Come in molti si aspettavano, l’esordio sulle borse USA degli ETF su Ethereum spot ha causato un calo del prezzo della crypto ETH.
La dinamica è molto simile a quella avvenuta a gennaio dopo il lancio degli ETF su Bitcoin spot.
Summary
Il problema del calo del prezzo della crypto ETH dopo l’approvazione degli ETF su Ethereum
Il lancio degli ETF su Ethereum spot di martedì tecnicamente è stato un successo.
Non solo nulla è andato storto, ma i volumi di scambio sono risultati essere anche superiori alle attese, anche se inferiori in proporzione rispetto a quelli di Bitcoin.
Il problema, ben noto già a priori, è stato un altro.
Uno degli ETF lanciati martedì in realtà era un fondo esistente da molti anni che semplicemente veniva trasformato in ETF.
Si tratta del Grayscale Ethereum Trust (ETHE), lanciato sette anni fa. In tutto questo tempo il fondo, non scambiabile in borsa, aveva accumulato ETH per un valore complessivo superiore agli 11 miliardi di dollari.
Non essendo però un ETF non poteva liquidare facilmente i suoi ETH in caso di vendite da parte degli azionisti, e così nel corso del tempo ha finito per accumulare più Ethereum del necessario.
Però, una volta trasformato in ETF, può liquidare giornalmente gli Ether in eccesso, quindi se gli azionisti vendono troppo deve per forza vendere il sottostante (ETH).
Le liquidazioni di Grayscale
Martedì, durante il primo giorno di scambi in borsa del Grayscale Ethereum Trust, si sono verificati deflussi di capitale da questo fondo per più di 480 milioni di dollari.
Ieri, durante il secondo giorno di contrattazione, si sono verificati altri 327 milioni di dollari di deflussi. In due giorni ETHE ha perso più di 810 milioni di dollari, ovvero più del 7% del suo AUM.
Tuttavia martedì non solo i deflussi in uscita da ETHE sono stati riassorbiti dagli altri ETF su Ethereum spot, ma il saldo finale nel complesso è stato positivo, con più di 100 milioni di dollari di afflussi.
Ieri invece il saldo complessivo è stato negativo di oltre 130 milioni, quindi gli altri ETF non sono riusciti a riassorbire tutti i capitali in uscita dall’ETF di Grayscale.
Il risultato è stato un calo netto del prezzo di Ethereum, anche se a questo ritmo il Grayscale Ethereum Trust non ci metterà molto a liquidare tutti gli ETH in accesso. Per il Grayscale Bitcoin Trust ci vollero settimane, ma si partiva da circa 30 miliardi di dollari. ETHE invece partiva da 11 miliardi, ed al ritmo di circa 400 milioni al giorno potrebbe dimezzare il proprio AUM nel giro di due settimane.
Crypto news: la reazione sul prezzo di Ethereum all’approvazione degli ETF spot
Lunedì il prezzo di ETH si aggirava attorno ai 3.500$.
In realtà già martedì aveva iniziato a scendere, anche perchè i dati provenienti da Grayscale non erano affatto confortanti.
La discesa di martedì però si era fermata sopra i 3.400$, ma tra ieri e stanotte, quando sono stati diffusi i dati del secondo giorno di scambi dei nuovi ETF, si è verificato un piccolo crollo che ha riportato il prezzo sotto 3.200$.
Praticamente in due giorni ha perso il 10%.
Il livello di prezzo attuale però è in linea con quello di dieci giorni fa, quindi di fatto il mini-crollo di ieri non ha fatto altro che azzerare i guadagni degli ultimi giorni. Va detto che quando si diffuse la notizia della probabile approvazione degli ETF su Ethereum spot, a fine maggio, il prezzo era salito da 3.000$ a 3.600$, pertanto quella di ieri è stata solamente una correzione.
Le previsioni future sul prezzo di ETH
Sul breve periodo è possibile immaginare che le cose vadano più o meno come erano andate ad inizio anno per Bitcoin.
Dopo lo sbarco effettivo in borsa degli ETF spot il fondo di Grayscale ha iniziato a vendere, e questo ha causato un calo del prezzo.
Le vendite sono proseguite per circa due settimane, durante il quale la perdita cumulata fu circa del 14%.
Una volta stabilizzatasi la situazione del fondo di Grayscale, il prezzo ha prima recuperato parte di quello che aveva perso, ma poi ha iniziato un vero e proprio rally che lo ha portato a far registrare i nuovi massimi storici con un +70% nel giro di poco più di un mese.
Qualcosa di simile potrebbe accadere anche per Ethereum, anche perché le liquidazioni del fondo di Grayscale sembrano accelerate, e ciò potrebbe anche accorciare i tempi della discesa.
La situazione del mercato
A tutto ciò va aggiunta una situazione leggermente difficile che stanno attraversando i mercati finanziari tradizionali.
Dopo il boom di maggio e giugno, durato fino a metà luglio, le borse USA stanno correggendo un po’.
Si tratta per ora solamente di una piccola, ed inevitabile, correzione seguita ad un vero e proprio boom che ha portato a registrare i nuovi massimi storici.
In questa situazione è normale che ciò possa avere un impatto negativo anche sui mercati crypto, ma potrebbe essere una situazione soltanto passeggera.
Il successo degli ETF
Se però si prendono in considerazione solo i dati delle performance dei nuovi ETF su Ethereum spot, tralasciando il prezzo e afflussi/deflussi, tutto fa pensare che il lancio sia stato un successo.
Non è stato un successo delle proporzioni di quello degli ETF su Bitcoin, ma c’era assolutamente da aspettarselo dato che BTC capitalizza più di tre volte ETH.
Probabilmente se non ci fosse stato il problema di Grayscale il successo avrebbe potuto essere totale, anche perchè l’unica nota stonata sembrano essere proprio i deflussi da ETHE, che hanno causato la discesa del prezzo.
Alla luce di ciò si può essere ottimisti sul futuro di Ethereum.

