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Trust Factor: “la regolamentazione può portare le crypto al livello successivo”

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Nel panorama in continua evoluzione delle criptovalute, la fiducia è il fattore decisivo che ne determinerà il successo su larga scala. È questo il messaggio chiave di The Trust Factor – Will Regulation Take Crypto to the Next Level?, il whitepaper pubblicato da CoinCover nel 2025.

Il report indaga il ruolo cruciale della regolamentazione per stimolare l’adozione mainstream, raccogliendo dati da oltre 1.000 partecipanti e interviste a leader del settore. Dalle analisi emerge una domanda chiara: la regolamentazione, se ben disegnata, non è un ostacolo ma un catalizzatore per un ecosistema crypto più sicuro, trasparente e attrattivo.

Regolamentazione e il “trust factor”: i nodi critici per le crypto

CoinCover ha voluto mettere al centro del dibattito la fiducia, “l’elemento più grande e sfuggente” che manca alle criptovalute. Secondo il fondatore David Janczewski, “per costruire un mercato sano e resiliente serve una regolamentazione che riconosca la natura unica delle crypto, invece di adattare regole pensate per i mercati tradizionali”.

I risultati del sondaggio sono eloquenti:

  • 82% dei partecipanti ritiene necessario un quadro regolatorio globale per garantire maggiore coerenza.
  • 67% sarebbe più propenso a investire in crypto se regolamentate come le asset class tradizionali.
  • 79% vorrebbe piattaforme con schemi di compensazione obbligatori in caso di perdite causate da hack o malfunzionamenti.

Questi numeri riflettono un pubblico sempre più maturo, consapevole dei rischi ma anche delle opportunità che un framework normativo chiaro può sbloccare.

Chi dovrebbe proteggere gli utenti?

Un altro dato significativo riguarda la percezione delle responsabilità. Il 46% degli intervistati ha dichiarato di aver perso fondi a causa di frodi, errori tecnici o password dimenticate. Non sorprende quindi che l’84% preferisca un modello di protezione condivisa tra piattaforme e autorità, piuttosto che una responsabilità individuale.

Come osserva la general counsel Leïla Nassiri-Jamet, “gli utenti affrontano ancora informative carenti, termini poco chiari e salvaguardie fragili. Il primo passo deve essere migliorare la trasparenza e i processi di reclamo”.

Il peso della regolamentazione globale delle crypto

Visto che le criptovalute operano in un mercato borderless, ben 82% dei partecipanti ritiene che le regole debbano essere armonizzate a livello globale. Un concetto ribadito anche dagli esperti intervistati: “Non vedremo una perfetta armonia, ma possiamo puntare a un allineamento su principi comuni come AML, protezione dei consumatori e stabilità sistemica” spiega Janczewski.

Tuttavia, secondo Dima Kats di Clear Junction, resta la sfida di bilanciare protezione e innovazione. “Se i regolatori esagerano, soffocheranno il settore. Se sono troppo permissivi, gli utenti saranno danneggiati”. Quella giusta via di mezzo è oggi uno dei punti più dibattuti.

L’impatto del regolamento MiCA

Molti esperti concordano che il regolamento europeo MiCA rappresenta un punto di svolta. Per Mark Walker (The Fintech Times), “MiCA fornirà le basi per una partecipazione più ampia e fiduciosa al settore”. Allo stesso tempo, Anastasija Plotnikova (Fideum Group) avverte: “la rigidità europea rischia di soffocare DeFi e stablecoin, mentre gli USA sembrano più propensi a favorire l’innovazione”. Questa divergenza tra approcci potrebbe generare un mercato globale a doppio binario.

Innovazione e protezione: un equilibrio delicato

Tutti gli intervistati concordano che la regolamentazione deve evitare l’errore di trattare le criptovalute come semplici azioni o titoli. “Applicare regole tradizionali crea un effetto ‘quadrato nel cerchio’, generando attriti inutili” afferma Janczewski. Andy van Susteren (Mangopay) sottolinea come le regole dovrebbero concentrarsi “più sulla funzione e sull’esposizione al rischio che sulla forma”.

Lucia Slater (Web3 Policy Space) invita inoltre a non dimenticare l’impatto su startup e innovazione: “le regole gravano più sui piccoli che sui grandi. Servono sandbox regolamentari per non scoraggiare i nuovi entranti”.

Cosa chiedono gli investitori

Il report di CoinCover evidenzia anche le aspettative concrete degli utenti:

  • 81% considera prioritaria la protezione dai rischi (frode, abusi, perdite).
  • Solo il 16% degli intervistati si dichiara “estremamente sicuro” nella gestione dei rischi.
  • Il 53% ritiene inaccettabile la perdita definitiva di fondi per smarrimento delle chiavi, e invoca soluzioni innovative per il recupero.

La conclusione è che “la comunità non abbraccia più il concetto estremo di individualismo: educazione, controlli preventivi e supervisione devono coesistere”.

Il futuro della regolamentazione

Guardando al futuro, la direzione sembra chiara. Per Slater, “i regolatori devono investire per comprendere davvero il settore. Un regolatore competente attrarrà più aziende e più valore economico”. E come nota Plotnikova, “la trasparenza è sia il punto di forza che la vulnerabilità della blockchain. Servono sistemi privacy-by-design e una mentalità collaborativa”.

Anche i modelli di supervisione cambieranno. Janczewski suggerisce che i regolatori dovrebbero sfruttare l’analisi on-chain per monitorare in tempo reale, invece di affidarsi alla tradizionale autodichiarazione delle aziende.

Il trust factor

Il Trust Factor Report di CoinCover delinea una strada che passa per fiducia, trasparenza e regolamentazione intelligente.

Il settore crypto è maturo abbastanza per accettare regole che proteggano gli utenti e favoriscano la stabilità, senza però soffocare l’innovazione. L’appello degli utenti e degli esperti è unanime: non è tempo di vedere la regolamentazione come una minaccia, ma come un’opportunità per portare le criptovalute al prossimo miliardo di utenti.

Perché, come conclude il report, “la prossima fase della crescita delle crypto sarà determinata dall’incontro tra fiducia, sicurezza e responsabilità”.

Francesco Antonio Russo
Francesco Antonio Russo
Imprenditore Web 3.0 da oltre 4 anni, esperto di Criptovalute ed Intelligenza Artificiale. Usa le sue competenze trasversali per una Gestione dei social funzionale ed al passo con i trend.
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