La filiale di PwC (PricewaterhouseCoopers) situata in Lussemburgo ha rilasciato un comunicato in cui spiega che a partire dal 1 ottobre 2019 verranno accettati i pagamenti in bitcoin (BTC) per “supportare la crescita, a livello nazionale, dell’ecosistema delle criptovalute.”
PwC è un vero e proprio network internazionale che opera in oltre 150 paesi con più di 250.000 dipendenti e ricavi da 51 miliardi di dollari. Fa parte del cosiddetto Big Four, un conglomerato di società di revisione che si spartiscono tutto il mercato di riferimento.
Le altre 3 sono KPMG, Ernst & Young e Deloitte (quest’ultima ampiamente attiva all’interno del mercato blockchain).
“Riconosciamo che questa mossa rappresenti una sfida e abbiamo esaminato le procedure e le politiche interne per soddisfare gli standard del settore delle criptovalute. Abbiamo collaborato con un exchange locale e regolamentato per poter fornire la migliore esperienza. La divisione PwC di Lussemburgo accetterà i pagamenti in bitcoin (BTC) a partire dal 1 ottobre.”
Le filiali di PwC sono sparse in tutto il mondo e il Lussemburgo non è la prima in assoluto ad accettare bitcoin (BTC) come metodo di pagamento: l’ufficio di Hong Kong ha già fatto questa scelta ben due anni fa nel 2017.
La sede centrale è attualmente a Londra e la società si sta espandendo sempre di più.
“PwC ha oltre 400 dipendenti che lavorano sulla tecnologia blockchain e all’interno dell’ecosistema crypto, il tutto coordinato alla perfezione.”
Il team interno di PwC in Lussemburgo, guidato da Thomas Campione, ha come scopo quello di voler supportare i clienti già fidelizzati, e quelli che ancora devono diventarlo, nel voler aprire le porte alla tecnologia blockchain e alle criptovalute, in particolar modo a bitcoin (BTC).
“Ciò che è certo è che bitcoin (BTC) ha mantenuto la sua promessa: è il primo meccanismo di pagamento peer-to-peer che non può essere compromesso e che si basa su un modello di fiducia decentralizzato.”