Le Federal Reserve sta per lanciare un report su benefici e rischi di un central bank digital currency (CBDC), e quindi sull’ipotetico digital dollar.
A riportarlo è il Wall Street Journal.
Summary
Rischi e benefici di una CBDC
Sembra che negli Stati Uniti stia per prendere ufficialmente il via la discussione sul dollaro digitale. Secondo i “possibilisti”, una CBDC avrebbe il merito di rendere i pagamenti più veloci. I detrattori invece temono per la privacy e la sicurezza degli utilizzatori.
Sempre stando a quel che riporta il Wall Street Journal, all’interno della FED ci sarebbe anche chi teme che un dollaro digitale possa minare il sistema finanziario e mettere in crisi le banche.
C’è poi una questione da non sottovalutare: le maggiori potenze mondiali stanno virando verso il rilascio di una moneta digitale emessa dalle rispettive banche centrali.
La Cina è a buon punto, tanto che il digital yuan potrebbe debuttare ai prossimi giochi olimpici di Pechino, nel 2022. Anche l’Unione Europea sta studiando la versione digitale dell’euro, sebbene il processo di emissione richieda almeno 4 anni.
Per gli Stati Uniti la questione è cruciale: fondamentale non far perdere al dollaro il primato di moneta più forte al mondo.
Un esponente della Fed, Lael Brainard, ha detto a tal proposito:
“È molto difficile per me immaginare che gli Stati Uniti, dato lo status del dollaro come valuta dominante nei pagamenti internazionali, non si presentino al tavolo in quella circostanza con un tipo di offerta simile”.
Il report della FED sul digital dollar
Il report della Fed sul digital dollar è un’analisi che punta ad aprire un dibattito raccogliendo commenti e considerazioni.
A seguire, dovrebbe arrivare anche l’esito di una ricerca della Boston Fed condotta con Massachusetts Institute of Technology, questa volta più focalizzata sul lato tecnico del dollaro digitale.
Differenza tra Digital Dollar e criptovalute
L’emissione di un dollaro digitale rientra anche nella strategia della Fed di dare un’alternativa alle valute digitali private, tra cui Bitcoin e stablecoin.
Si tratterebbe però di una moneta centralizzata e totalmente controllata da una banca centrale. Le criptovalute come Bitcoin invece sono l’esatto opposto, totalmente decentralizzate, senza intermediari, e il sistema di transazioni è affidato dai validatori e certificato dalla blockchain.
Le valute digitali delle banche centrali intendono rispondere alle richieste degli utenti di avere un sistema di pagamento elettronico che sia rapido ed efficiente, come quello delle criptovalute, appunto.
La Fed, proprio come la BCE, non può ignorare questa domanda, né può lasciare campo aperto alle crypto.