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Crypto: ultime news e quotazioni di Dogecoin, Ripple (XRP) e Zcash

In quest’articolo verranno analizzate le ultime news e i prezzi delle crypto Dogecoin, Ripple (XRP) e Zcash. 

Analisi delle crypto Dogecoin, Ripple (XRP) e Zcash

Dogecoin (DOGE)

Il token del cagnolino meme si attesta oggi a 0,073 dollari perdendo l’1,01% rispetto alla giornata di ieri ma è solo una pausa momentanea visto che la valuta contro ogni analisi ha una struttura di mercato rialzista. 

Nel lungo periodo tuttavia il trend ribassista è confermato ma ciò non toglie che sia ancora una valuta molto interessante anche per il futuro, più che altro per ciò che rappresenta. 

Dogecoin aveva fatto un balzo del +20% dopo l’annuncio fatto da Elon Musk per cui è diventata la moneta ufficiale per gli scambi su Twitter e questo al di là del valore sul mercato le dà una funzione che nel tempo può solo fare bene alla valuta. 

DOGE sotto le feste è stato oggetto dell’interesse di molti investitori ed è considerata tra le Meme Coin più apprezzabili dal mercato. 

Il combinato disposto di queste caratteristiche ha fatto toccare alla valuta digitale delle aree di supporto importanti che negli ultimi giorni ha portato ad un rimbalzo significativo del prezzo. 

Indicativamente nell’ultima settimana il prezzo della meme Coin ha fatto un balzo in avanti notevole. 

Il 19 dicembre, DOGE ha toccato i 0,07 dollari americani e dando il via al momento di grazia della crypto. 

Anche l’Open Interest sulla valuta digitale è salito senza sosta ed il tasso di finanziamento è risultato più che altro positivo. 

Per gli ultimi giorni del 2022 gli analisti danno la crypto come rialzista studiando l’andamento delle ultime giornate che già hanno portato guadagni alle casse degli investitori.

Tuttavia c’è chi non plaude alla scelta di utilizzare Twitter come moneta di scambio nel social del canarino, tra questi c’è il Co-fondatore della società di software blockchain Jelurida che ha commentato quanto segue:

“Anche se riuscissero a popolarizzare le criptovalute su Twitter, esistono soluzioni blockchain molto migliori di Dogecoin in termini di sicurezza, privacy, smart contract e scalabilità.”

Della stessa opinione è anche il CEO di TideFi Daniel Elsawey che è stato critico al riguardo adducendo come argomentazione che la valuta sia ancora troppo poco completa per assurgere a un ruolo del genere:

“Limitato dal suo design originale, DOGE non può interagire direttamente con gli smart contract: direi che, a meno che non sia specificamente utilizzato come opzione di pagamento, i casi d’uso associati continueranno a rimanere speculativi.”

Zcash (ZEC)

Zcash così come Monero è considerata dagli esperti del settore un Security token ovvero una crypto che fa della tutela della privacy il suo cavallo di battaglia. 

La valuta digitale, si pone l’obiettivo di salvaguardare la privacy degli utenti nelle transazioni garantendo l’anonimato. 

La tutela dei dati personali è la missione di Zcash, i dati delle transazioni non sono mai pubblicati all’interno della blockchain grazie ad un sofisticato sistema. 

La criptovaluta in buona sostanza cela i dati sensibili nascondendoli ad un occhio non esperto come potrebbe essere quello di un programmatore e prende forza da un algoritmo ad hoc progettato per assolvere questo ruolo. 

Zero Knowledge Proof è l’algoritmo che rende possibile celare le informazioni sensibili degli utenti in modo da avere una privacy del 100%.

Ad oggi ZEC quota 37,37 dollari americani con una variazione di +0.35222406 dollari rispetto alla giornata di ieri mentre il volume degli scambi è di circa 24 milioni di dollari. 

La capitalizzazione di mercato della security è di 500 milioni di dollari americani contro un totale circolante di 21 milioni di ZEC. 

Ripple (XRP)

Dopo una settimana che l’ha vista guadagnare l’1,51%, il token di Ripple Labs subisce una battuta di arresto. 

Il token si ferma a quota 0,36 dollari americani in lieve calo dopo l’istanza posta dalla SEC circa l’ammissibilità o meno di determinate prove e testimonianze al processo che vede contrapposte SEC e Ripple. 

In buona sostanza la Securities and Exchange Commission sostiene che un video in cui l’ex presidente della commissione finanze della SEC (Hinman) non sia presentabile come prova in quanto l’identità non è chiara. 

La società dello Spin ha fornito prove a sufficienza per smentire questa giustificazione e il caso legale si avvia ad una conclusione. 

L’esito della causa potrebbe dare un boost al prezzo di XRP in caso di sentenza a favore della società.

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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