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L’ETF europeo VanEck Crypto and Blockchain Innovators 

Non molti lo sanno, ma sulle borse europee da un po’ di tempo è sbarcato anche un ETF crypto, chiamato VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS ETF, le cui performance sono nettamente staccate dai mercati crypto. 

Si tratta di un ETF che non replica l’andamento del prezzo di una criptovaluta, ma che sostiene le aziende di tutto il mondo che utilizzano la blockchain per trasformare la finanza ed altri settori.

Il VanEck Crypto and Blockchain Innovators ETF in borsa

Questo ETF è disponibile in ben quattro borse europee differenti: London Stock Exchange (LSE), Deutsche Börse Xetra, la borsa di Zurigo SIX e la borsa italiana di Milano. 

È presente con il ticker DAGB in tutte e quattro le borse, ma quella su cui sviluppa maggiori volumi è la borsa di Londra, in particolare la coppia di scambio in sterline.

Si tratta di un ETF che ha come sottostante un indice, MVIS Global Digital Assets Equity (MVDAPP).

Questo indice traccia la performance delle società più grandi e liquide nel settore degli asset digitali.

È un indice ponderato in base alla capitalizzazione di mercato modificata e comprende solo aziende che generano almeno il 50% dei propri ricavi da servizi e prodotti di asset digitali, come exchange, gateway di pagamento, operatori del mining, servizi software, attrezzature, tecnologie ed infrastrutture di asset digitali. 

Tra le società incluse nell’indice ci sono ad esempio MicroStrategy e Coinbase, ma in realtà l’indice copre almeno il 90% dell’universo investibile in questo settore. 

Proprio per questo motivo si tratta di un indice la cui volatilità non è elevata com quella delle singole criptovalute, e degli ETF single-asset che replicano il loro prezzo. 

L’andamento di DAGB in borsa

Prendendo come riferimento il prezzo in dollari sulla borsa di Londra del VanEck Crypto and Blockchain Innovators UCITS ETF si scopre che ad un 2022 deludente non ha fatto seguito un 2023 altrettanto brillante.

L’ETF è sbarcato sulla borsa di Londra a metà 2021, ovvero in piena bullrun, ad un prezzo iniziale di circa 19$. All’epoca il prezzo di un Bitcoin era di circa 58.000$.

Nel corso del 2021, grazie alla continuazione della bolla speculativa fino a novembre, DAGB salì fino ad oltre 23$, che ancora oggi rimane il massimo storico. 

Già a fine novembre però era tornato al prezzo di partenza, ed a partire da dicembre iniziò un lungo bear-market terminato solamente a dicembre dell’anno successivo a quota 1,8$. A quel punto dai massimi aveva perso addirittura il 92%.

Da notare che Bitcoin nel medesimo periodo aveva perso meno del 75% dai massimi, pertanto in bear-market DAGB ha performato molto peggio di BTC. 

Nel corso del 2023 però si era ritirato un po’ su, fino a sfiorare i 9$ a fine anno. A quel punto era a circa -60% dai massimi, mentre invece Bitcoin era tornato a -40% dai massimi. Pertanto il recupero di DAGB nel 2023 non è stato maggiore di quello di Bitcoin. 

Il 2024

Il problema è stato il 2024. 

Il prezzo di Bitcoin ha iniziato l’anno a circa 45.000$, ed ora è salito a 70.000$.

Anche Ethereum ha performato bene, con il suo prezzo salito da 2.300$ a 3.800$.

Invece il prezzo attuale di DAGB è di 7,2$, ovvero meno del picco massimo annuale del 2023. 

Il problema principale si è verificato a gennaio, quando è precipitato sotto i 5$ mentre il mercato crypto faceva registrare una lieve correzione. 

Inoltre mentre a febbraio e marzo il mercato crypto ha performato molto bene, DAGB è riuscito appena a riportarsi per un breve momento a 8,5$. 

Quindi nel 2021 il VanEck Crypto and Blockchain Innovators ETF era andato molto bene in borsa, ma nel 2022 andò molto male, peggio anche di BTC e ETH. 

Nel 2023 aveva recuperato un po’, anche se non più di Bitcoin e Ethereum, mentre nel 2024 di fatto non è cresciuto. 

È possibile che gli ETF crypto single-asset abbiano sottratto attenzione sui mercati tradizionali a questo ETF basato su un indice, oltre al fatto che proprio grazie agli ETF su Bitcoin e Ethereum spot è possibile che i mercati abbiano preferito questi ultimi alle società crypto. 

Fintantoché sulle borse USA non era possibile prendere posizione direttamente sul prezzo di Bitcoin, gli investitori sceglievano di prendere posizione su aziende considerate dei “proxy”, come MicroStrategy o Coinbase, ma a partire da gennaio 2024 è diventato impossibile anche sulle borse statunitensi prendere posizione direttamente sull’andamento del prezzo di BTC grazie ai nuovi ETF.

Ecco quindi che prodotti creati anni fa, quando il mercato era diverso, come le esigenze degli investitori, in questo 202 stanno perdendo un po’ di appeal. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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