Gryphon Digital Mining, società di Bitcoin Mining, ha annunciato di aver stipulato un accordo in Louisiana di acquisizione di energia elettrica al costo di circa 0,01 dollari per chilowattora (kWh).
Summary
Bitcoin mining: Gryphon Digital e energia elettrica a circa $0,01 per kWh in Louisiana
Gryphon Digital Mining, una società di Bitcoin mining, ha ottenuto un vantaggioso contratto in Louisiana. Si tratta di un accordo per l’acquisizione di un massimo di 2,9 megawatt (MW) di operazioni di mining di bitcoin, con energia elettrica al bassissimo costo a circa 0,01 dollari per chilowattora (kWh).
“Gryphon acquisisce operazioni di estrazione di energia a bassissimo costo a ~0,01 dollari/kWh.I punti salienti sono: Costo bassissimo di ~ 1 centesimo per kWh; Identificata una pipeline di 500 MW di opportunità simili; Attività operativa immediatamente accrescitiva che sta già generando flussi di cassa.”
Questo costo dell’energia elettrica per il mining di Bitcoin di 0,1$ è tra i più bassi a livello globale. Basti pensare che mediamente, il costo è di circa 0,05 dollari per kWh, anche se alcune aziende riescono ad ottenere tariffe fino a 0,03 dollari/kWh.
Nello specifico, l’accordo di Gryphon Digital Mining prevede l’acquisizione di un massimo di 2,9 megawatt di operazioni di mining di bitcoin in Louisiana.
Non solo, con un investimento di 1,5 milioni di dollari, Gryphon acquisterà strutture di mining all’avanguardia, complete di generatori di energia a gas e macchine per il mining di bitcoin ad alte prestazioni in grado di raggiungere 59 PH/s.
La direzione della società di bitcoin mining ritiene inoltre che questi asset energetici a basso costo, possano generare circa 1 milione di dollari di entrate annuali.
Bitcoin Mining e l’energia elettrica a basso costo in Louisiana
Gryphon Digital Mining si concentra su operazioni efficienti e a basso costo, con un occhio di riguardo per l’ESG.
In merito alla gestione ambientale della sua attività di bitcoin mining, l’azienda intende riutilizzare i rifiuti in risorse energetiche, sfruttando il gas di combustione, un sottoprodotto dell’estrazione del petrolio, riducendo in modo significativo le emissioni di carbonio.
A proposito del nuovo contratto vantaggioso in Louisiana, Rob Chang, CEO di Gryphon, ha commentato come segue:
“Riteniamo che questa acquisizione di energia a bassissimo costo sia il nostro primo passo lungo un percorso di oltre 500 MW di opportunità di generazione di energia a basso costo. L’attuale mondo post-halving richiede ai minatori di bitcoin di assicurarsi energia a basso costo per poter prosperare in un ambiente di hashrate globale in crescita. Con l’acquisizione di questo asset di potenza di ~1 centesimo e di futuri asset di generazione di energia con costi simili, crediamo che Gryphon rafforzerà la sua posizione di operatore leader a basso costo con un vantaggio competitivo in un aspetto chiave dei costi dell’attività di mining di bitcoin”.
Questa acquisizione di energia elettrica a basso costo, amplierà le capacità di Gryphon nel campo del calcolo ad alte prestazioni (HPC) e dei servizi di hosting, diversificando ulteriormente il suo portafoglio tecnologico e la sua portata operativa.
L’etichetta “Made in USA” sui blocchi estratti
Di recente, a proposito di Bitcoin mining, ha fatto parlare di sé la società Marathon Digital di Las Vegas. Nel suo annuncio, Marathon ha affermato di voler aggiungere l’etichetta “Made in USA” a tutti i nuovi blocchi estratti.
Si tratta proprio di una decisione che vuole dare un senso patriottico all’attività di mining bitcoin, un bene di carattere agnostico.
Il CEO di Marathon, Fried Thiel, ha sottolineato come l’impegno della società nel marchiare i blocchi di BTC col timbro di produzione USA, rispecchia anche la forte presenza dell’azienda nel settore crypto.
Tale annuncio arriva dopo che il candidato alla Presidenza USA, Donald Trump, aveva espresso su Truth Social il desiderio che tutti i BTC rimanenti fossero effettivamente “Made in USA”.