Ieri VanEck ha pubblicato una previsione davvero molto positiva sul prezzo di Ethereum.
Infatti hanno dichiarato di aver aumentato il target per il 2030 a 22.000$, grazie in particolare alle notizie sull’ETF su ETH spot, ai progressi in termini di scaling ad ai dati on-chain.
Summary
VanEck: La previsione del prezzo di Ethereum
Il prezzo attuale di ETH è di circa 3.800$, e di fatto è da tre mesi che più o meno oscilla attorno a questa quota.
Negli ultimi tre mesi, ovvero dopo la risalita di febbraio che lo portò da 2.300$ a 4.000$, è stato sopra la quota attuale solamente ad inizio marzo, mentre da metà marzo a metà maggio era sceso fino a 2.800$.
L’anno però si era aperto proprio a quota 2.300$, quindi per ora il 2024 è da considerare un anno ampiamente positivo.
Nonostante ciò il massimo storico del 2021 è ancora lontano, perchè fu registrato vicino ai 4.900$, tanto che in questo momento il target per l’attuale ciclo sembrano essere i 5.000$, sul medio periodo.
Non va però dimenticato che prima dell’ultima grande bullrun, ovvero a ottobre 2020, il suo prezzo era di soli 400$, quindi il prezzo attuale è già praticamente dieci volte superiore. Inoltre il picco del precedente ciclo, registrato a gennaio 2018, fu inferiore ai 1.500$, ovvero meno della metà dei livelli attuali.
Tutto ciò ha consentito ad alcuni analisti di proiettare il prezzo di ETH anche a 10.000$ durante l’attuale ciclo, e ciò rende la previsione di VanEck meno azzardata di quanto potrebbe apparire ad un primo esame superficiale.
La previsione di VanEck sul prezzo di Ethereum
La lunga analisi sul prezzo di Ethereum condivisa da VanEck ha come obiettivo non solo quello di ipotizzare come potrebbe evolvere il prezzo di ETH nei prossimi sei anni, ma anche e soprattutto di individuare l’allocazione ottimale in portafoglio degli investimenti su questa criptovaluta.
L’analisi è stata condotta da Matthew Sigel, responsabile della ricerca sugli asset digitali, Patrick Bush, analista senior degli investimenti in asset digitali, e Denis Zinoviev, responsabile di prodotto associato.
Il punto di partenza sono proprio gli ETF su ETH spot, che dovrebbero essere in dirittura d’arrivo ad inizio luglio.
Ciò consentirebbe ai consulenti finanziari ed agli investitori istituzionali di detenere ETH con la sicurezza di custodi qualificati, e di beneficiare dei vantaggi caratteristici degli ETF in termini di prezzo e liquidità senza doversi preoccupare della custodia dei token.
Il secondo punto chiave è la considerazione che la rete Ethereum continuerà probabilmente la sua rapida crescita, in particolare per quanto riguarda la sua quota di mercato rispetto ai tradizionali partecipanti al mercato finanziario ed alle Big Tech.
Ipotizzano addirittura che potrebbe attrarre 66 miliardi di dollari, cosa che di conseguenza dovrebbe portare la sua capitalizzazione di mercato entro il 2030 a 2.200 miliardi di dollari, rispetto ai 460 attuali, e quindi ad un prezzo di ETH di 22.000$.
Da notare che in questo momento Bitcoin capitalizza circa 1.400 miliardi, e l’intero mercato crypto non supera i 2.800.
Si tratta pertanto di una previsione molto ottimistica, ma che non si riferisce all’attuale ciclo.
I cicli dei mercati crypto
I mercati crypto seguono un ciclo di circa 4 anni dettato dal ciclo degli halving di Bitcoin.
Ethereum è nato nel 2015, durante il secondo ciclo di Bitcoin e poco più di un anno prima il secondo halving di BTC.
Quello avvenuto ad aprile di quest’anno è solamente il terzo halving di BTC vissuto da Ethereum, oltretutto con il primo vissuto a poco più di un anno dal suo lancio.
Quindi il primo ciclo quadriennale completo per Ethereum fu quello iniziato nel 2016 e terminato nel 2020, e fu proprio all’interno di quel ciclo che fece registrare il massimo storico a quota 1.500$ nel gennaio del 2018.
Pertanto i quasi 4.900$ toccati nel 2021 sono il massimo storico solamente del secondo ciclo completo dei mercati crypto vissuto da Ethereum.
Inoltre tra il massimo storico del primo ciclo completo, e quello del secondo, il prezzo di ETH ha fatto segnare un x3,2, e ciò sembra poter giustificare, in teoria, una risalita anche sopra i 10.000$ in questo suo terzo ciclo completo.
A questo punto la previsione di 22.000$ come prezzo massimo per il quarto ciclo completo dei mercati crypto vissuto da Ethereum non sembra poi così tanto azzardata, pur rimanendo decisamente molto ottimistica.
L’allocazione in portafoglio
Alla luce di tutte queste considerazioni, la lunga analisi di VanEck giunge a suggerire che l’aggiunta di una modesta allocazione di criptovalute (fino al 6%) a un tradizionale portafoglio 60/40 potrebbe migliorare sostanzialmente l’indice di Sharpe del portafoglio stesso, con un impatto relativamente inferiore sul drawdown.
All’interno di questa allocazione di crypto ad un massimo del 6% del portafoglio 60/40, affermano che
la ripartizione che ha fornito i migliori rendimenti adeguati al rischio è quella di 70% BTC e 30% ETH.
Da notare che l’ipotesi di allocare fino al 6% in crypto viene data in modo esplicito come un’ipotesi probabilmente buona, mentre la ripartizione 70/30 si riferisce solo alle performance passate. Questo sembra suggerire che i mercati crypto potrebbero cambiare il loro trend generale nei prossimi anni.
Gli analisti di VanEck aggiungono anche che gli investitori dovrebbero comunque tenere in considerazione la loro personale tolleranza al rischio, prima di prendere decisioni simili, perchè le crypto rimangono un investimento ad alto rischio.
Tuttavia, non nascondo che sono proprio i dati a suggerire che un’inclusione equilibrata di BTC ed ETH all’interno dei portafogli di investimento possa offrire vantaggi enormi in termini di miglioramento del rendimento rispetto al rischio incrementale introdotto.
Occorre comunque evidenziare sia che VanEck ha in portafoglio sia BTC che ETH, come dichiarato esplicitamente ad inizio analisi, sia che promuove alcuni suoi prodotti derivati di investimento sulle crypto come gli ETF.