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Cosa sono i nodi di Bitcoin

Bitcoin è una rete P2P costituita da nodi paritetici che funzionano tutti allo stesso modo. 

Dal punto di vista strettamente tecnico, un full node Bitcoin è un software realizzato secondo il protocollo Bitcoin e che verifica completamente tutte le sue regole.

Il software più utilizzato è Bitcoin Core, ovvero l’ultima versione del software originario sviluppato da Satoshi Nakamoto nel 2008. 

Ad oggi risultano in totale più di 10.000 nodi pubblici con Bitcoin Core, mentre gli altri software utilizzati per i nodi della rete Bitcoin sono molto meno numerosi: 69 con Bitcore, 35 con Bitcoin Knots, 21 con bcoin, 18 con Bitcoin UASF, 7 con Bitcoin Unlimited ed uno a testa per btc1 e Bitcoin Classic. 

Questi tuttavia sono i nodi pubblici, ovvero quelli raggiungibili online da chiunque, ma si stima ce ne siano molti di più privati, ovvero installati per essere utilizzati solo dal gestore. 

I nodi Bitcoin hanno un compito fondamentale: conservare la blockchain. 

La blockchain di Bitcoin è un file di circa 410GB che contiene tutti i blocchi di Bitcoin con al loro interno tutte le transazioni che siano state registrate sulla blockchain fin dal suo esordio il 3 gennaio 2009. 

Tutti i nodi conservano lo stesso identico file, sebbene ognuno lo aggiorni autonomamente aggiungendo i nuovi blocchi che vengono minati da miner. 

Quando un miner riesce a minare un blocco lo comunica a tutti i nodi che lo verificano e, se corretto, lo aggiungono al loro file della blockchain che custodiscono. A volte, in rari casi, diversi nodi aggiungono blocchi differenti, ma vengono considerati validi solo quelli che hanno più blocchi concatenati dopo. 

In teoria chiunque può realizzare il proprio software per gestire un nodo Bitcoin, a patto che sia compatibile con il protocollo. Il protocollo è pubblico, quindi chiunque può scaricarselo e produrre un software compatibile. Tuttavia è molto più semplice scaricarsi ed installarsi Bitcoin Core.

Installare un nodo Bitcoin è molto facile, ma è anche un processo lungo, sia perchè una volta installato deve scaricarsi tutti i 410 GB della blockchain, sia soprattutto perchè deve verificare, uno ad uno, che i quasi 690.000 blocchi siano conformi al protocollo. Il processo di convalida non è rapidissimo, e visto che i blocchi da verificare sono molte centinaia di migliaia a volte può richiedere addirittura giorni. 

Il compito dei nodi di Bitcoin è solamente quello di verificare e custodire la blockchain. 

Nel 2009, quando fu minato da Satoshi Nakamoto il primo blocco della blockchain di Bitcoin, esisteva un unico software, chiamato da Nakamoto semplicemente Bitcoin, che fungeva sia da nodo che da wallet, e che serviva anche per minare i blocchi. Nel corso del tempo però il mining si è fatto sempre più difficile, quindi sono stati sviluppati software appositi per il mining. Allo stesso tempo ci si accorse che erano necessari wallet che non dovessero scaricarsi e verificare l’intera blockchain, e quindi sono anche nati i software wallet stand-alone. 

Il risultato finale di questa evoluzione è stato per l’appunto Bitcoin Core, ovvero un software che fa solo da nodo, sebbene integri al suo interno anche un wallet. 

Chi non ha bisogno di verificare l’intera blockchain, e si fida delle verifiche fatte dagli altri diecimila nodi, può scaricarsi un wallet stand-alone per effettuare le transazioni. I miner invece utilizzano software differenti per minare. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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