HomeCriptovaluteÈ scoppiata una bolla sulle altcoin? 

È scoppiata una bolla sulle altcoin? 

Dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali USA del 5 novembre ha iniziato a gonfiarsi una specie di bolla sulle altcoin. 

Oggi moltissime altcoin stanno facendo registrare perdite significative sui mercati crypto, dopo settimane di guadagni. 

Cosa sta accadendo? 

La mini-altseason: scoppiata già la bolla sulle altcoin?

In realtà non sarebbe corretto affermare che sia scoppiata la bolla delle altcoin, tuttavia sono effettivamente scoppiate diverse mini-bolle. 

Tutto ha inizio con la correzione di Bitcoin che c’è stata tra il 23 ed il 26 novembre. 

La vittoria di Trump è stata dichiarata il 6 novembre, ed a quel punto il prezzo di Bitcoin ha iniziato una bullrun che nel giro di due settimane abbondanti lo ha portato per la prima volta sopra i 99.000$. 

Il 22 novembre però il prezzo di Bitcoin non è riuscito a sfondare la soglia psicologica dei 100.000$, ed il giorno dopo ha iniziato una correzione durata quasi quattro giorni, e che lo ha riportato sotto i 92.000$. 

Durante quella correzione però era ancora presente FOMO sui mercati crypto, e così questa semplicemente si è spostata sulle altcoin. 

Infatti l’Altcoin Season Index di CoinMarketCap ha iniziato a salire, riportandosi sopra quota 50 il 25 novembre per la prima volta da moltissimo tempo. 

Questo indice varia da zero a 100. Sotto i 25 punti rivela una Bitcoin season, mentre sopra i 75 punti un’altcoin season (detta più semplicemente altseason). 

Dopo aver passato i 50 punti il 25 novembre, di slancio nel giro di meno di una settimana è salito anche sopra i 75 punti, rivelando che vi era in atto una altseason. 

Tuttavia poi nel giro di soli tre giorni ha raggiunto il picco massimo di questo periodo, ed il 5 dicembre, mentre Bitcoin per la prima volta nella sua storia saliva sopra i 100.000$, l’altcoin season index ha iniziato a scendere. 

Pertanto non si è trattato di una vera e propria altseason, ma di un’altseason in miniatura, o mini-altseason. 

Le mini-bolle

Il 5 dicembre ha segnato la fine del periodo di crescita delle altcoin, durato fondamentalmente circa due settimane.

Domenica, l’altcoin season index di CMC era ancora sopra quota 80, ma ieri è precipitato poco sopra quota 60. 

Cosa è accaduto? 

Il punto è che durante la mini-altseason di cui sopra si sono gonfiate molte mini-bolle speculative su diverse altcoin, anche se non su tutte. 

Non si è trattato di vere e proprie grandi bolle speculative, ma di mini-bolle brevi e soprattutto di entità relativamente contenuta, per essere delle bolle. 

In particolare però è stata la velocità con cui si sono formate a destare dei sospetti. 

Da un lato molte delle risalite di fine novembre delle altcoin erano chiaramente paraboliche, dall’altro ci si attendeva un risveglio di Bitcoin per il 5 dicembre. 

E così semplicemente con il risveglio di BTC tutte le mini-bolle che si erano formate, o che si stavano formando, hanno rallentato la crescita, o si sono addirittura fermate. 

Lo scoppio delle mini-bolle

Il fatto è che le bolle sui mercati finanziari scoppiano sempre, prima o poi. Non si sa mai con esattezza quando scoppiano, e soprattutto da quali livelli di prezzo iniziano a scendere, ma si sa che se si gonfiano poi si sgonfiano. 

Osservando le veloci risalite paraboliche dei prezzi di molte altcoin era chiaro che si trattasse di mini-bolle, e sebbene nessuno poteva sapere quando sarebbero scoppiate, il risveglio di Bitcoin previsto per il 5 dicembre avrebbe dovuto suonare come un campanello di allarme. 

Lo scoppio comunque è iniziato ieri, lunedì 9 dicembre, ed oggi sta semplicemente proseguendo. 

Nonostante il quadro a questo punto sia già abbastanza chiaro, occorre però aggiungere ancora alcuni dettagli molto importanti per comprendere bene queste dinamiche. 

Breve vs. lungo periodo

Le mini-bolle sono fenomeni temporanei che si formano spesso sui mercati finanziari. 

In altre parole sono dinamiche relativamente comuni, anche se non comunissime, che quindi non devono generare alcuno stupore. 

In particolare le mini-bolle hanno durata talmente breve da non essere quasi mai in grado di interferire sull’andamento di medio/lungo periodo dei prezzi. Hanno un chiaro ed importante impatto solo sul breve periodo, e spesso una volta scoppiate lasciano le cose più o meno com’erano prima che iniziassero a sgonfiarsi. 

Per chi fa trading in realtà sono un’ottima occasione, in teoria, per cercare di acquistare a prezzo basso e rivendere a prezzo più alto nel più breve tempo possibile. 

Invece per chi fa holding sono solo una seccatura, se va bene, e se invece va male possono essere occasioni per perdere denaro, se si acquistano asset a prezzi troppo alti. 

Cosa aspettarsi dalla mini-bolla sulle altcoin?

Inoltre c’è un altro dettaglio molto importante da prendere in considerazione. 

Quando scoppia una mini-bolla tutto torna come prima, e quindi nulla vieta che si possano poi gonfiare altre bolle in futuro. 

Anzi, se la bullrun di Bitcoin prima o poi dovesse riprendere, una dinamica simile a quella accaduta nelle scorse settimane potrebbe assolutamente ripetersi, anche più volte. 

Il discorso cambia solo se le bolle sono macro, ovvero di durata ed estensione molto più ampie. 

Alla luce di ciò è ovvio che le mini-bolle possono essere ottime occasioni per i trader, ma per gli holder invece tendono a non essere affatto positive. D’altronde primariamente è Bitcoin la criptovaluta che sembra maggiormente adatta all’holding, mentre per quanto riguarda le altcoin spesso conviene usarle solo per fare trading, sia sul breve che sul medio periodo. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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