Questo cambiamento è stato al centro del recente report “La diffusione dei Crypto-Asset e della Blockchain nel settore finanziario: analisi della domanda dei Consumatori e dell’offerta delle Banche in Italia”, realizzato da Boerse Stuttgart Digital in collaborazione con l’Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano.
La ricerca è stata presentata ieri, 23 luglio 2024, al Fintech District di Milano.
Summary
Crescente Interesse degli Italiani per le crypto
Dallo studio emerge che circa 14 milioni di italiani, inclusi sia giovani sia persone con redditi elevati, mostrano interesse per i crypto-asset. Attualmente, l’11% della popolazione italiana possiede criptovalute, mentre il 10% ne ha posseduti in passato.
Questo porta a un totale del 21% di italiani che hanno avuto esperienza con questi strumenti. Un ulteriore 21% è intenzionato ad acquistarli in futuro, suggerendo un potenziale mercato di crescita significativa.
Gli utenti attuali preferiscono utilizzare exchange online per l’acquisto di cripto-asset, mentre i potenziali investitori mostrano una preferenza per app bancarie e servizi di trading finanziario, evidenziando un’opportunità di espansione per le banche tradizionali.
Le Banche Italiane e l’Offerta di Servizi Crypto
Attualmente, l’offerta delle banche italiane in ambito crypto-asset è limitata a causa di carenze normative e della scarsa domanda da parte della clientela tradizionale. Tuttavia, ci sono progetti in via di sviluppo legati alla compravendita e ai pagamenti in cripto. Mancano ancora i servizi di custodia, un settore che potrebbe rappresentare una nuova area di crescita per le istituzioni finanziarie.
Luciano Serra, Country Manager Italia di Boerse Stuttgart Digital, ha commentato:
“In Italia i crypto-asset presentano un importante potenziale di crescita. Il MiCA faciliterà l’ingresso delle istituzioni finanziarie tradizionali in questo settore, soprattutto di quelle già in linea con gli standard di sicurezza richiesti dalle recenti normative europee. Ci troviamo all’inizio di una nuova fase che favorirà l’espansione dell’offerta delle banche e la convergenza tra finanza tradizionale e digitale in tutti i principali servizi nei crypto-asset”.
Sfide e Opportunità Future per banche e crypto
Nonostante le sfide normative e una domanda ancora limitata, l’adozione di massa dei crypto-asset sembra essere all’orizzonte. Le banche devono affrontare una serie di ostacoli, tra cui la mancanza di conoscenza interna e la necessità di collaborare con partner tecnologici per acquisire le competenze necessarie.
Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano, ha sottolineato:
“In Italia, il bacino di utenti potenziali è vasto. Non dobbiamo commettere l’errore di considerarlo un mercato di nicchia. È fondamentale lavorare anche sull’educazione degli utenti riguardo a questi strumenti, che sono molto diversi dai prodotti finanziari tradizionali e potenzialmente molto rischiosi”.
Le banche italiane e il rapporto con le crypto
Le banche italiane hanno l’opportunità di diventare intermediari di fiducia nel settore crypto, offrendo servizi di custodia sicuri e consulenza sui rischi e le opportunità di questi nuovi strumenti finanziari. Questo potrebbe non solo aumentare la fiducia degli utenti, ma anche aprire nuove fonti di ricavo per le istituzioni finanziarie.
Luciano Serra ha spiegato:
“Oggi l’Unione Europea è il più grande mercato regolamentato al mondo per gli asset digitali, con un quadro normativo chiaro ed uniforme. Le banche potrebbero così raggiungere nuovi clienti e aumentare i ricavi. I grandi player americani sono già attivi in questo campo da anni, è il momento che anche le banche italiane entrino in questo settore”.