Ieri il prezzo di Ethereum, per la seconda volta nelle ultime due settimane, ha provato a sovraperformare quello di Bitcoin, e per la seconda volta il tentativo è fallito.
In realtà nella prima metà di maggio un primissimo tentativo era andato in porto, ma si trattava solamente di un rimbalzo.
La situazione ora è tornata alla normalità, ma in molti si attendono altri tentativi di Ethereum di sovraperformare Bitcoin, e qualcuno di questi alla fine potrebbe anche avere successo.
Summary
La sofferenza di Ethereum: Bitcoin domina ancora
Il prezzo di Ethereum è ancora in sofferenza.
A fine ottobre dell’anno scorso si aggirava attorno ai 2.400$, ma poi grazie al cosiddetto Trump trade riuscì a riportarsi a 4.000$. Quella mini-bolla però iniziò a scoppiare già dalla seconda metà di dicembre, ed a partire da febbraio scoppiò del tutto.
Anzi, a dire il vero a fine febbraio il prezzo di ETH scese persino sotto i 2.400$ iniziali, tanto da toccare un bottom nel 2025 addirittura sotto i 1.500$.
Il problema potrebbe essere stato la forte concorrenza di Solana, dato che in passato ETH si era giovato anche, indirettamente, del successo di molte memecoin su Ethereum, mentre ora la stragrande maggioranza delle memecoin viene lanciata su Solana.
Quando Trump a gennaio ha annunciato il lancio della sua memecoin su Solana, Ethereum ha finito per soffrirne parecchio.
Da notare che il prezzo attuale di ETH, di poco superiore ai 2.600$, non è molto più elevato di quello di ottobre 2024.
Il confronto tra Ethereum (ETH) e Bitcoin (BTC)
Invece il prezzo di Bitcoin nel medesimo periodo è passato da meno di 70.000$ a più di 100.000$.
Per farsi un’idea più precisa di quanto BTC stia sovraperformando ETH conviene analizzare l’andamento nel corso del tempo del prezzo di Ethereum espresso in Bitcoin.
A fine ottobre 1 ETH valeva circa 0,035 BTC, e con il Trump trade salì momentaneamente a 0,040.
Il problema è che a partire già da metà dicembre si era riportato sotto gli 0,035 BTC, e nel corso del mese di gennaio scese persino a 0,030.
Quindi già da ottobre a gennaio Ethereum aveva sottoperformato Bitcoin.
A partire da febbraio poi è iniziato un ulteriore ritracciamento, terminato solamente ad inizio maggio, che ha fatto precipitare il prezzo di Ethereum in Bitcoin prima a 0,027 BTC, e poi addirittura anche sotto gli 0,020.
Il picco minimo di 0,018 BTC toccato il 12 aprile è stato raggiunto ad un livello così basso che non si vedeva da gennaio 2020.
Alla luce di ciò, è evidente che ad Ethereum è successo qualcosa di grave, ed è molto probabile che il problema sia quello già menzionato prima, ovvero la fortissima concorrenza di Solana nel settore delle memecoin.
La svolta di Ethereum (ETH)
L’8 maggio però c’è stata una svolta.
Non solo la fase discendente è terminata, ma c’è stato anche un vero e proprio rimbalzo.
Infatti nel giro di soli tre giorni il prezzo di Ethereum in Bitcoin è tornato sopra quota 0,024 BTC, ovvero ancora molto sotto gli 0,035 di ottobre, ma nettamente più in alto del bottom del 2025.
Si è trattato però solo di un rimbalzo, e non di una ripartenza, tanto che il prezzo di Ethereum in dollari è ancora più o meno ai livelli di ottobre.
Nelle ultime due settimane però ci sono stati ben due tentativi di tornare almeno sopra gli 0,025 BTC.
Il primo è avvenuto tra io 13 ed il 14 maggio, ed è fallito in poco più di 24 ore. Il secondo invece è avvenuto proprio ieri, ed è fallito in meno di 24 ore.
Nei medesimi giorni il prezzo di Ethereum in dollari ha tentato per due volte il superamento dei 2.700$. La prima volta in verità non è nemmeno riuscito a salirci sopra temporaneamente, mentre perlomeno ieri è riuscito persino a riportarsi per qualche ora sopra i 2.750$.
Entrambi questi tentativi tuttavia sono falliti nel giro di meno di 24 ore.
Le previsioni sul mercato crypto
Nonostante ciò, ci sono diversi analisti che credono che Ethereum prima o poi ce la possa fare a riportarsi in modo solido sopra i 2.700$.
In particolare un’ipotesi che circola molto è quella che prevede un calo della dominance di Bitcoin.
Ad ottobre 2024 la dominance di Bitcoin era sotto il 60%. Durante la mini-altseason di novembre, causata dal Trump trade, era scesa a 55%, ma a partire da dicembre ha iniziato una nuova fase ascendente che prima l’ha portata sopra il 60%, e poi il 7 maggio 2025 persino sopra il 65%.
Ebbene, l’8 maggio è iniziata una flessione che non solo ha interrotto il trend ascendente, ma nel giro di pochi giorni l’ha riportata al 62%.
In seguito però c’è stato un rimbalzo, tanto che ora è tornata sopra il 64%, ma il trend ascendente per ora sembra effettivamente essere interrotto.
Secondo diversi analisti c’è la possibilità che ridiscenda al 60%, o forse anche sotto,e ciò significherebbe che le altcoin starebbero performando Bitcoin.