Gary Gensler, Presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), è tornato a ribadire le normative sulle criptovalute, in particolare per quanto riguarda il dibattito sui security token. Vediamo di seguito cosa è successo.
Summary
La SEC contro le piattaforme di trading di asset digitali
Come anticipato, recentemente la SEC, nello specifico Gary Gensler, è tornata più volte a sottolineare le sue idee sulla regolamentazione crypto e su cosa e quali criptovalute siano security token o meno.
Vediamo che, nonostante un aumento del 70% del mercato crypto positivo per i trader giornalieri, i dirigenti a capo degli exchange crypto degli Stati Uniti sono alquanto scontenti delle ultime normative regolate dalla SEC.
In particolare, il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha affermato che potrebbe prendere in considerazione il trasferimento della sede del più grande exchange di criptovalute degli Stati Uniti, a meno che il Paese non cambi il suo approccio alla regolamentazione.
Come sappiamo, tale approccio è stato recentemente sottolineato da una manciata di azioni di contrasto della Securities and Exchange Commission contro le piattaforme di trading di asset digitali.
In questa delicata situazione, i repubblicani del Congresso e persino i colleghi commissari della SEC stanno criticando il presidente, Gary Gensler,
per aver tentato di costringere le piattaforme di trading a registrarsi senza fornire un processo praticabile e senza chiarire le regole per procedere.
Da parte sua, Gensler ribatte di aver chiarito esaustivamente i suoi pensieri sulle regole crittografiche per mesi. Dunque, sostiene che l’industria delle criptovalute potrebbe semplicemente non volerle ascoltare. Dopotutto, seguire le regole significherebbe grossi tagli ai profitti, questo è quanto ha affermato Gensler in un’udienza del Congresso martedì.
Gary Gensler: “tutte le crypto sono security token, tranne Bitcoin”
Gensler ha ripetutamente affermato negli ultimi tempi che la maggior parte dei token digitali sono titoli, ma la maggior parte degli exchange di criptovalute ha apportato pochi aggiustamenti al modo in cui essi operano.
Dunque, secondo il pensiero della SEC, tutte le criptovalute sono security token e vanno inquadrate normativamente in quanto tali. Questo comporta che ogni transazione effettuata in criptovaluta, ad eccezione di quelle fatte in Bitcoin, ricada sotto la giurisdizione della SEC.
Inoltre, Gensler ha più volte affermato che dietro ogni criptovaluta vi è la presenza di un gruppo di persone che tentano di promuovere i loro token promettendo rendimento di tipo finanziario.
A questo proposito, lunedí la SEC ha intentato una causa contro l’exchange di criptovalute Bittrex, accusandolo, tra le altre cose, di elencare sei token che erano titoli non registrati: OMG, Dash, Algo, TKN, NGC e IHT.
Mentre la maggior parte di queste monete sono oscure, Algo e Dash sono ben note e commerciano anche su Coinbase, che non ha risposto a ripetute domande sull’intenzione di rimuoverle dal listino.
All’inizio di quest’anno, Kraken ha smesso di fornire i servizi di coin staking negli Stati Uniti come parte di un accordo con la SEC. Quest’ultima, nello specifico, ha affermato che il servizio attraverso il quale i proprietari di criptovalute possono guadagnare rendimenti costituisce una sicurezza non registrata.
Eppure, altri exchange, come Coinbase, continuano a offrire prodotti simili, sottolineando la loro diversità. Alla fine di marzo, Coinbase è stata informata dalla SEC che intende intentare un’azione esecutiva contro l’exchange. La società ha promesso di combattere qualsiasi azione in tribunale, se necessario.
Quale sarà il futuro delle crypto secondo le regolamentazione della SEC?
In base a quanto dichiarato dalla SEC, l’industria crypto potrebbe non avere altra scelta se non riconoscere e aderire al punto di vista della SEC. Ovviamente, tutti questi casi potrebbero avere enormi implicazioni per gli exchange di criptovalute.
Nello specifico, nello scenario peggiore per gli exchange, poiché sempre più monete sono designate titoli, molte piattaforme potrebbero essere lasciate solo in grado di scambiare Bitcoin, l’unico token che la SEC ha costantemente considerato una merce e fuori dalla sua portata.
D’altra parte, gli exchange potrebbero dover uscire dallo staking e dover avviare altre attività. Ad esempio, nel caso Bittrex, la SEC ha indicato di non essere soddisfatta delle piattaforme crittografiche che svolgono funzioni di broker-dealer, scambi e movimenti di compensazione, una lamentela sollevata anche nella sua causa il mese scorso contro Beaxy.
Mentre alcune delle posizioni della SEC potrebbero essere respinte con successo in aula, molte altre potrebbero costituire un precedente. Infatti, l’autorità di regolamentazione aveva precedentemente gestito in modo estremamente efficace le offerte iniziali di monete, motivo per cui molte di loro hanno dovuto lasciare gli Stati Uniti o adattarsi a quanto imposto.
La denuncia della SEC contro Bittrex descrive il processo decisionale sull’opportunità di elencare una particolare criptovaluta come espresso dall’ex CEO William Shihara nel 2017:
“Il problema è che sarà visto dalla SEC come una sicurezza. Sto incontrando questi ragazzi faccia a faccia per ottenere dettagli su quanto vogliono raccogliere, da chi lo stanno raccogliendo e cosa si aspettano che sia l’after market. È un’opportunità abbastanza grande che potremmo voler tirare i dadi sull’indagine segreta. Abbiamo un paio di strade da percorrere, ma l’idea era di farli prendere una posizione in Bittrex e assumersi il rischio di un’indagine della SEC con noi.”
