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Bitcoin: quotazione in risalita, ecco cosa aspettarsi

Dopo la correzione dei giorni scorsi, la quotazione di Bitcoin ieri è risalita. 

Oggi, 28 novembre 2024, in teoria potrebbe ripartire la bull run, e puntare ai 100.000$. 

La correzione della quotazione di Bitcoin 

Dopo aver toccato il massimo storico a quota 99.600$, il 22 novembre, la quotazione di Bitcoin ha subito una correzione. 

In realtà fino a lunedì 25 novembre era riuscita a mantenersi sopra i 98.000$, nonostante una breve discesa sotto i 96.000$ domenica, ma proprio lunedì la correzione è ripresa. 

Il picco minimo di tale recente correzione si è toccato martedì 26 ad una quota non casuale. 

Infatti, sebbene questo picco sia stato toccato sotto i 91.000$, ma solo per un breve momento, non sono mai stati realmente sfondati i 91.400$. 

Escludendo le rapide escursioni sotto questa soglia, durate troppo poco per poter essere considerate rilevanti a medio termine, i 91.400$ hanno retto, e questo ha consentito già ieri non solo la fine della correzione ma anche un piccolo rimbalzo. 

Il rimbalzo del prezzo di BTC

Già martedì stesso, dopo non essere riuscita a sfondare quota 91.400$, la quotazione di Bitcoin era risalita sopra i 92.000$. 

Bisogna tener presente che in questi casi i cali repentini sono dovuti soprattutto a liquidazioni forzate di posizioni long in leva, con conseguente vendita forzata di molti BTC. Quando però le liquidazioni forzate cessano, cessa anche il calo sul brevissimo periodo. 

Pertanto non deve stupire che già martedì stesso, dopo che la correzione di fatto si era fermata a 91.400$, ci sia stato un primo rimbalzo sopra i 92.000$, proprio per l’effetto appena descritto. 

Ieri però sembra che i mercati abbiano iniziato a prezzare una possibile ripartenza della bullrun.

Infatti non solo la quotazione di Bitcoin si è riportata velocemente sopra i 93.000$, ma nel corso della giornata è poi riuscita a salire persino sopra i 97.000$.

Il ruolo delle Borse USA

Il fatto è che oggi, giovedì 28 novembre 2024, negli USA è il Giorno del Ringraziamento, e le borse sono chiuse per festività.

Tuttavia già da qualche giorno si prospettava che il 27 novembre la correzione potesse terminare, e che il 28 novembre la bullrun avrebbe potuto riprendere. 

Solo che oggi chi opera ad esempio con gli ETF statunitensi non può fare operazioni, a causa della chiusura per festività delle borse USA, e così molto probabilmente hanno anticipato i loro movimenti a ieri. 

Dopo l’apertura delle borse USA ieri la quotazione di BTC è passata da 93.000$ a 97.000$ nel giro di poche ore, e con l’indice S&P500 in calo. 

In seguito però, con la chiusura delle borse statunitensi, il prezzo di Bitcoin è tornato sotto i 96.000$. 

Oggi le borse USA non potranno avere un ruolo dell’andamento della quotazione di bitcoin, ma potrebbero averlo lo stesso i mercati americani attraverso gli exchange crypto, aperti 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. 

Le previsioni sulla quotazione di Bitcoin (BTC)

Nel caso in cui a questo punto non dovesse iniziare un’altra correzione, l’attenzione torna a spostarsi sui fatidici 100.000$.

In teoria esiste la possibilità che tale cifra possa essere raggiunta già nei prossimi giorni, ma occorrerebbe che la bull run iniziasse nuovamente oggi. Con le borse statunitensi chiuse potrebbe essere difficile un ritorno già oggi sopra i 99.000$.

Non va però dimenticato che domani le borse statunitensi saranno aperte, anche se solo per mezza giornata. Sabato e domenica invece ovviamente saranno chiuse per il weekend. 

Pertanto per il superamento dei 100.000$ potrebbe essere necessario attendere dicembre, anche se non è affatto scontato che ciò avvenga. 

Vi sono però diversi analisti che sostengono che il trend di medio periodo attuale della quotazione di Bitcoin tenda anche verso cifre più elevate, magari attorno ai 110.000$. 

Diventa invece più difficile immaginare cosa potrebbe accadere in seguito, perché di sicuro sopra i 100.000$ aumenteranno le prese di profitto rendendo sempre più possibile una nuova correzione. 

La dinamica di fine anno

Non bisogna dimenticarsi però che spesso a fine anno si verifica una curiosa ed interessante dinamica bullish, a breve termine. 

Il fatto è che vendere a dicembre incassando plusvalenze significa pagare le tasse su quelle plusvalenze già l’anno successivo. 

Invece rimandare la vendita di pochi giorni in modo da effettuarla a gennaio sposta letteralmente il pagamento delle tasse di un anno in avanti. 

Quando si è abbastanza sicuri di poter vendere in guadagno, questo è un ragionamento che in molti fanno, se se lo possono permettere. Ciò implica, negli anni bullish, una riduzione della pressione di vendita a dicembre, ed in particolare nella seconda metà del mese, che può avere un ruolo in un ulteriore aumento dei prezzi. Ovviamente implica anche che se la crescita ad inizio gennaio si interrompe, la pressione di vendita aumenti facendo scendere i prezzi. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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