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Ethereum segue Bitcoin dal taglio dei tassi della Fed

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Dal 18 settembre, dopo il taglio dei tassi della Fed, l’andamento del prezzo di Ethereum sta seguendo quello di Bitcoin. 

L’andamento del prezzo di Bitcoin (BTC)

Il 18 di settembre il prezzo di Bitcoin era di circa 60.000$.

Dopo il taglio dei tassi della Fed di 50 punti base, che però era già stato in parte scontato sui mercati finanziari, il prezzo salì a quasi 64.000$ il giorno successivo. 

Si trattava di un livello che non aveva ancora recuperato dopo averlo perso a fine agosto. 

Una settimana dopo riprese a salire, fino a toccare i 66.000$, ma a fine settembre c’è poi stata una correzione che lo ha riportato al prezzo pre-taglio di circa 60.000$. 

Questa fase di apparente lateralizzazione potrebbe però essersi conclusa una decina di giorni fa, quando di colpo è tornato a 63.000$, per poi proseguire la risalita anche sopra i 64.000$ a partire da lunedì della passata settimana. 

Ora sono sette giorni che rimane stabilmente sopra i 66.000$, oscillando attorno ai 67.000$.

Le performance del prezzo di Ethereum (ETH)

Il 18 di settembre il prezzo di Ethereum era di circa 2.300$. 

Così come accaduto per BTC, il giorno successivo salì a 2.400$, e nei giorni ancora successivi salì prima a 2.500$ e poi anche a 2.600$.

Ad inizio ottobre però, il giorno dopo rispetto a Bitcoin, è iniziata la correzione che lo ha riportato a 2.300$, esattamente come accaduto a BTC. 

Anche nel caso di Ethereum il risveglio è avvenuto l’11 ottobre, con prima un ritorno a 2.600$, e poi a partire da domenica 20 anche un ritorno sopra i 2.700$. 

Il rapporto BTC/ETH: la relazione tra Bitcoin ed Ethereum dopo il taglio della Fed

Se però si analizza il rapporto tra la capitalizzazione di mercato di Bitcoin e quella di Ethereum si nota che dal 18 al 23 settembre era leggermente scesa, passando da 4,2 a 3,9. 

Quindi, in un primo momento Ethereum aveva leggermente sovraperformato Bitcoin. 

Tuttavia, a partire proprio dal primo ottobre, quando c’è stata la correzione di ETH un giorno dopo quella di BTC, il rapporto è velocemente ritornato al livello precedente di 4,2. 

In effetti da allora è rimasto quasi stabile attorno a questo livello, con brevi e non significative oscillazioni. 

Da notare però che a luglio era a quota 3,2, e che l’attuale livello di circa 4,2 volte è vicino ai massimi annuali. 

Pertanto l’allineamento dell’andamento del prezzo di ETH a quello di BTC è effettivamente iniziato solo ad ottobre, perchè a fine settembre il rapporto tra la capitalizzazione di Bitcoin ed Ethereum era prima sceso e poi risalito, anche se di poco. 

Non solo Fed: le cause della debolezza di Ethereum rispetto a Bitcoin

Gli analisti di Kaiko Research hanno appena pubblicato un report che analizza la questione alla ricerca delle cause. 

Secondo questo report, la colpa da ricercarsi nella crescita più lenta è la domanda istituzionale di Ethereum rispetto a Bitcoin. 

Infatti l’introduzione degli ETF spot su Ethereum a luglio ha ricevuto reazioni contrastanti, e non è riuscita ad invertire la tendenza durante l’estate.

Forse ci si aspettava troppo da questi ETF, soprattutto dopo il clamoroso successo di quelli su BTC a gennaio, ma Bitcoin agli istituzionali in genere piace di più di Ethereum. 

Quindi nonostante in teoria ci fossero i presupposti per una reazione del prezzo di ETH allo sbarco sulle borse USA dei nuovi ETF, questa reazione è stata molto timida, se non addirittura irrilevante. 

Gli ETF spot

Basti dire che fino ad oggi, in quasi tre mesi, gli ETF su ETH spot hanno accumulato complessivamente più di 460 milioni di dollari di deflussi, mentre invece quelli su BTC iniziarono a far registrare afflussi netti complessivi già dopo poche settimane. 

Il motivo va sempre ricercato nell’ETF di Grayscale, che è sì nato a luglio ma dalla trasformazione di un precedente fondo in ETF. 

Infatti questo ETF, chiamato ETHE, in totale ha fatto segnare deflussi superiori a 3 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi, e non tutti sono stati riassorbiti dagli altri nuovi ETF. 

Invece per quanto riguarda GBTC, ovvero l’ETF di Grayscale su Bitcoin, già a febbraio i suoi deflussi iniziarono ad essere totalmente riassorbiti dagli altri ETF. 

Tutto ciò ha impedito a Ethereum di staccarsi da Bitcoin nonostante il lancio degli ETF su ETH. 

Inoltre, Bitcoin piace più di Ethereum ai mercati americani, forse proprio perchè piace di più agli investitori tradizionali.

Kaiko Research fa notare che la quota di BTC scambiata durante le ore in cui sono aperti i mercati finanziari statunitensi tradizionali ha raggiunto un massimo storico tra gennaio ed inizio ottobre, mentre al contrario la quota di ETH è diminuita.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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