Temenos, azienda che produce software per le banche, oggi ha pubblicato un nuovo studio intitolato “Open Banking: revolution or evolution?” per capire come si sta evolvendo il mercato delle banche.
Secondo la ricerca, che ha visto un sondaggio tra 300 manager di importanti banche di tutto il mondo, il 45% delle banche vuole diventare più digitale e un terzo 29% ha già delle strategie per mettere in piedi delle iniziative di open banking, ovvero l’uso di app e API che rendono possibile l’accesso alle banche in ogni momento.
Kanika Hope, Chief Strategy Officer di Temenos, ha spiegato:
“Open banking is lowering barriers to entry and breaking the traditional banking value chain. It is forcing banks to rethink their business models and decide whether they want to be manufacturers or distributors of financial products or both.”
Temenos AG, azienda quotata in borsa con il ticker TEMN, lavora con oltre 3000 banche, le quali si affidano ai loro servizi per processare le transazioni giornaliere dei loro istituti finanziari, interagendo con 1.2 miliardi di clienti.
Le banche e la pandemia da Covid-19
Secondo il report, su questo processo di digitalizzazione dei servizi finanziari ha influito il Coronavirus, visto che sempre più gente evita il contante o di andare presso gli sportelli delle banche e quindi uscire di casa.
In questo processo le banche inglesi hanno la meglio, con servizi di open banking da cui tutti potrebbero prendere ispirazione e con una regolamentazione ad hoc che favorisce le banche online.
Tra l’altro, il report spiega come l’open banking possa rendere più semplice la gestione dei dati dei clienti.
John Broxis, Managing Director di Open Banking Europe, ha spiegato:
“Opening up banking isn’t enough unless you can prove to your customer base the certainty of how their data is going to be treated, certainty about refund periods and reconciliation information, or certainty about what happens if you do something wrong.”