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Napoli: l’associazione blockchain testa il token

Dalla pagina Facebook del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, apprendiamo che venerdì 13 maggio il sindaco ha incontrato la costituente associazione Napoli Blockchain che, come si spiega nel post, è costituita da studenti universitari, informatici, ricercatori ed esperti in materia contabile.

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Sempre il Sindaco De Magistris ha informato che la “finalità dell’associazione è favorire la formazione e diffusione della blockchain in ambito aziendale e delle pubbliche amministrazioni”.

Durante la presentazione dell’associazione blockchain è stato eseguito anche un “test reale del token cittadino (TTS – Token Temporaneo di Sconto) tra due smartphone”, test avvenuto in collaborazione con l’Università Parthenope.

Concludendo il post, il Sindaco De Magistris ha esaltato il progetto che Napoli continua a sviluppare in ambito blockchain:

“Napoli si avvicina sempre di più ad essere la prima grande città ad attuare in modo concreto soluzioni su blockchain. Nelle prossime settimane sono previste novità nel campo della trasparenza amministrativa, quali archiviazione documentale o soluzioni per proposte per introdurre in futuro referendum cittadini con sistema elettronico utilizzando soluzioni basate su blockchain”.

Il progetto Napoli blockchain

Il progetto Napoli blockchain, partito ben oltre un anno fa, è una iniziativa del Comune di Napoli avviata da Felice Balsamo e appoggiata dall’attuale Sindaco De Magistris.

Al progetto Napoli blockchain partecipano università come la già ricordata Parthenope, le principali associazioni di categoria dei commercianti di Napoli e l’ordine dei commercialisti, ed anche un nutrito gruppo di ricercatori, avvocati, ingegneri, sia di Napoli e provincia, ma anche provenienti da altre città e università italiane ed anche dall’estero.

Il progetto Napoli blockchain è molto vasto e si dipana in quattro gruppi o tavoli di lavoro che riguardano: la trasparenza, pagamenti in criptovalute, le votazioni su blockchain, blockchain e politiche sul lavoro.

Il Comune di Napoli già lo scorso anno ha trasferito il sistema di registrazione delle cedole librarie su blockchain. L’adozione del nuovo sistema punta a migliorare la trasparenza nei confronti del cittadino, ma anche ad evitare eventuali frodi o a scovarle.

Fabio Carbone
Fabio Carbone
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso. Scrive dello stesso argomento su vari siti web di settore. Scrive di Industria 4.0 ed economia digitale in generale.
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