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Le blockchain e l’era della banda larga

Agli albori di Internet, non era raro che, anche nelle principali testate giornalistiche, gli opinionisti screditassero la neonata tecnologia, giudicandola come poco più di un progetto senza un vero futuro.

Per alcuni, l’idea che, un giorno, grazie a un insieme di nuovi protocolli open-source come il TCP/IP in grado di trasmettere dati attraverso linee telefoniche e cavi in fibra ottica realizzati da una nuova generazione di aziende di telecomunicazione, le persone sarebbero state in grado di lavorare a distanza, di prenotare viaggi e cene con un click, di conoscere persone provenienti da ogni parte del mondo e di abbandonare i centri commerciali per lo shopping online, era inverosimile. Un pensiero che non è durato a lungo.

Queste sono azioni che le persone compiono ogni giorno. E per arrivare a questo punto siamo passati attraverso Borders e Blockbuster, sostituiti poi da Amazon e Netflix e da innumerevoli altre piattaforme che hanno capitalizzato il potenziale di Internet.

Internet non ha futuro 

All’epoca, il pensiero “Internet non ha futuro” non era del tutto irragionevole. Implicito in esso, vi era però una supposizione decisamente errata, si pensava ossia che il mondo avrebbe continuato a funzionare essenzialmente come prima e Internet sarebbe rimasto un esperimento tecnologico marginale, un luogo di gioco per nerd e appassionati. 

E forse i detrattori di Internet avrebbero avuto ragione se le tecnologie e l’ecosistema alla base fossero rimasti immutati. La mia prima connessione Internet dial-up, per esempio, era lenta e inaffidabile, i browser web erano difficili da usare, non esistevano numerosi siti web o applicazioni e le persone non gradivano i lunghi tempi di caricamento. Il valore di mercato delle startup dot com di alto profilo era crollato: insomma, c’era molto da essere scettici.

Ma la tecnologia open-source non è rimasta immutata. Si è evoluta ed è maturata fino a innovare e attrarre aziende di tutto il mondo. 

Le connessioni a banda larga, Wi-Fi e 3G hanno aumentato le prestazioni delle reti, gli smartphone hanno garantito comodità e accessibilità a portata di mano, gli sviluppatori hanno creato nuove e più sofisticate applicazioni per i consumatori. Il resto è storia. 

Il momento della banda larga per le blockchain

Le blockchain oggi presentano similitudini con la prima era di Internet, in particolar modo riguardo lo scetticismo e le critiche. È difficile non sentire gli echi delle certezze del passato ogni volta che un analista dice qualcosa del tipo: “Le blockchain sono troppo lente! Troppo difficili da usare! Troppo costose!” o “non hanno alcun caso d’uso!”.  

Certo, le blockchain sono state tutto questo, e alcuni casi d’uso sono più ovvi di altri. Ma una volta anche Internet era lento, costoso e difficile da usare; eppure oggi è abbastanza veloce da trasmettere video in diretta dallo spazio, abbastanza economico da essere gratuito in molti luoghi e abbastanza facile da usare per un bambino di sei anni. 

In Visa siamo all’avanguardia nella tecnologia dei pagamenti da oltre sessant’anni. Fin dall’inizio abbiamo colto il potenziale di Internet, svolgendo un ruolo fondamentale nella sua scalata verso nuove forme di commercio. Oggi vediamo un potenziale significativo nelle blockchain e molti futuri possibili. In particolare, ci concentriamo su alcune aree specifiche. 

Settlement/Compensazione globale efficiente

Due anni fa siamo stati il primo grande circuito di pagamenti a effettuare transazioni su Ethereum in USDC, con Crypto.com come issuer. Quest’anno, invece, abbiamo esteso il progetto pilota di settlement oltre ai partner emittenti, agli acquirer e a Solana, una blockchain il cui sistema innovativo consente di elaborare circa 10.000 transazioni al secondo. Nell’immediato, ciò ha fornito agli issuer e agli acquirer fintech un’opzione moderna e conveniente per effettuare e ricevere pagamenti dalla tesoreria Visa, nonché l’opportunità per gli acquirer di far pervenire più rapidamente i pagamenti ai loro esercenti.

Immaginiamo un futuro in cui la rete Visa coinvolgerà non solo più valute e circuiti di regolamento bancari, ma anche più reti blockchain, stablecoin e CBDC o depositi tokenizzati. Prevediamo che le valute tradizionali e i circuiti di regolamento legacy coesisteranno a lungo con le fiat tokenizzate che girano su reti blockchain globali 24/7 in tempo reale. E concepiamo il nostro ruolo come ponte per raggiungere i nostri clienti ovunque si trovino, indipendentemente dalla valuta preferita, dal network di settlement o dal fattore di forma.

Esborsi transfrontalieri alimentati da blockchain

Il movimento di denaro transfrontaliero ha rappresentato a lungo una sfida per gli utenti da entrambe le parti della transazione. Abbiamo fatto grandi passi avanti per semplificare i processi, introdurre efficienza e ampliare le possibilità di pagamento transfrontaliero. Oggi Visa Direct, la nostra piattaforma di pagamenti push/in tempo reale, raggiunge quasi 7 miliardi di punti finali, tra cui più di 3 miliardi di carte, 2 miliardi di conti e 1,5 miliardi di wallet digitali. Permette per esempio, il pagamento in giornata degli autisti di ridesharing (condivisione di passaggi in auto) il pagamento rapido di assicurazioni, rimesse, l’accesso anticipato ai salari, i pagamenti in tempo reale sui mercati e un numero crescente di casi d’uso. Un giorno, presto, le reti blockchain potrebbero farne parte. 

Per molte persone, soprattutto nelle economie emergenti, i wallet digitali sono i principali punti d’accesso all’economia digitale. Ecco perché stiamo studiando come Visa Direct possa consentire ai nostri clienti l’opzione di trasferimento fondi attraverso reti blockchain in stablecoin riconosciute ai portafogli di nuova generazione.

Aiutare i clienti a comprendere e sfruttare le blockchain 

La tecnologia blockchain esiste da meno di un decennio. E ogni nuovo progetto, ogni nuova blockchain e ogni nuovo caso d’uso, contribuisce ad aumentarne la complessità. Le banche e le istituzioni finanziarie desiderano comprendere come assistere al meglio i propri clienti in questo campo, per non rischiare che si rivolgano altrove per questo servizio. Gli esercenti stanno esplorando gli NFT. E le banche centrali stanno studiando le CBDC.

Per poter offrire il meglio ai nostri clienti e partner, stiamo effettuando ricerche approfondite in questo campo, stiamo esplorando quali blockchain possono potenzialmente migliorare i circuiti di pagamento, stiamo sperimentando modi reali per ridurre le complessità per gli utenti finali e stiamo cercando di avere una chiara percezione di ciò che i consumatori vogliono da questa tecnologia in rapida evoluzione.

Avere una strategia blockchain

Anche se sarà solo il tempo a rivelarci quale ruolo avranno le reti blockchain nel nostro mondo tra trent’anni, se il caso delle prime critiche a internet può insegnare qualcosa alle istituzioni finanziarie è che farebbero bene ad avere una strategia in ogni caso.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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