Sebbene i social media come TikTok abbiano rivoluzionato la comunicazione, la TV rimane un potente strumento per educare le persone su blockchain e Web3.
I suoi formati più lunghi offrono infatti il contesto e la profondità necessaria per la comprensione, secondo Sander Gortjes, co-fondatore e CEO di Hello Labs. Vediamo in questo articolo tutti i dettagli.
Summary
Non sarà TikTok la chiave per educare le masse sulla blockchain?
In un’epoca in cui i contenuti brevi e accattivanti dominano l’attenzione delle persone, si potrebbe pensare che piattaforme come TikTok siano il futuro inarrestabile della comunicazione globale.
Tuttavia, quando si tratta di educare il pubblico su tecnologie complesse come la blockchain e il Web3, la televisione ha ancora un vantaggio unico e sottovalutato.
Nonostante l’idea comune che la TV sia una reliquia del passato, la sua capacità di raggiungere un vasto pubblico e offrire narrazioni profonde e ben sviluppate rimane un’opportunità significativa per la comunità crypto.
Secondo i dati più recenti, il 97% delle famiglie statunitensi possiede ancora una televisione.
Mentre i giovani potrebbero essere più attratti da contenuti brevi e virali, il pubblico generale continua a rivolgersi alla TV per notizie, intrattenimento e per apprendere nuove informazioni.
Questa realtà rende la televisione un canale perfetto per spiegare e promuovere tecnologie come la blockchain, che richiedono un’educazione approfondita e contesti ben delineati.
La televisione offre contenuti strutturati che possono spiegare i concetti complessi con una produzione di alta qualità e un’ampia portata.
Al contrario, i video brevi spesso mancano della profondità necessaria per affrontare le sfumature della finanza decentralizzata, degli asset digitali e della blockchain.
I creatori di contenuti Web3 sono spesso troppo concentrati sul parlare a un pubblico già esperto e non riescono a raggiungere i cosiddetti “normies”, ovvero coloro che non hanno familiarità con questi concetti.
L’ispirazione da Shark Tank e l’esempio del podcast di Joe Rogan
Uno dei migliori esempi dell’efficacia della TV nel combinare educazione e intrattenimento è il programma Shark Tank. Questa serie ha dimostrato come i media di lunga durata possano essere sia coinvolgenti che educativi.
Da oltre quindici anni, Shark Tank offre una piattaforma per imprenditori e investitori per discutere di startup in modo accessibile e coinvolgente.
Il programma ha introdotto milioni di spettatori alle basi dell’imprenditorialità e degli investimenti, mostrando come un formato lungo possa essere utilizzato per educare in modo efficace.
Seguendo un modello simile, un programma dedicato alla blockchain e al Web3 potrebbe fare lo stesso, rendendo la tecnologia più comprensibile per il grande pubblico.
L’idea è quella di sfruttare il potenziale della televisione per presentare concetti finanziari e tecnologici in modo strutturato, utilizzando storie reali e casi pratici per illustrare le applicazioni e i vantaggi della blockchain.
Anche il podcast di Joe Rogan, che ha raggiunto un enorme successo, dimostra l’appetito del pubblico per i formati lunghi e approfonditi.
Rogan, attraverso interviste dettagliate con esperti di vari settori, ha ottenuto milioni di ascoltatori in tutto il mondo. Dimostrando così che le persone sono disposte a dedicare ore a conversazioni che esplorano a fondo argomenti complessi.
Il successo del podcast di Rogan risponde a chi sostiene che i video virali segneranno la fine dei media tradizionali come la TV. È chiaro che c’è ancora una domanda per contenuti che offrono un’immersione completa su argomenti importanti.
Di conseguenza, per educare il pubblico sulla blockchain, serve qualcosa di più che brevi video che catturano solo frammenti di attenzione.
La TV come ponte per il mainstream
Come sappiamo, la blockchain, la DeFi e il Web3 non sono argomenti facili da comprendere. Hanno bisogno di spiegazioni approfondite e di un contesto che solo i media di lunga durata possono offrire.
La narrazione attraverso la TV può mostrare come funzionano queste tecnologie nella vita reale, dando agli spettatori esempi pratici e storie di successo.
Nonostante la popolarità dei social media, affidarsi esclusivamente ai contenuti brevi per educare su concetti complessi rischia di banalizzare l’argomento.
La blockchain non è una moda passeggera, ma una tecnologia con il potenziale per trasformare vari settori. Ridurre dunque il messaggio a pochi secondi rischia di sminuire il suo impatto e non trasmettere il valore reale.
Per il Web3, l’obiettivo è raggiungere l’adozione di massa. Ciò richiede la capacità di educare le persone comuni, inclusi coloro che non passano il tempo a discutere di blockchain su X (precedentemente Twitter) o Discord.
La TV, con la sua familiarità e credibilità, potrebbe essere il ponte che porta la blockchain nelle case di milioni di persone.
I progetti Web3 dovrebbero considerare l’uso della televisione come parte della loro strategia di comunicazione. Non è più il punto focale della vita domestica, ma rimane un mezzo potente che può raccontare la storia della blockchain in modo efficace e completo.
Ignorare il potenziale della TV sarebbe un’opportunità persa per educare e attrarre un pubblico più ampio.