Esiste un indice che sembra poter aiutare ad individuare in anticipo alcuni movimenti del prezzo di Bitcoin.
Alla base di questa correlazione (inversa) non c’è però una dinamica chiara, ma solo la constatazione che in passato è accaduto già più volte che ad un movimento in una direzione di questo indice sia seguito qualche giorno dopo un movimento in direzione opposta del prezzo di Bitcoin.
Ciò ad esempio è accaduto anche questa settimana.
Pertanto monitorare questo indice non consente di avere certezze riguardo i movimenti futuri del prezzo di Bitcoin, ma in determinate situazioni può dare qualche indicazione in più.
Summary
MOVE: l’indice che può anticipare il prezzo di Bitcoin (BTC)
Si tratta del cosiddetto indice MOVE, ovvero lo U.S. Bond Market Option Volatility Estimate Index.
È un indice che misura giornalmente la volatilità sul mercato americano delle obbligazioni.
Questo indice fu originariamente ideato da Merrill Lynch per misurare la paura sul mercato obbligazionario statunitense.
Per il mercato azionario esiste infatti un altro indice di volatilità, il celebre VIX, mentre per il mercato delle obbligazioni c’è il MOVE.
Nel 2019 il Merrill Lynch Option Volatility Estimate è diventato ICE BofAML U.S. Bond Market Option Volatility Estimate Index, mantenendo però l’acronimo MOVE.
In particolare misura la volatilità sulle opzioni negoziate sui Treasury Bond USA. Viene utilizzato come parametro per monitorare le percezione del rischio e per comprendere come tende a muoversi il sentiment degli operatori sul mercato obbligazionario USA.
Tecnicamente traccia il movimento della volatilità implicita dei rendimenti dei Treasury USA a 2, 5, 10 e 30 anni dai prezzi delle opzioni a 1 mese.
A cosa serve l’indice MOVE
Dato che la volatilità implicita corrisponde al costo dell’assicurazione, il MOVE misura anche la volontà degli investitori di acquistare un’assicurazione del rischio. Quindi più è basso minore è la domanda di protezione dai rischi.
Questo indice è stato creato negli anni ’90 per fornire un segnale del cambiamento di sentiment del rischio nel mercato a reddito fisso.
In particolare, a differenza del VIX, l’indice MOVE può aumentare anche se il sottostante (i Treasury) si muove in entrambe le direzioni. Il VIX invece solitamente aumenta quando l’indice S&P 500 scende in modo significativo.
Non essendo però un indicatore infallibile, l’indice MOVE non può essere considerato un indice predittivo, tanto che non è molto seguito dagli operatori dei mercati finanziari.
I valori di questo indice tendono a muoversi tra 80 e 120, con 80 che rappresenta una situazione di sostanziale assenza di paura, mentre 120 rappresenta un sentiment di estrema paura. I movimenti verso gli estremi però sono abbastanza rari.
L’apparente correlazione inversa con il prezzo di Bitcoin
L’apparente correlazione inversa tra l’andamento dell’indice MOVE e quello del prezzo di Bitcoin è stata scoperta dal giornalista del Sole 24 Ore Vito Lops.
Per rilevare questa apparente correlazione bisogna però precisare che mentre il prezzo di BTC si muove minuto dopo minuto (anzi, secondo dopo secondo), l’indice MOVE viene invece calcolato una sola volta al giorno, alla chiusura della sessione di borsa.
Quindi il confronto si può fare solo su grafici con candele giornaliere.
Partendo dal 2017 si scopre che mentre l’indice MOVE scendeva da 82,5 punti a 46 punti, il prezzo di Bitcoin saliva da 1.000$ a quasi 20.000$.
In seguito, tra il 2018 ed il 2019 l’indice MOVE è tornato sopra i 65 punti, mentre il prezzo di Bitcoin era in pieno bear-market.
Tra il 2020 ed il 2021, tralasciando il momento in cui sono crollati i mercati a causa dell’inizio della pandemia, l’indice MOVE è sceso anche sotto i 40 punti, e Bitcoin ha sperimentato un’altra grande bullrun.
Nel 2022 però l’indice MOVE risalì moltissimo, fino ad oltre 150 punti, proprio mentre BTC finiva di nuovo in un pesante bear-market.
Da allora è prima sceso a 83 punti, mentre Bitcoin rimbalzava, e poi negli ultimi mesi è risalito sopra quota 116.
L’anticipo dell’indice MOVE rispetto al prezzo di Bitcoin (BTC)
Tutto ciò è sicuramente interessante, ma è ancora più interessante il fatto che quando MOVE e Bitcoin si muovono in direzioni opposte spesso si muove prima MOVE e poi Bitcoin.
Ad esempio, dopo la chiusura della seduta borsistica di lunedì si è riscontrato un forte aumento dell’indice MOVE in breve tempo, perchè è passato dai 100 punti della seduta precedente (venerdì) a 124 punti.
Lunedì il prezzo di Bitcoin era sì sceso, ma rimanendo sopra quota 62.000$.
Il giorno dopo il calo era proseguito, ma rimanendo attorno a tale quota. Mercoledì invece è sceso fino a 60.000$, e giovedì per un breve momento persino sotto 59.000$. Da domenica, in soli 5 giorni, il prezzo di BTC ha perso il 6%.
Nel frattempo l’indice MOVE era un po’ sceso, fino a 116 punti di giovedì, ed in effetti poi quel calo di Bitcoin si è fermato.
Qualcosa di simile era accaduto anche altre volte in passato, come ad inizio settembre o a inizio agosto. Ad inizio settembre l’anticipo del movimento al rialzo del MOVE è stato di tre giorni rispetto al movimento al ribasso di Bitcoin, mentre ad inizio agosto i due movimenti avvennero in contemporanea.
Quindi se l’indice MOVE si muove in modo significativo, mentre il prezzo di Bitcoin no, è possibile interpretare questo come un segno di un probabile successivo movimento in senso opposto del prezzo di Bitcoin nei giorni successivi.
La correlazione inversa tra gli andamenti di questi due parametri però non è nè fissa nè costante, quindi occorre interpretare sempre con cautela le informazioni derivanti da questo confronto.