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Perchè il prezzo di Bitcoin sta scendendo

Il prezzo di Bitcoin ieri notte è crollato sotto i 25.700$, ma perchè sta scendendo? Quali sono le principali causa?

In realtà la discesa era iniziata il 15 di agosto, quando da sopra i 29.300$ era sceso fino a 29.000$. 

Il giorno successivo è sceso anche sotto i 29.000$, ma è stato ieri il giorno del vero e proprio crollo. 

Va detto che, sebbene si possa parlare di crollo, non si tratta di un evento anomalo. Crolli come questi il prezzo di Bitcoin ne ha avuti a decine, se non a centinaia, nel corso dei suoi quattordici anni di vita, con l’ultimo verificatosi solamente due mesi fa. 

Non sono anomali né l’entità del calo, né la velocità con cui si è verificato. In altre parole per ora rientra tutto nella norma di quello che è e rimane un asset decisamente volatile.

Perchè il prezzo di Bitcoin sta scendendo: il fattore volatilità

Il punto chiave è proprio la volatilità. 

La cosa anormale non è il crollo di ieri, ma il fatto che sostanzialmente dal 21 di luglio il prezzo di BTC abbia oscillato all’interno di una fascia molto compressa, tra 29.000$ e poco più di 30.000$ con rare escursioni sopra i 31.000$, per quasi un mese di fila. 

In altre parole fino al 15 agosto stava facendo registrare i record minimi di volatilità sui 30 giorni, tanto che in molti si aspettavano che una tale striscia di così bassa volatilità si sarebbe prima o poi interrotta con un deciso balzo in alto o in basso. 

Oltretutto storicamente negli ultimi anni luglio è sempre stato un mese a bassa volatilità, mentre ad agosto la volatilità è poi aumentata. 

Il 2023 non ha fatto eccezione, con un luglio a volatilità così bassa da stabilire dei veri e propri record, seguito da un agosto con un significativo aumento della volatilità. 

Gli altri mercati

Forse però la cosa più interessante da analizzare è il rapporto con gli altri mercati, soprattutto quello azionario. 

Infatti, nonostante Bitcoin spesso come asset finanziario venga paragonato all’oro, rimane un asset risk-on, a differenza del metallo prezioso. Da questo punto di vista è quindi molto più simile all’azionario, il mercato risk-on per eccellenza. 

Ormai da diversi giorni il mercato azionario è in difficoltà. 

Partendo dal Nasdaq, va detto che a metà luglio si è interrotta la striscia vincente che, a partire da metà marzo, gli aveva fatto guadagnare il 29% in quattro mesi. 

Invece negli ultimi trenta giorni ha perso il 7%, con un -1,2% solo ieri. 

Non si tratta di escursioni simili a quelle del prezzo di Bitcoin, ma rende bene l’idea del fatto che siano i mercati risk-on in generale ad essere in sofferenza ultimamente. 

Ad esempio dal 15 marzo il prezzo di Bitcoin ha fatto prima un +31% e poi un -16%, ovvero una performance che ricorda quella del Nasdaq, ma con una perdita maggiore negli ultimi trenta giorni. Non va comunque dimenticato che rispetto ad inizio anno Bitcoin è ancora a +60%, mentre il Nasdaq a +29%. 

Discorso molto simile anche per l’S&P500, che però perde soltanto il 5% negli ultimi trenta giorni. 

Ancora più interessante però è il confronto con l’indice Hang Seng (HSI) della borsa di Hong Kong, dato che in questo momento è la Cina l’osservato speciale. 

HSI sta perdendo l’1,7% rispetto a ieri, e negli ultimi trenta giorni ha perso l’11%, ovvero non molto meno del prezzo di Bitcoin. 

Oltretutto ad agosto ha già avuto ben quattro crolli significativi, uno il 2 agosto, uno l’8, uno il 14 ed uno tra ieri ed oggi. Quello del 14 inoltre sembra aver pesato sul prezzo di Bitcoin, dando di fatto inizio all’attuale fase di calo. 

La pressione delle vendite

Quindi appare piuttosto evidente che vi sia in atto una qualche forma di correlazione, probabilmente indiretta, tra le performance del mercato azionario e quelle del prezzo di Bitcoin. 

Ieri però in particolare a causare il crollo sono state massicce vendite di BTC. 

In molti hanno avanzato ipotesi sulla causa di queste vendite massicce, ma è possibile che non vi sia un’unica causa precisa. Quello che si sa è che la situazione macro-economica non sembra buona, e che molti investitori abbiano paura di ulteriori crolli. 

Tutto ciò ha creato paura anche sui mercato crypto, scatenando una piccola ondata di panico che ieri ha generato massicce vendite. In particolare sono stati liquidati centinaia di milioni di dollari in pochi minuti sui mercati dei future. 

Non va dimenticato che i volumi di scambio nelle ultime settimane era particolarmente bassi, e quando si verifica una tale condizione basta relativamente poco a scatenare forti movimenti del prezzo. 

La singola notizia che probabilmente ha inciso di più è stata la dichiarazione di bancarotta del colosso immobiliare cinese Evergrande. 

In realtà erano quasi due anni che si sapeva che la società era a rischio fallimento, ma dato che si tratta di un vero e proprio colosso, e che in Cina probabilmente è in atto una bolla speculativa immobiliare, questa notizia ha generato un po’ di panico. 

Il calo principale del prezzo di Bitcoin è avvenuto poco dopo la chiusura delle borse americane, e qualche ora prima dell’apertura di quelle cinesi. 

È molto probabile che il calo quasi improvviso da 27.50$ a 25.200$ sia avvenuto in contemporanea alla diffusione della notizia del fallimento di Evergrande. 

Infatti qualche ora dopo, quando ha aperto la borsa di Hong Kong, il prezzo di BTC era già risalito a 26.700$, e la borsa asiatica ha aperto solo con un leggero calo. 

D’altronde il fallimento di Evergrande era ampiamente atteso da tempo, ma sono i timori di un effetto a catena quelli che stanno facendo tremare i mercati. 

Dopo aver perso l’1,2% la borsa di Hong Kong è stata temporaneamente bloccata per eccesso di ribasso, per poi riaprire e perdere ulteriormente. 

Ora la domanda è: il peggio è davvero passato, così come sembrerebbe in questo momento? La Cina ce la farà ad evitare il contagio? 

Visto che hanno avuto quasi due anni di tempo per prepararsi, la possibilità che riescano a contenere la crisi sembra esserci. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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