Per PayPal in borsa gli ultimi anni sono stati particolarmente difficili.
Tuttavia ora finalmente sta iniziando a tirare un po’ il fiato, facendo registrare i massimi del 2024.
Summary
Le performance di PayPal in Borsa
PayPal sbarcò in borsa nel 2015.
Fino alla pandemia del 2020 il prezzo delle sue azioni era costantemente cresciuto, anche se non di moltissimo, passando in cinque anni da meno di 40$ a più di 120$.
La svolta è avvenuta proprio con l’inizio della pandemia, e soprattutto dei lockdown che hanno portato ad un boom improvviso di acquisti online.
PayPal si occupa proprio specificatamente di pagamenti online, e così quel boom fece decollare il titolo in borsa.
In un anno e mezzo, da febbraio 2020 a luglio 2021, il prezzo delle sue azioni passò da 120$ a 310$, facendo registrare i massimi storici.
Praticamente in solo un anno e mezzo riuscì a triplicare il proprio valore, più o meno come aveva fatto nei cinque anni precedenti.
Il problema per PayPal è che poi la pandemia è finita, ed i lockdown anche.
Il ritorno alla normalità delle azioni PayPal (PYPL)
Purtroppo però questo ritorno alla normalità non significò un ritorno ai valori di borsa pre-pandemia.
Di fatto nel 2020/2021 si era gonfiata una vera e propria bolla speculativa sul titolo PYPL in Borsa, e così a partire da settembre 2021 questa bolla scoppiò.
Lo scoppio durò per tutto il bear-market del 2022, e finì per proseguire anche l’anno scorso, fino ad un minimo post-bolla di 50$.
Da notare che 50$ sono meno della metà dei 120$ che aveva toccato a febbraio 2020 prima dell’inizio della pandemia, e sono solo poco più dei 38$ iniziali del 2015.
La prima volta che il titolo PayPal toccò i 50$ in borsa fu addirittura a maggio 2017.
A questo punto era immaginabile che il bottom del 2023 fosse stato eccessivo, ovvero che ad un eccesso di euforia nel 2020/2021 fosse seguito un eccesso di paura nel 2022/2023.
Il 2024
Ed ecco così che il 2024 sta facendo segnare un netto recupero.
Il minimo post-bolla è stato toccato ad ottobre 2023, ovvero proprio quando è iniziata la bullrun crypto della fine dell’anno scorso.
La bullrun crypto proseguì fino a marzo di quest’anno, mentre il rimbalzo di PayPal in borsa terminò già a gennaio sopra i 60$. Si è trattato pertanto di un rimbalzo minimo, anche perchè 60$ erano ancora la metà dei picco pre-pandemia.
Fino a luglio il prezzo ha poi oscillato tra 60$ e 70$, con piccole e brevissime escursioni sopra e sotto queste soglie, ma da agosto si è risvegliato.
È come se il rimbalzo dai minimi dell’ultimo bear-market fosse avvenuto in due fasi, distanti sette mesi l’una dall’altra.
Ad agosto è riuscito a portarsi in pianta stabile sopra i 70$, mentre a settembre è poi riuscito a riportarsi anche sopra gli 80$.
Dopo essere arrivato a fine ottobre a 83$, ad inizio novembre il prezzo delle azioni PayPal è sceso a 76$, ma con le elezioni presidenziali USA ha iniziato una crescita che in una settimana gli ha consentito di recuperare il 12$.
Ieri in apertura si è anche avvicinato agli 88$, per poi però riposizionarsi poco sopra gli 86$.
Sebbene il prezzo attuale sia ancora nettamente inferiore a quello di febbraio 2020, però perlomeno è in linea con quello di ottobre 2018, e se l’andamento di PayPal in borsa fosse legato a quello del mercato crypto, potrebbe avere la possibilità nel 2025 di tornare almeno ai livelli massimi pre-pandemia.
Le previsioni
Secondo alcuni analisti, la trendline del titolo Paypal in borsa sarebbe rialzista, e sarebbe anche più pronunciata rispetto all’andamento del Nasdaq 100.
D’altronde un titolo legato ad un’azienda che versa in buone acque, e che è sceso moltissimo durante il bear-market, risulta ad oggi decisamente appetibile per il mercato.
La società fattura quasi 30 miliardi di dollari, a fronte di una capitalizzazione di mercato di 86 miliardi, ed ha chiuso il 2023 con un profitto operativo lordo di 5 miliardi.
Inoltre gestisce asset per più di 80 miliardi di dollari.
Per questi motivi gli analisti vedono la possibilità che possa abbattere il muro degli 88$ in borsa, e che forse potrebbe anche finire per proseguire sopra i 90$ a medio/breve periodo.
Ovviamente c’è anche chi non è così ottimista, anche perchè rispetto a cinque anni fa la società ha molti più concorrenti, e molto più agguerriti.
Inoltre i suoi servizi crypto non sono mai veramente decollati, anche perchè non si tratta di servizi crypto a tutto tondo, ma dell’aggiunta di servizi dedicati alle criptovalute su una piattaforma finanziaria tradizionale.