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Il nuovo aggiornamento di Ethereum su testnet è atteso per il 5 marzo

Dopo il fallimento dell’aggiornamento Pectra di Ethereum sulla testnet Holesky di qualche giorno fa, ora l’attesa si sposta verso il 5 marzo. 

Infatti, quella è la data in cui dovrebbe essere effettuato il secondo test di Pectra, stavolta sulla testnet Sepolia. 

Le testnet di Ethereum: tutto quello che devi sapere

Le testnet di Ethereum sono reti parallele, ma distaccate dalla mainnet, create per poter effettuare dei test in tutta sicurezza. 

Dato infatti che qualsiasi cosa accada sulle testnet non ha conseguenze sulla mainnet, visto che sono totalmente distaccate ed autonome, sono gli ambienti ideali in cui provare modifiche e novità, perchè in caso di esito negativo al massimo possono distruggere la testnet, ma senza avere mai alcuna conseguenza sulla rete principale in uso da parte degli utenti comuni. 

Infatti, ad esempio, dopo il fallimento dell’aggiornamento Pectra sulla testnet Holesky, il suo explorer attualmente visualizza un messaggio di errore che rivela che i dati relativi ai blocchi di questa testnet non vengono aggiornati perché la rete sta riscontrando problemi di finalizzazione. Di questo problema invece non c’è alcuna traccia sull’explorer della mainnet. 

Tecnicamente, le tesnet di Ethereum sono repliche della mainnet di Ethereum con lo stesso protocollo, ma con dati completamente indipendenti da quelli della mainnet. 

Di mainnet ovviamente ce n’è solo una, ed è quella che tutti utilizzano quando fanno transazioni o eseguono uno smart contract sulla blockchain di Ethereum. Di testnet invece ce ne sono diverse, anche perchè così nel caso in cui una abbia problemi, come accaduto nei giorni scorsi a Holesky, ce ne sono sempre altre pronte all’uso. 

Il prossimo test di Pectra su Sepolia Ethereum testnet

Pectra è un aggiornamento corposo ed importante al protocollo Ethereum. Non stupisce pertanto che in questa fase di sviluppo e test possano emergere dei problemi o dei bug. 

I test che vengono effettuati sulle testnet pertanto sono importantissimi, perchè occorre individuare e risolvere tutti i problemi prima di portarlo sulla mainnet. Negli ultimi anni infatti è sempre andata così, con numerosi problemi e bachi emersi nel corso degli anni sulle testnet, tutti poi risolti in modo che nessuno di essi si verificasse sulla mainnet. 

Il problema causato da Pectra a Holesky è stato individuato, e sono già state anche individuate le correzioni da fare al protocollo per risolverlo. 

Pertanto non appena queste correzioni saranno pronte si potrà procedere con un secondo test. 

Il secondo test di Pectra è previsto per mercoledì 5 marzo 2025, ed avverrà sull’Ethereum testnet di Sepolia

In questi casi solitamente il problema non si ripresenta più, perchè il test viene effettuato solo se le correzioni sono state applicate. Questo però ovviamente non esclude del tutto che possano presentarsi altri problemi. 

Infatti la data di lancio di Pectra sulla mainnet di Ethereum non è ancora stata decisa, perchè potrà esserlo solo dopo che tutti i test avranno dato esito positivo. 

La protezione della mainnet

Va ricordato che un protocollo decentralizzato come Ethereum non può essere manipolato di fatto da nessuno. 

Questo esclude del tutto la reale possibilità che si possa intervenire sulla mainnet per applicare delle correzioni in caso di problemi. 

L’unico modo realmente efficace per modificare il protocollo Ethereum è proprio quello di applicare degli aggiornamenti. Una volta applicati però vanno immediatamente in uso, e non sono più modificabili. Al massimo si può pensare di intervenire con ulteriori aggiornamenti, ma le tempistiche per produrre, testare e lanciare un aggiornamento su un sistema decentralizzato sono molto spesso molto lunghe. 

Ecco perchè tutti i test vanno fatti prima del lancio sulla mainnet, e perchè devono dare tutti esito completamente positivo. Le tempistiche si allungano, ma non è possibile fare altrimenti, pena la messa a rischio del corretto funzionamento della mainnet. 

Gli aggiornamenti di Ethereum

A differenza del protocollo Bitcoin, che evolve molto lentamente, Ethereum evolve in modo un po’ più rapido. 

Ad esempio per quanto riguarda Bitcoin si riesce ad applicare un aggiornamento ogni circa 4 anni, mentre per Ethereum a volte si riesce anche ad arrivare ad uno all’anno. Altre chian, meno decentralizzate, hanno tempistiche inferiori. 

Da notare che esistono però due tipologie differenti di aggiornamenti, che hanno tempistiche differenti. 

In entrambi i casi per applicare l’aggiornamento occorre effettuare un cosiddetto fork, ma esistono due tipi di fork. 

Infatti se il protocollo aggiornato è perfettamente compatibile con quello precedente, il fork viene detto “soft”, e di fatto può essere applicato quando si vuole, a patto di aver effettuato con successo tutti i test. 

Se invece il nuovo protocollo aggiornato non è compatibile con quello precedente, come accaduto ad esempio proprio a Ethereum nel settembre del 2022 con il passaggio da PoW a PoS, il fork viene chiamato “hard”, e va preparato con molta cura. 

In questi casi c’è il rischio che dopo il fork coesistano due protocolli differenti ed incompatibili tra di loro, nel caso in cui il vecchio protocollo continui a sopravvivere. Ad esempio a settembre 2022 il vecchio protocollo Ethereum basato su PoW, ed incompatibile con quello aggiornato, è sopravvissuto con il nome di Ethereum PoW. 

Per quanto riguarda l’aggiornamento Pectra, si tratta di un hard fork per il quale però non è prevista la sopravvivenza del precedente protocollo. Si spera infatti che tutti i nodi attuali di Ethereum lo applichino.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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