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Russia e l’adozione delle stablecoin: un approccio innovativo alle transazioni con le controparti della Cina

Le imprese della Russia operanti nel settore delle materie prime stanno sempre più utilizzando le stablecoin per condurre transazioni con i loro partner commerciali della Cina. Cosa significa e quali implicazioni comporta? Tutti i dettagli nell’articolo. 

Vantaggi e implicazioni delle stablecoin per gli scambi commerciali Russia-Cina

Come anticipato, le aziende russe operanti nel settore delle materie prime, alle prese con sfide nell’esecuzione di transazioni finanziarie con le loro controparti cinesi, stanno adottando le stablecoin come soluzione.

Secondo un recente rapporto di Bloomberg, in risposta alle restrizioni internazionali e all’inasprimento delle misure di conformità, queste aziende stanno sempre più utilizzando criptovalute.

Tra queste è inclusa Tether, per agevolare le transazioni transfrontaliere con i loro partner commerciali cinesi.

Il rapporto indica che i vertici di due importanti produttori di metalli non soggetti a sanzioni hanno confermato l’uso di stablecoin per le loro transazioni. 

Alcuni di questi scambi avvengono attraverso Hong Kong, offrendo un’alternativa alle difficoltà incontrate dalle aziende russe nel ricevere pagamenti per i loro beni e nell’acquisto di attrezzature e materie prime.

L’adozione della tecnologia blockchain e delle stablecoin da parte delle aziende russe evidenzia l’impatto duraturo delle restrizioni internazionali imposte in risposta al conflitto in Ucraina. 

Anche in Cina, un importante mercato di esportazione per le materie prime russe, le transazioni finanziarie sono diventate più complesse a causa delle minacce di sanzioni secondarie da parte del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti.

Le stablecoin offrono vantaggi come transazioni più veloci e costi inferiori rispetto ai metodi tradizionali. 

Ivan Kozlov, esperto di valute digitali e co-fondatore di Resolv Labs, ha dichiarato: 

Con le stablecoin, il trasferimento può richiedere solo 5-15 secondi e costare pochi centesimi, rendendo tali transazioni estremamente efficienti quando il mittente dispone già di asset in stablecoin.” 

Date le alternative limitate per le aziende russe, come transazioni più lente o il rischio di congelamento dei conti bancari all’estero, le stablecoin emergono come una scelta allettante. 

Alcune società non sanzionate hanno persino aperto numerosi conti bancari in diversi paesi, solo per vederli congelati uno dopo l’altro.

L’uso delle criptovalute si espande oltre la Russia 

L’utilizzo delle criptovalute per i pagamenti non è limitato esclusivamente alle aziende russe.

Paesi soggetti a sanzioni, come il Venezuela, stanno sempre più rivolgendo le loro attenzioni a Tether per effettuare transazioni. Spesso ottenendo notevoli sconti, grazie a intermediari con sede a Dubai che facilitano tali operazioni.

Questo crescente ruolo delle criptovalute nei pagamenti internazionali sta portando a un cambiamento nell’atteggiamento della Banca Centrale Russa. In passato, la Banca di Russia aveva considerato un divieto totale delle criptovalute. 

Tuttavia, la governatrice Elvira Nabiullina ha espresso un certo grado di sostegno per sperimentare i pagamenti in criptovaluta nelle transazioni internazionali.

La banca centrale ha chiarito agli istituti di credito che i pagamenti in criptovaluta sono accettabili solo per trasferimenti transfrontalieri e non devono essere pubblicizzati. 

Sta anche valutando la possibilità di stabilire un quadro normativo per l’uso delle stablecoin nelle transazioni internazionali.

Inoltre, si è osservato un aumento dell’attività di criptovaluta tra i cittadini russi negli ultimi trimestri, il che ha portato all’espansione dei servizi bancari legati alle criptovalute nel paese.

Un recente rapporto delle Nazioni Unite ha evidenziato la popolarità di Tether nelle frodi informatiche e nelle attività di riciclaggio di denaro nel sud-est asiatico. 

Tuttavia, Tether ha respinto tali affermazioni, sottolineando la sua cooperazione con le forze dell’ordine e la tracciabilità del suo token.

In risposta al rapporto delle Nazioni Unite, Tether ha dichiarato di collaborare con forze dell’ordine globali come il Dipartimento di Giustizia (DOJ), il Federal Bureau of Investigation (FBI) e il Servizio Segreto degli Stati Uniti (USSS). 

Tutto ciò ha portato a una capacità di monitoraggio senza precedenti, superando i sistemi bancari tradizionali.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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