HomeNFTNFT e difesa dell’ambiente

NFT e difesa dell’ambiente

Le vendite di collectibles e crypto arte continuano sulle principali piattaforme, da quelle più esclusive e con “selezione all’ingresso” come SuperRare, a quelle aperte a tutti come OpenSea.

Ma da mesi ormai sono in tanti, in particolare gli artisti, a porsi alcune domande sulla questione ambientale legata alla creazione degli NFT, un sistema basato sui combustibili fossili, che prevede un alto consumo di energia e conseguenti emissioni di Co2.

È proprio l’artista Memo Atken con un suo articolo su Medium ad aver sollevato la questione: il mercato della Crypto Art e degli NFT rappresenta la nuova frontiera di vendita delle opere digitali, ha il merito di offrire garanzie sulla proprietà e l’autenticità delle opere, ma quali sono le conseguenze a livello ambientale?

Atken, ingegnere e informatico turco che da tempo lavora e sperimenta tecnologie in grado di creare immagini, suoni e installazioni, con l’obiettivo di arrivare al cuore della natura umana, nella sua ricerca ha stimato che che la carbon footprint di un singolo NFT su SuperRare è di 211 kg di Co2, equivalente a un viaggio in macchina si mille chilometri o a un volo aereo di due ore.

I processi di creazione degli NFT dipendono dalle capacità di calcolo di migliaia di computer che richiedono un consumo di energia molto più grande rispetto alle attività standard dei server.

Il sistema Crypto, basato sui combustibili fossili, comporta uno sfruttamento massiccio delle risorse minerarie con conseguenti emissioni di Co2.

Si stima infatti che una singola transazione in Ethereum (ETH) abbia un’impronta media di 27,7 kg di Co2: l’equivalente del consumo elettrico di una casa americana nell’arco di due giorni.

Quando si tratta di opere digitali, il discorso si fa più complesso a causa del processo di convalida dell’NFT. 

Secondo l’analisi di Memo Atken che ha considerato 80 mila transazioni relative a 18 mila NFT venduti sulla piattaforma SuperRare, il consumo energetico medio per transazione è di 82 kWh, pari a 48 kg di Co2.

Da allora in molti si sono domandati quale fosse il modo migliore per creare NFT senza danni all’ambiente.

La piattaforma PALM

Tra questi PALM, ecosistema collegato a Ethereum che promette un’efficienza dal punto di vista energetico maggiore del 99% rispetto alle piattaforme concorrenti. 

Alla realizzazione del progetto hanno collaborato diversi partner del mondo crittografico come Uniswap, $MEME, Nifty’s, Protocol Labs, MetaMask e Infura. Oltre all’apporto di vantaggi dal punto di vista ambientale, la piattaforma si offre come supporto per artisti e creatori tramite una bassa gas fee e rapidità delle transazioni.

Sotheby’s e Terra0

La casa d’aste inglese, ormai coinvolta a pieno titolo nel mondo Crypto e NFT, propone nell’asta “Natively Digital” in corso fino al 10 giugno l’opera “Two Degrees” del gruppo di ricerca terra0, un video di 20 secondi della scansione 3D di una foresta del sud della Germania, pronto a scomparire nel caso in cui la temperatura globale media dovesse aumentare di 2 gradi centigradi, al di sopra quindi dei livelli preindustriali. A pochi giorni dalla fine dell’asta, il prezzo del lotto 26 è a 10 mila dollari.

https://www.sothebys.com/en/buy/auction/2021/natively-digital-a-curated-nft-sale-2/two-degrees  

Esistono soluzioni sostenibili per l’ambiente?

In molti se lo domandano, ecco alcune risposte.

  1. È importante dare informazioni sull’impatto ambientale della Crypto Art e su come ridurlo al minimo, limitando la quantità di transazioni alle sole necessarie e confermate;
  2. Secondo la piattaforma Nifty Gateway è possibile ridurre l’impatto ambientale del 99% implementando sulle piattaforme esistenti protocolli di consenso PoS (Proof-of-Stake) in sostituzione di quelli Proof-of-Work (PoW) su cui si basa l’attuale mercato della Blockchain e degli NFT;
  3. Utilizzare piattaforme sostenibili da parte degli artisti e dei collezionisti, tra quelle considerate etiche ci sono hicetnunc, Viv3 o Kalamint.
Redazione Digital Art Rights
Redazione Digital Art Rightshttp://www.artrights.me
Art Rights, prima piattaforma per la gestione, valorizzazione e certificazione delle opere d'arte digitali e fisiche in Blockchain supporta Artisti, Collezionisti e Operatori del settore. In esclusiva per The Cryptonomist, la Redazione Digital di Art Rights Magazine ti racconta il mondo dell’arte come nessuno ha mai fatto, con le novità del mondo Digital, Crypto e NFT tra notizie, mercato e protagonisti.
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS