Nei giorni scorsi il prezzo di XRP, la crypto di Ripple, è leggermente aumentato, probabilmente a causa di alcune news positive che hanno circolato la settimana scorsa.
Summary
L’andamento di XRP e le crypto news più recenti su Ripple
Attualmente il prezzo di XRP è di circa 0,51$.
Si tratta di un livello di prezzo in linea con quello di ottobre 2023, ovvero prima che partisse la recente bull run.
È anche però il livello di prezzo che aveva a giugno dell’anno scorso, e risulta essere inferiore a quello di inizio 2021.
Anzi, è persino in linea con quello di ottobre 2018, tanto che si potrebbe perfino affermare che il prezzo di XRP sta lateralizzando attorno al mezzo dollaro ormai da quasi sei anni, sebbene in questo periodo non sia stato affatto fermo.
Nel 2017, prima della grande bull run che lo portò ai massimi storici di 3,8$ a gennaio 2018, il suo prezzo era di poco inferiore a 0,3$, quindi il prezzo attuale è solo del 70% superiore a quello di sette anni fa.
Quando scoppiò la prima grande bolla speculativa, nel 2018, il prezzo di XRP scese prima a 0,5$, e poi tornò sotto gli 0,3$. Il peggio però ci fu gli anni successivi, con la discesa fino a 0,15$ a marzo 2020 con l’inizio della pandemia.
Nel resto del 2020 riuscì ad avvicinare nuovamente gli 0,3$, prima di spiccare un balzo fino a quasi 0,7$ a fine anno. A quel punto però la SEC diede il via alla causa contro Ripple e XRP, e nel corso della grande bullrun del 2021 il prezzo non riuscì a superare i 2$.
Con lo scoppio della seconda bolla, nel 2022, il prezzo di XRP tornò attorno agli 0,3$, e da allora ha continuato ad oscillare tra gli 0,3$ e gli 0,7$ con una brevissima eccezione a luglio del 2023 grazie alla sentenza favorevole nella causa contro la SEC.
L’andamento attuale
Nel corso del 2024 prima è sceso da 0,63$ a 0,5$, per poi risalire fino a 0,71$ ma solo per ridiscendere a 0,48$ ad aprile. Nell’ultimo mese ha oscillato all’interno di una banda molto compressa, tra 0,48$ e 0,56$.
In particolare a partire dal 7 di maggio aveva iniziato una discesa che lo aveva portato fino agli 0,49$ della settimana scorsa, per poi far segnare un piccolo rimbalzo che lo ha riportato sopra gli 0,52$ venerdì scorso.
Ieri però è leggermente sceso, fino a 0,50$, per poi risalire fino a 0,51$ oggi.
Praticamente negli ultimi dodici giorni ha oscillato tra 0,49$ e 0,52$.
Quindi anche se la scorsa settimana ha fatto registrare un piccolo rimbalzo, si tratta solamente di normali movimenti all’interno della fascia di lateralizzazione che perdura ormai da due mesi.
Inoltre anche estendendo l’analisi un po’ più indietro nel tempo, è da luglio dell’anno scorso che non sta più ben oltre gli 0,7$. Perlomeno però è più di un anno che non scende più sotto gli 0,48$.
Le crypto news su Ripple (XRP)
Dato quindi per scontato che sono ormai dodici mesi che non accade più nulla di veramente interessante al prezzo di XRP, nè in bene nè in male, le notizie recenti sono state in grado solamente di farlo muovere all’interno della banda di lateralizzazione.
Di sicuro la settimana scorsa hanno avuto conseguenze positive anche sul prezzo di XRP le buone notizie riguardanti l’inflazione negli USA. Tuttavia non sono state in grado di sbloccare il mercato crypto, ormai relativamente piatto da alcune settimane.
Una cosa interessante però è accaduta.
Infatti secondo i dati di Santiment, le balene di XRP (i wallet che hanno tra 1 milione e 10 milioni di XRP) hanno incrementato di ben 110 milioni il numero di XRP detenuti complessivamente, ovvero aumentando di circa 55 milioni di dollari il loro patrimonio in questa criptovaluta nelle sole ultime due settimane.
Questo fa pensare ad un periodo di accumulo.
Inoltre le transazioni on-chain sono aumentate del 108% nel primo trimestre del 2024, con un totale di 251,39 milioni di transazioni in tre mesi su XRP Ledger.
Si tratta di un numero non di molto inferiore a quello della blockchain di Ethereum, che però non comprende le transazioni sui layer-2.
Quello che stupisce però è il costo delle transazioni, perchè su XRP Ledger quello medio del primo trimestre è stato di soli 0,000856$ a transazione, mentre su Ethereum è di più di mille volte superiore.
Il quantum computing
A ciò va aggiunto che ieri Ripple ha pubblicato un articolo riguardante gli eventuali problemi che potrebbero avere le criptovalute a causa dei computer quantistici.
L’articolo riguarda gli approfondimenti del professor Massimiliano Sala, docente di matematica all’Università di Trento in Italia, riguardo l’impatto dell’informatica quantistica sulla blockchain.
Secondo Sala, i computer quantistici potrebbero facilmente risolvere problemi fondamentali per le firme digitali, minando così potenzialmente i meccanismi che proteggono le risorse degli utenti sulle piattaforme blockchain.
Sala ha però anche evidenziato i passi avanti compiuti dalla comunità crittografica verso lo sviluppo di schemi crittografici “post-quantici” progettati per resistere ad eventuali attacchi portati grazie a computer quantistici.
Si tratta quindi di un problema reale, anche se non attuale, e ben noto, per il quale si conoscono già alcune possibili soluzioni.
Tuttavia Sala consiglia alle organizzazioni crypto di iniziare già da ora la transizione verso tecnologie resistenti ai computer quantistici, perchè sebbene tali minacce non siano imminenti, sarebbero abbastanza significativa da giustificare misure proattive.
A tal proposito Ripple organizza un XRPL Hackathon nazionale che coinvolgerà oltre 20 università e 60 sviluppatori dal 21 al 23 novembre 2024 a Roma.