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StarkNet: dopo l’airdrop, STRK vola e poi crolla

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StarkNet, un protocollo di scaling su Layer 2 di Ethereum, ha lanciato un airdrop allo scopo di distribuire il suo token nativo STRK, che ha visto coinvolti oltre 1 milione di wallet.

Tale evento ha comportato grande volatilità per il token e anche non poche polemiche: successivamente sono iniziate le negoziazioni, che hanno registrato numeri interessanti, visto che STRK viene sostenuto da exchange importanti come Binance, Bybit, Bitfinex e OKX. In questo momento STRK ha perso quasi il 22% in 24 ore.

Sembra essere il momento degli airdrop, visto che anche il nuovo progetto SMOG ne ha uno in corso: ecco le caratteristiche di questa meme coin che vuole diventare la più importante della rete di Solana.

StarkNet lancia il suo airdrop 

Lo scorso 20 febbraio, StarkNet ha reso disponibili oltre 700 milioni di token per il riscatto: i wallet coinvolti sono stati ben 1 milione. Allo stesso tempo, STRK è stato listato su alcuni importanti exchange CEX come Binance e KuCoin. 

Su Binance, in particolare, il prezzo del token ha raggiunto un picco di $7 prima di mostrare grande volatilità e scendere nella soglia dei $3/$4 (oggi è crollato a $1,79). Stando ai dati, nei primi 90 minuti sono stati distribuiti agli utenti oltre 45 milioni di STRK, una cifra che mostra un notevole interesse da parte degli investitori per un progetto in fase iniziale.

Token STRK distribuzione

Il market cap di STRK ha superato i $2 miliardi nelle prime fasi: se consideriamo che la fornitura totale è di 10 miliardi di token, in teoria il valore complessivo ammonterebbe a circa 35 miliardi, una cifra impressionante se pensiamo che questo progetto è, appunto, all’inizio. 

Starknet è una rete Ethereum Layer-2, che sfrutta una soluzione ZK-Rollup per ridimensionare le applicazioni decentralizzate. Il token aiuterà a decentralizzare e governare la rete, secondo quanto riporta il piano di fornitura dei token della Starknet Foundation la scorsa settimana.

“Il token STRK è nato in modo che il ridimensionamento basato su STARK possa avvenire in modo più decentralizzato. Il design del token aiuta Starknet a essere gestito dalla comunità”, ha affermato Diego Oliva, CEO della Starknet Foundation.

Le polemiche relative allo sblocco dei token

Il piano di distribuzione e, in particolare, l’imminente evento di sblocco, hanno dovuto affrontare le critiche dei detrattori: i principali contributori e investitori di Starkware riceveranno infatti oltre 1,31 miliardi di STRK, ovvero il 13,1% dell’offerta totale, in uno sblocco significativo avvenuto meno di due mesi dopo il lancio del token.

Il fondatore di Endless Clouds, noto con lo pseudonimo di Loopify, ha commentato: “È predatorio sbloccare una porzione così grande di token in un lasso di tempo così breve dopo il lancio reale, mascherandolo con un falso evento di generazione di token 2 anni fa”.

L’evento inaugurale di generazione di token (TGE) ha avuto luogo nel novembre 2022: al momento della sua creazione, il token è stato designato per scopi di governance, ma non poteva essere spostato o scambiato. 

Inizialmente era previsto che le allocazioni di token per i principali contributori e gli investitori venissero sbloccate nel novembre del 2023, in seguito al TGE nel 2022. Questa tempistica è stata poi estesa fino al 15 aprile, perché i token non erano pronti, con la conseguenza di un intervallo notevolmente ridotto tra il momento in cui i trader possono acquistare i token e il momento in cui è possibile vendere.

Un’altra reazione negativa si è verificata quando numerosi utenti di Starknet si sono trovati esclusi dalle disposizioni, a causa dell’obbligo di detenere 0,005 ETH al momento dello snapshot di novembre. 

Il co-fondatore e CEO di Starkware Eli Ben-Sasson ha voluto però rassicurare tutti dicendo che: “Gli 1,3 milioni di destinatari riceveranno token liquidi. Altri che investono impegno e denaro per rendere possibile Starknet aspetteranno fino ad aprile per sbloccare il primo terzo dei loro token, dopodiché ne verranno sbloccati altri su base mensile”.

Intanto prosegue un altro progetto che ha in corso un airdrop: SMOG è la nuova meme coin della rete Solana, che ha fatto 20x con il listing e vuole diventare la “principale meme coin di Solana”. Potrà diventare il nuovo BONK?

SMOG: la nuova meme coin di Solana lancia il suo airdrop

Il mercato delle criptovalute è in netta ripresa e anche l’interesse per le meme coin ritorna in auge, insieme a vari eventi di airdrop che interessano sempre di più gli investitori. Nasce la nuova SMOG, una meme coin della rete Solana, che è stata lanciata il 7 febbraio su Jupiter DEX e che successivamente è sbarcata anche su Ethereum.

SMOG è riuscito a fare 20x: oggi scambiato a $0,06326, Smog conta su una piattaforma di staking con APY intorno al 42%, che fornisce questa meme coin di utilità.

Secondo la roadmap, suddivisa in tre fasi, il progetto punta alla costruzione di una community di “Fedeli”, che dovrebbe raggiungere quota 100.000 nella terza fase, e il lancio di vari airdrop, il primo collegato alla prevendita in corso.

La tokenomica, invece, prevede il 50% della fornitura totale per il marketing, che quindi appare centrale per il progetto, mentre il 35% è pensato per le ricompense degli airdrop, che pare saranno consistenti, il 10% per il lancio sui CEX e l’ultimo 5% per aggiungere liquidità sui DEX.

Per partecipare alla prevendita e, quindi, all’airdrop, basta collegare un crypto wallet compatibile con Solana, come Phantom, alla pagina ufficiale di Smog, e successivamente scambiare SOL, USDT o BONK con i token SMOG.

Oltre che attraverso la pagina ufficiale, sarà possibile acquistare i token tramite Jupiter DEX, Birdeye o Ethereum. Sarà poi necessario iscriversi alla piattaforma di Zealy, unirsi alla community di Smog e completare missioni specifiche per guadagnare punti utili alla partecipazione agli airdrop. 

Il progetto appare non solo ambizioso ma anche forte della notorietà e della risonanza della rete Solana al momento: per questa ragione SMOG può fare anche 10x con il listing e diventare la più grande meme coin di Solana, se le condizioni generali del mercato lo consentono.

*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.

Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
Laureato in Economics and Business presso l’Università Luiss di Roma, Massimo ha conseguito anche un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo. Trader e analista esperto nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata, è consulente tecnologico appassionato di innovazione ed evoluzione digitale, relatore anche per seminari o approfondimenti tematici nell'ambito fintech e crypto.
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