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Bitcoin: buono o cattivo?

Quando si parla di Bitcoin, bisogna soffermarsi su concetti basilari riguardo il loro funzionamento per capire se sia “buono o cattivo” come asset.

Le tre domande che più spesso ne conseguono sono:

  • Chi custodisce i Bitcoin
  • Cosa succede se spengono internet? 
  • A chi bisogna rivolgersi se si perde la password di accesso al proprio wallet o exchange?

La realtà è che, come in tutte le cose nuove, si cerca di applicare un modo di pensare vecchio ad un sistema nuovo che richiede, per essere compreso, un approccio mentale completamente diverso. 

Io per primo ho impiegato svariati mesi prima di capire cosa rende profondamente diverso un mondo decentralizzato come quello di Bitcoin rispetto ad un sistema centralizzato e classico con cui siamo abituati ad operare costantemente da una vita e dal quale fatichiamo a slegarci. 

Dopo mesi di studio per capire il funzionamento di queste nuove tecnologie, non troppo facili da comprendere per chi non è del mestiere, la conclusione è che parte del problema siamo noi stessi, forse troppo abituati a delegare a terze parti la gestione e la sicurezza delle nostre finanze e purtroppo spesso non solo di quelle. 

Ovviamente, come in molte altre cose nella vita, la delega a terzi ha un costo: tutte le comodità hanno un costo e nonostante ciò ci renda tranquilli e sereni spesso si scopre che non è tutto oro quello che luccica.

Questa rivoluzione che sempre più prepotentemente sta entrando nella vita di molti di noi, nasce per darci la possibilità di diventare unici custodi delle nostre finanze e garantirci, grazie alla più trasparente e sofisticata tecnologia informatica, la blockchain, di essere gli unici possessori e unici responsabili dei nostri beni digitali. 

Una delle difficoltà più grandi che abbiamo nei confronti di questo nuovo modo di gestire degli asset digitali, probabilmente sta nell’accettare che sbagliare non ci è consentito

La gestione delle nostre finanze, infatti, grazie a questa nuova tecnologia diventa nostra unica responsabilità. 

Da sempre siamo abituati al caro vecchio sistema centralizzato e abbiamo la necessità inderogabile di avere un numero verde da chiamare nel caso di errori. 

Abbiamo bisogno della soluzione più facile per dare rimedio ai nostri errori ed avere una sensazione di sicurezza che ci fa dormire serenamente. 

Bitcoin tra vecchio e nuovo

Come in tutti i grandi cambiamenti, il vecchio e il nuovo se messi a confronto hanno dei pro e dei contro: la comodità, la facilità, la possibilità di avere un referente che sappia rimediare ai nostri errori, sono alcuni dei vantaggi allettanti del vecchio sistema.

Tuttavia la possibilità di avere un bene digitale garantito dalla più elevata sicurezza crittografica, dai bassissimi costi di gestione, non confiscabile, fuori dalle grinfie di governi e stati potrebbe essere altrettanto allettante.

In realtà, nessuno ci obbliga a scegliere, l’importante è capire cosa hanno da offrire le due soluzioni, se sia il caso o meno di cominciare a metterci il naso, capire quali vantaggi hanno da offrire. 

Ma forse sopra ogni cosa, chiedere a noi stessi quale delle due soluzioni ci fa sentire più a nostro agio quando parliamo di sicurezza per le nostre finanze. 

Qualcuno d’altro canto potrebbe dire: il mondo di Bitcoin è ancora troppo difficile da comprendere e troppo nuovo per essere considerato buono, affidabile e sicuro.

Tuttavia, se valutiamo in maniera obiettiva i fatti, possiamo certamente affermare che dopo 11 anni dalla nascita di Bitcoin (nonostante che sia stato dichiarato morto centinaia di volte), la tecnologia alla sua base continua ad evolversi rapidamente entrando sempre più prepotentemente nelle nostre vite. 

E allora perchè non farsi trovare già preparati!? 

Riccardo A.G De Mori

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