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Telefònica accetta pagamenti in Bitcoin

Telefònica, la principale società spagnola di telecomunicazioni e prodotti tecnologici, ha annunciato che sarà possibile pagare per i propri servizi in Bitcoin e altre crypto. 

Le criptovalute stanno vivendo il loro periodo di massima espansione, un’espansione figlia delle difficoltà riscontrate in tutto il mondo con la perdita di valore delle valute fiat e dei loro problemi atavici, di una tecnologia che le rende appetibili, delle possibilità che offrono e di una praticità in continuo miglioramento.

Sempre più società nel mondo adottano sistemi di pagamento in Bitcoin ed altcoin in generale vista anche la velocità delle transazioni raggiunta al giorno d’oggi e soprattutto la natura spesso deflattiva di queste.

Spagna: Telefònica abbraccia il mondo Bitcoin e crypto

La più grande società spagnola di telecomunicazioni, Telefònica, ha deciso  recentemente di accettare i pagamenti in Bitcoin ed altre valute digitali aprendo di fatto i propri orizzonti al futuro e alle possibilità che offre. 

Su Tu.com ora sarà possibile pagare con l’oro digitale (BTC) o altre crypto per l’acquisto di prodotti sul mercato tecnologico o per i servizi di comunicazione offerti dalla società.

Bit2Me, oramai una grande realtà nel mondo delle piattaforme digitali di scambio crypto ed altri strumenti finanziari correlati, nonché la prima società di exchange per volumi nella penisola Iberica, è la società che sta dietro all’upgrade di Telefònica nella crittografia. 

Tramite Bit2Me, infatti, è ora possibile effettuare pagamenti in Bitcoin e in altre altcoin sul sito di cui sopra ed altre implementazioni verranno presto comunicate dalla società di comunicazioni stessa con una conferenza stampa e relativo comunicato ufficiale. 

Bit2Me non è la sola società a portare Telefònica nel futuro, è notizia di questa settimana che Qualcomm (società statunitense di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni con sede a San Diego, California) sia a lavoro con la società spagnola per far approdare la rete spagnola nel Metaverso.

A tal proposito, in un comunicato, Telefònica ha sottolineato con queste parole l’evento:

“Questo accordo apre l’opportunità di offrire nuove esperienze ai clienti unendo il mondo digitale e analogico, reinventando il commercio, l’intrattenimento e la comunicazione nel Metaverso”.

Questo sottolinea e da la cifra del grande impegno della società spagnola in un processo di trasformazione che la porterà a diventare la Telefònica che verrà. 

Non solo crypto e metaverso, Telefònica non disdegna neanche gli i Non Fungible Token, gli NFT, che sono diventati un trend fortissimo e uno strumento di grande valore artistico e fattuale. 

All’inizio di quest’anno, la società iberica ha anche avviato un progetto con Polygon (blockchain di gaming e entertainment basata su Ethereum la cui criptovaluta si chiama MATIC) per sviluppare soluzioni Web3 e permettere alle società interessate, di emettere facilmente Non Fungible Token dalla propria piattaforma in pieno stile OpenSea

Sempre più industrie entrano nel Web3

Come spiegato anche all’inizio di questo articolo, l’opzione di pagare per un prodotto o un servizio in crypto è un trend al quale oramai all’ordine del giorno si accodano società di ogni tipo da tutti gli angoli della terra. 

Siano marchi dell’alta moda, dell’automotive o un semplice mojito come nel caso di El Salvador che ha adottato il Bitcoin come valuta di corso al pari del Dollaro, pagare in Bitcoin e soci diventa sempre più comune e facile. 

A maggio ad esempio Gucci, l’importante casa di moda Italiana, ha introdotto la possibilità di pagare con Shiba Inu, Dogecoin, Bitcoin ed Ethereum nei suoi negozi brandizzati. 

Balenciaga, sulla scia di quanto fatto dall’omologa italiana dell’alta moda, ha aperto alle valute digitali approvando i pagamenti in BTC ed ETH ma solo in alcuni punti vendita specifici per iniziare, ciò nonostante il servizio potrà essere allargato anche a tutti i punti vendita se questo progetto pilota avrà successo. 

Non solo moda. Chipotle, una catena del food messicana ha annunciato la possibilità di pagare in ogni suo punto di ristoro in qualsiasi crypto. 

In occasione del Merge, realizzato con successo questo mese, la catena di ristorazione ha lanciato una promozione ad hoc a tema Ethereum. 

Con la trasformazione da Proof of Work a Proof of Stake, la valuta digitale di Buterin e soci non si baserà più sul mining, ma sullo staking, e questo migliorerà l’impatto energivoro di ETH del 99,95%.

Chipotle ha colto la palla al balzo per promuovere la sua bistecca ETH, in sostanza presso i suoi ristoranti, sarà possibile consumare una buona bistecca e pagarla in ETH ma il pagamento non avverrà corrispondendo il valore della pietanza tout court, bensì pagandola il 99,95% in meno proprio in onore del passaggio da proof of work a proof of Stake di Ethereum. 

La promozione sarà temporanea per ovvi motivi di approvvigionamento e di costi per l’azienda, ma la dice lunga sull’apertura di questa azienda al mondo delle valute digitali e sulla voglia di green nel mondo. 

Anche le istituzioni infine hanno aperto a questo mondo e l’esempio più esaltante è quello della business school Wharton. 

La Wharton School of the University of Pennsylvania fondata nel 1881 da Joseph Wharton con lo scopo di “impartire una libera educazione in tutti i campi della finanza e dell’economia” (quello che oggi chiamiamo educazione finanziaria) al popolo americano e non solo, ha recentemente approvato i pagamenti in Bitcoin per accedere alla formazione offerta ed ai propri master sia di stato che privati. 

La strada per rendere Bitcoin una valuta di corso in tutto il mondo o quantomeno un pezzo di pagamento diffuso ovunque è ancora lunga ma queste storie, storie come quella di Telefònica, lasciano ben sperare che in futuro sempre più società di servizi e società che vendono prodotti si possano aprire a questa pratica. 

Il Bitcoin e le crypto in generale saranno la valuta del futuro e la strada che porterà a questo la stiamo già percorrendo, una strada fatta di tappe come quella di oggi della società spagnola di telecomunicazioni. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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