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Il segmento dei giochi crypto si sta evolvendo, con progetti che abbracciano diversi generi del gaming unendoli al P2E (Play-To-Earn) come ad esempio il titolo di guida eTukTuk.
Grazie a questa meccanica, gli utenti possono giocare, divertirsi e guadagnare criptovalute come ricompensa.
Nella maggior parte dei casi è proprio il token nativo del progetto a diventare la valuta in-game. Pertanto, i token guadagnati giocando si potranno scambiare, mantenere nel wallet oppure riutilizzare negli stessi giochi per comprare nuovi oggetti o potenziamenti.
Uno dei progetti di crypto gaming più interessanti del momento è PlayDoge, un “life simulator” ispirato al Tamagotchi che ha raccolto più di 4 milioni di dollari in presale.
PlayDoge: un Tamagotchi P2E
Il Tamagotchi è un vecchio gioco tascabile del genere “simulatore di vita” lanciato sul mercato dall’azienda giapponese Bandai negli anni ’90, diventato popolare anche in Italia.
Nel Tamagotchi, i giocatori devono prendersi cura di un cucciolo virtuale nutrendolo e facendolo divertire, in modo da vederlo crescere all’interno del gioco.
PlayDoge prende spunto da questa idea, con un gioco per dispositivi mobile dove i giocatori potranno allevare un simpatico Doge. Il gioco sarà caratterizzato da una piacevole grafica in pixel-art ad alta definizione.
Per nutrire e tenere alto l’umore del Doge, i giocatori dovranno affrontare dei mini-giochi basati sui generi più popolari del gaming. Grazie alla meccanica P2E, i sarà possibile guadagnare ricompense nel token nativo PLAY in base alla felicità del proprio Doge.
Inoltre, il team di PlayDoge lancerà una leaderboard per premiare con ulteriori token PLAY i giocatori più abili nella cura del proprio Doge e nei mini-giochi.
I token si potranno usare per comprare potenziamenti in-game che potranno servire a tenere in salute il Doge o a superare i livelli dei mini-giochi più difficili.
La presale di PlayDoge
L’app di PlayDoge per dispositivi mobili sarà disponibile al termine della presale. Al momento, il progetto ha raccolto 4,6 milioni di dollari, con il token PLAY venduto a 0,00507 dollari. La presale si trova nella Fase 8, con il valore del token che aumenterà fino alla Fase 40, come riportato nella tabella sottostante.
Fase 9 | 0,00508 dollari |
Fase 10 | 0,00509 dollari |
Fase 11 | 0,00510 dollari |
Fase 12 | 0,00511 dollari |
Fase 13 | 0,00512 dollari |
Fase 14 | 0,00513 dollari |
Fase 15 | 0,00514 dollari |
Fase 16 | 0,00515 dollari |
Fase 17 | 0,00516 dollari |
Fase 18 | 0,00517 dollari |
Fase 19 | 0,00518 dollari |
Fase 20 | 0,00519 dollari |
Fase 21 | 0,00520 dollari |
Fase 22 | 0,00521 dollari |
Fase 23 | 0,00522 dollari |
Fase 24 | 0,00523 dollari |
Fase 25 | 0,00524 dollari |
Fase 26 | 0,00525 dollari |
Fase 27 | 0,00526 dollari |
Fase 28 | 0,00527 dollari |
Fase 29 | 0,00528 dollari |
Fase 30 | 0,00529 dollari |
Fase 31 | 0,00530 dollari |
Fase 32 | 0,00531 dollari |
Fase 33 | 0,00532 dollari |
Fase 34 | 0,00533 dollari |
Fase 35 | 0,00534 dollari |
Fase 36 | 0,00535 dollari |
Fase 37 | 0,00536 dollari |
Fase 38 | 0,00537 dollari |
Fase 39 | 0,00538 dollari |
Fase 40 | 0,00539 dollari |
Staking del token PLAY
Il token PLAY si può comprare in presale utilizzando ETH, USDT, carte di credito o BNB, collegando il proprio wallet al sito ufficiale.
Lo staking del PLAY, attivato sin dalla presale, permette ai trader di ricevere ricompense passive nell’arco di 3 anni in base all’APY, al momento al 215%. I guadagni dello staking verranno distribuiti al ritmo di 17,88 PLAY per blocco Ethereum.
Tokenomics e roadmap
La tokenomics del progetto prevede un’offerta totale di 9,4 miliardi di token PLAY, di cui il 50% verrà utilizzato per la presale.
L’11,5% è stato destinato alla liquidità, il 6,5% per le ricompense della community e il 12% per lo staking. Un ulteriore 21% verrà distribuito equamente tra marketing e fondi del progetto.
Secondo la roadmap, il test per l’app e la beta dei mini-giochi verranno lanciati al termine della presale, con il gioco PlayDoge che uscirà con il listing del token PLAY sui CEX.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.