Young Platform ha pubblicato la lettera aperta scritta per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Governo Italiano, contro l’aumento delle tasse al 42% sulle plusvalenze crypto. Insieme ad altri protagonisti e esperti italiani, l’exchange definisce la nuova aliquota discriminatoria e iniqua, che danneggia l’innovazione tecnologica in Italia.
Summary
Young Platform dice no alla nuova aliquota al 42% sulle plusvalenze crypto in Italia
Young Platform si unisce al gruppo di esperti e protagonisti del mondo imprenditoriale, professionale e accademico, per ribellarsi contro la nuova aliquota al 42% sulle plusvalenze crypto in Italia.
E infatti, il 17 ottobre è stata inviata una lettera aperta al Ministero dell’Economia e delle Finanze e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (governo) italiano per esprimere il dissenso sull’aumento della tassa.
In pratica, la nuova misura illustrata dal viceministro dell’economia Maurizio Leo, prevede che l’aliquota della tassazione sulle plusvalenze derivanti da vendita di crypto, passi dal 26% al 42%.
La lettera aperta definisce che l’aumento di tale aliquota danneggia l’innovazione tecnologica in Italia.
E infatti, a conti fatti, nel Bel Paese ci sono già 150 VASP (Virtual Asset Service Providers) iscritti nel registro ufficiale dell’OAM. Non solo, il settore crypto genera un indotto di circa 2,7 miliardi di euro, con aumento dell’85% rispetto al 2023.
Nel post di Young Platform che condivide la lettera aperta, figura tra i firmatari anche Andrea Ferrero, co-founder e CEO del crypto-exchange.
Young Platform contro il Governo italiano che vuole aumentare le tasse sulle plusvalenze crypto
Young Platform ha condiviso il suo evento gratuito DYOR 2024, che si tiene in queste giornate. Con DYOR si intende l’acronimo celebre nel settore crypto: Do Your Own Research.
In particolare, per la giornata di domani 23 ottobre alle ore 17:30 è previsto l’incontro “Tavola Rotonda”, che riunisce esperti e divulgatori per analizzare la situazione attuale, soprattutto in merito all’aumento dell’aliquota sulle plusvalenze crypto.
Tra i partecipanti, c’è anche Marco Cavicchioli, autore di The Cryptonomist. Per poter assistere all’evento, è possibile riservare un proprio biglietto gratuito.
Come funziona l’emendamento
Al momento, ciò che il viceministro Leo ha presentato è una proposta che non è ancora stata approvata. e non la bozza definitiva. Anzi, dalla presentazione è emerso che alcuni politici italiani non sono d’accordo, come Giulio Centemero della Lega.
Ad ogni modo, qualora dovesse essere poi approvata, tale misura finirebbe nella manovra finanziaria del 2025, che deve essere approvata entro il 31 dicembre 2024.
Da qui fino a fine anno, dunque, il Parlamento potrà emendare la bozza di testo, compresa questa misura proposta che aumenta l’aliquota al 42% sulle plusvalenze crypto.
Nel corso dei prossimi giorni, si saprà sia se l’emendamento verrà presentato e messo ai voti, e sia cosa prevede in modo più ufficiale, con l’intervento anche delle altre forze politiche.