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FCA ricorda che FTX non è regolamentato nel Regno Unito

Il Financial Conduct Authority (FCA) britannico mette in guardia i consumatori del Regno Unito su FTX ricordando come questo non sia stato ancora regolamentato e quindi autorizzato per i sassoni.

Regno Unito: FCA richiama l’exchange FTX

La Financial Conduct Authority, omologa dei cugini americani, si occupa di salvaguardare gli interessi dei consumatori britannici e di tutto il regno di Re Carlo III e vanta circa 50.000 servizi finanziari autorizzati nel Paese.

Di recente la piattaforma di scambio caraibica FTX, che vanta 10 miliardi di dollari di scambi giornalieri e oltre un milione di utenti, ha preso piede tra molti britannici che la preferiscono alla cugina americana Coinbase e a Binance per i propri affari in criptovalute.

Sam Bankman Fried, co-fondatore della piattaforma con sede alle Bahamas, ma originaria di Antigua e Barbuda, non ha ancora ottenuto il benestare necessario a svolgere i propri servizi nel territorio del Regno di sua maestà Carlo III tuttavia molti investitori la prediligono per effettuare i propri scambi, comprare o vendere NFT ecc.

Il successo riscontrato da FTX è tanto e tale da aver mobilitato la Financial Conduct Authority che è intervenuta a riguardo in modo da arginare un trend che aveva preso piede rapidamente.

L’FCA, infatti, in un comunicato ufficiale si è vista costretta a specificare come la piattaforma dei caraibi non sia stata ancora regolamentata e pertanto a tutti gli effetti è da considerarsi non utilizzabile per effettuare operazioni di qualsiasi natura ed interesse essi siano.

Il comunicato è finalizzato sia alla tutela della piattaforma che potrebbe incappare a spiacevoli sanzioni in un paese con il quale potrebbe operare in futuro al momento di una regolamentazione avvenuta sia soprattutto i cittadini e investitori britannici che in assenza di regole certe si troverebbero privi di quelle tutele che la legge li doterebbe, così da ottenere rimborsi da eventuali frodi.

La sicurezza offerta da FTX e la privacy garantita dalla piattaforma di certo saranno di primo ordine anche perchè è interesse loro in primis, ma finchè questo non verrà appurato il Financial Conduct Authority non rilascerà l’autorizzazione.

L’ente regolatore ha tuonato:

“Quasi tutte le aziende e gli individui che offrono, promuovono o vendono servizi o prodotti finanziari nel Regno Unito devono essere autorizzati o registrati da noi. Riteniamo che questa azienda possa fornire servizi o prodotti finanziari nel Regno Unito senza la nostra autorizzazione”.

FTX deve ottenere l’autorizzazione per poter operare nel Regno Unito

Le piattaforme che operano in criptovalute nel Regno Unito devono sottostare ai regolamenti sul riciclaggio di denaro, sul finanziamento del terrorismo e sul trasferimento di fondi (informazioni sul pagatore) e questo passa per l’iscrizione all’FCA.

Quanto alla solvibilità della piattaforma a seguito di eventuali problemi l’ente ha specificato che:

“Non avrai accesso al Financial Ombudsman Service o sarai protetto dal Financial Services Compensation Scheme (FSCS), quindi è improbabile che tu possa riavere indietro i tuoi soldi se le cose vanno male”.

Rishi Sunak, l’ex cancelliere ha dichiarato che:

“È mia ambizione rendere il Regno Unito un hub globale per la tecnologia delle criptovalute e le misure che abbiamo delineato oggi aiuteranno a garantire che le aziende possano investire, innovare e crescere in questo nazione”.

Gli fa eco il suo ex collega Glen quando dice:

“Vogliamo che questo paese sia un hub globale, il posto migliore al mondo per avviare e scalare criptovalute”.

Tutto sembra portare a un futuro roseo per il matrimonio tra crypto e Regno Unito ma rimane il nodo del nuovo governo della nuova primo ministro inglese Liz Truss che ancora non si è pronunciata al riguardo così come non lo ha fatto il nuovo Re Carlo III impegnato comprensibilmente con i funerali della Regina Elisabetta II, che hanno scosso un Paese già così provato dalla Brexit.

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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