
“meglio del denaro cartaceo”.
Comunque, a dire il vero, le reali probabilità di Andrew Yang di vincere le primarie del Partito Democratico americano ad oggi non sembrano particolarmente elevate, e l’endorsement di Elon Musk potrebbe non bastare ad invertire questa tendenza.
Quindi è piuttosto difficile che le sue proposte possano fare realmente la differenza sulla politica americana dei prossimi anni.