Quali effetti ha avuto il flash-crash di venerdì sui prezzi delle altcoin? Oggi esaminiamo in particolare i prezzi di Solana, Cardano e Dash.
Gli effetti sono stati notevoli, in alcuni casi addirittura clamorosi, ma perlomeno ora è già in atto un rimbalzo.
Summary
Analisi crypto: l’impatto del crash su Solana, Cardano e Dash
Tra tutte le altcoin, Solana potrebbe essere quella più interessante da esaminare in questo momento.
Attualmente il prezzo di SOL, poco sotto i 200$, è del 15% inferiore rispetto a quello di sette giorni fa, ma venerdì era sceso sotto i 175$.
Prima del flash-crash sembrava relativamente stabile attorno ai 220$, poi nel giro di un’ora era già sceso a 210$.
Quel calo non si è fermato, tanto che sei ore dopo è sceso anche sotto i 200$ dopo le dichiarazioni di Trump, innescando la liquidazione forzata di moltissime posizioni long che ha portato a corpose vendite automatiche che hanno alzato significativamente e velocemente la pressione di acquisto facendo scendere il prezzo.
Da notare che, ad eccezione di alcuni specifici exchange, la perdita maggiore è stata del 22%, ovvero un calo che per i mercati crypto non è del tutto eccezionale.
Si è trattato di un calo importante, significativo, a tratti spaventoso a causa della velocità con cui è avvenuto, ma tutto sommato in linea con precedenti casi simili.
Va ricordato che le altcoin sono comunque pur sempre asset speculativi, quindi maggiormente soggetti a sbalzi simili.
Quando poi, ieri, si è diffusa la notizia che in realtà probabilmente non era in corso alcuna reale escalation della guerra commerciale tra USA e Cina, c’è stato un primo rimbalzo sopra i 180$, seguito oggi da un altro verso quota 200$.
La cifra attuale è superiore al bottom del 25 settembre, ed è perfettamente in linea con i livelli di inizio settembre. Pertanto non preoccupa, ed anzi fa pensare che il rimbalzo potrebbe persino non essere ancora del tutto concluso.
L’effetto su Cardano (ADA)
Per Cardano il discorso sembra tutto sommato abbastanza simile.
Ad oggi perde il 15% rispetto a sette giorni fa, esattamente come Solana, ed ha avuto un crollo molto per certi versi simile venerdì.
La vera differenza è che Solana prima ha perso il 22%, poi ha fatto un primo immediato tentativo di rimbalzo fallito in poche ore, e poi è tornata anche sabato sotto i 75$.
Invece, Cardano risulta aver perso quasi il 60% del proprio valore durante il flash-crash, ma poi già il primo rimbalzo aveva avuto successo. La grossa differenza sta qui.
Prima del crollo il prezzo di ADA era di circa 0,81$, e con quel clamoroso -60% in sette ore è sceso addirittura per un attimo a 0,33$. Già però nell’ora successiva si era riportato sopra gli 0,6$, e quattro ore più tardi era a 0,67$.
D’altronde la natura speculativa di Cardano è maggiore rispetto a quella di Solana, quindi è soggetta a variazioni di prezzo anche maggiori.
Oggi c’è stato il secondo rimbalzo, o la prosecuzione di quello di ieri, con il prezzo tornato a quasi 0,72$. Si tratta di un livello in linea con quello del bottom di agosto, ma ancora inferiore ad esempio agli 0,80$ di inizio settembre.
La risposta di Dash
Dash è una crypto ancora più speculativa di Cardano.
Basti pensare che il suo prezzo attuale è addirittura del 96% inferiore ai massimi storici del 2017, e che durante l’ultima grande bull run del 2021 non riuscì nemmeno a salire sopra i -70% dai massimi.
Oltretutto a dicembre 2024, pur salendo per un breve momento sopra i 70$, rimase sempre almeno a -94% dai massimi storici.
Detto questo, sembra persino non aver subito effetti significativi dal flash-crash di venerdì.
Infatti il suo prezzo si è limitato a scendere da 45$ a 32$, con un -27% in sette ore che è ad esempio in linea con il -22% di SOL.
Però in seguito già sabato si era riportato sopra i 40$, e addirittura ieri si è poi riportato sopra i 50$, toccando un picco locale a quota 59$.
La barriera psicologica dei 60$ non è stata violata, ma occorre precisare che tra agosto e settembre era praticamente sempre sotto i 25$.
Pertanto, nonostante tutto, sta reggendo il periodo particolarmente favorevole per Dash, anche se si tratta pur sempre solo di un rimbalzo speculativo, dato che ad esempio a dicembre dell’anno scorso superò persino i 70$ per un breve momento.
