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Avalanche accelera su due “Riserve AVAX” da $1 miliardo: SPAC e collocamento privato in chiusura nelle prossime settimane

L’Avalanche Foundation starebbe mettendo a punto due veicoli riservati al mercato statunitense per accumulare AVAX per un ammontare complessivo di circa 1 miliardo di dollari – suddiviso tra un collocamento privato e una SPAC. Per un quadro tecnico e di protocollo si rimanda alla documentazione ufficiale di Avalanche e alla relativa sezione tecnica della piattaforma Avalanche Docs. In questo contesto, la finestra di chiusura indicata “nelle prossime settimane” resta al momento priva di conferme ufficiali: al 11 settembre 2025 non risultano comunicati né filing regolamentari pubblici che attestino l’operazione.

Secondo i dati raccolti dal nostro team di ricerca e dall’analisi dei report di settore, operazioni di accumulo strutturale via SPAC o veicoli dedicati richiedono tipicamente una fase di due diligence e disclosure che può estendersi per settimane o mesi, specie se rivolte a investitori istituzionali. Gli analisti osservano inoltre che la chiarezza su sconti, lock-up e calendario di acquisti è cruciale per mitigare impatti sul mercato e per la governance della rete.

In breve

  • Obiettivo complessivo: circa 1 mld $ da raccogliere tramite due veicoli negli Stati Uniti.
  • Struttura: un primo veicolo con collocamento privato (circa 500 mln $), affiancato da una SPAC (circa 500 mln $).
  • Partner menzionati: Hivemind Capital – con Anthony Scaramucci come consulente – e Dragonfly Capital; va detto che tali riferimenti derivano da report di terze parti e non sono stati confermati dalla Avalanche Foundation [dato da verificare].
  • Tempistica: i report indicavano una chiusura tra la fine di settembre e ottobre; al 11 settembre 2025 non risultano conferme ufficiali o filing SEC pubblici relativi ai veicoli citati.
  • Stato: al momento non si registrano comunicati ufficiali o filing SEC pubblici per i veicoli citati.

Due veicoli per 1 mld $: struttura, flussi e obiettivi

Il piano delineerebbe la costituzione di due società di riserva negli Stati Uniti, finalizzate ad accumulare AVAX e, successivamente, a impiegarlo per l’acquisto di token – anche dalla stessa fondazione – secondo termini economici (sconti, eventuali lock-up e calendario di esecuzione) non ancora ufficializzati. Detto ciò, l’intento sarebbe di incrementare la liquidità del network e rafforzare la capacità operativa della tesoreria.

  • Veicolo 1: collocamento privato associato a una società quotata al Nasdaq, con un target di circa 500 mln $.
  • Veicolo 2: SPAC promossa da un investitore globale, anch’essa con target intorno a 500 mln $.

Partner e ruoli: Hivemind, Scaramucci e Dragonfly

Stando alle fonti, il primo veicolo sarebbe coordinato da Hivemind Capital con il coinvolgimento di Anthony Scaramucci in qualità di consulente, mentre il secondo sarebbe legato a Dragonfly Capital. In effetti, partner con esperienza e relazioni con investitori istituzionali potrebbero agevolare l’accesso a deal di dimensioni rilevanti, pur restando in attesa di conferme ufficiali.

Impatto potenziale su AVAX e sull’attività on-chain

Le indiscrezioni arrivano in una fase in cui, secondo le fonti, AVAX ha registrato rialzi a doppia cifra in alcune sedute, in un contesto di elevata volatilità. Sul fronte on-chain, The Block segnala oltre 11 milioni di transazioni nella settimana più recente, sebbene non sia specificato un periodo esatto. In questo quadro, dinamiche di offerta circolante e un eventuale riacquisto da parte della tesoreria potrebbero riflettersi sull’equilibrio tra domanda e supply del token, con impatti potenzialmente significativi sulla liquidità nel breve termine.

Come potrebbero essere impiegate le riserve

Secondo le informazioni disponibili, le riserve raccolte potrebbero sostenere iniziative di crescita dell’ecosistema Avalanche, sia sul piano infrastrutturale sia su quello operativo. Va detto che le possibili linee di impiego includono:

  • Sostegno allo sviluppo di infrastrutture e progetti core.
  • Incentivi destinati a sviluppatori, validatori e fornitori di liquidità.
  • Operazioni di mercato mirate a gestire la supply e la stabilità della rete.

Rischi e criticità da monitorare

  • Concentrazione: l’accumulo di token in veicoli collegati alla fondazione potrebbe incidere sulla decentralizzazione e sulla governance.
  • Regolamentazione: l’operazione, esposta al perimetro normativo USA, comporta rischi legati a disclosure e compliance, in particolare nelle operazioni con SPAC. Al 11 settembre 2025 non risultano filing SEC pubblici correlati a questi veicoli.
  • Esecuzione: permangono incertezze su lock-up, criteri di prezzo e calendario degli acquisti.
  • Trasparenza: sarà fondamentale un reporting puntuale sull’impiego delle riserve e sulle relative performance.
  • Mercato: l’operazione potrebbe influire sulla liquidità e sulla volatilità di AVAX nel breve periodo.

Timeline attesa e prossime tappe

  • La chiusura delle due tranche era stata indicata “nelle prossime settimane” nei report iniziali – indicativamente tra fine settembre e ottobre; tuttavia, al 11 settembre 2025 non sono emerse conferme ufficiali.
  • È attesa una comunicazione ufficiale sulla struttura definitiva, i termini economici e la governance dei veicoli.
  • In caso di conferma della SPAC, seguiranno le fasi standard: due diligence, predisposizione della documentazione regolamentare e operazioni post-merger.

Contesto e fonti

Le informazioni provengono da report di terze parti, come riportato da CryptoNews e The Block. Al momento della pubblicazione, e in particolare al 11 settembre 2025, non risultano comunicati ufficiali della Avalanche Foundation né filing SEC pubblici relativi a queste operazioni. Dettagli come sconti, lock-up, calendario degli acquisti e tempistica precisa delle transazioni on-chain restano oggetto di ulteriori verifiche; sarà importante monitorare eventuali disclosure ufficiali e i report regolamentari per avere numeri e termini certificati.

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