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Bitcoin e Blockchain oltre l’hype: la crypto TTS di Napoli sarà una stablecoin

Continuano le novità circa il progetto Blockchain Napoli. Questa volta a parlarne è Felice Balsamo durante l’evento Bitcoin e Blockchain oltre l’hype organizzato dalla Facoltà d’ingegneria della Federico II di Napoli e dall’associazione Blockchain Education Network Italia (BEN) nel pomeriggio del 18 gennaio scorso.

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Un pomeriggio intenso e denso di contenuti quello partecipato dai professori, dottorandi e studenti di ingegneria dell’Ateneo federiciano. Una lezione di storia dell’economia dal baratto al bitcoin e di blockchain per comprendere gli aspetti fondamentali di una “tecnologia neutra”, come ha ricordato in esordio il professore Nicola Mazzocca del Dipartimento di Informatica e Sistemistica, curatore dell’evento per conto dell’Università.

Prima di lasciare la parola a Gabriele Sabbatini, co-fondatore di NGC e membro di BEN, che ha parlato della storia della moneta fino all’avvento del bitcoin, il Prof. Mazzocca ha invitato i presenti ad avere nei confronti della blockchain un approccio aperto, perché:

“non serve osteggiare per il puro piacere di opporsi”.

Meglio invece comprenderne le reali potenzialità e scartare ciò che non è possibile fare sulla blockchain, come ad esempio il voler tracciare un pollo di allevamento.

Al contrario, i beni materiali, le cui caratteristiche sono parametrabili e certamente distinguibili dalle caratteristiche di altri beni simili (i diamanti ad esempio), possono essere tracciati da un applicativo basato su tecnologia a ledger distribuiti. Questo uno degli esempi fatti da Marco Monaco, nello spiegare gli usi reali in cui blockchain può essere utile.

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Bitcoin e Blockchain oltre l’hype: le novità sul progetto Blockchain Napoli

Presente all’evento Bitcoin e Blockchain oltre l’hype anche Felice Balsamo, membro del supporto IT dell’ufficio Gabinetto del Sindaco di Napoli e noto per essere l’ideatore del progetto Blockchain Napoli.

Durante il suo intervento, Balsamo ha rivelato alcune novità interessanti che riguardano le cedole librarie, l’e-voting applicato ai referendum consultivi e l’alacre lavoro di preparazione dei commercianti di Napoli per presentarsi crypto ready durante le Universiadi di luglio 2019.

Dopo la blindatura sulla blockchain Ethereum dell’elenco degli aventi diritto alla cedola libraria per l’anno scolastico 2018/2019, il documento subirà una ulteriore evoluzione. Dal prossimo anno scolastico il cartaceo sparirà, per fare posto a un crypto wallet contenente il token temporaneo (TTS).

I cittadini aventi diritto riceveranno il contributo per l’acquisto dei libri scolastici dei figli nella forma del token locale, il cui valore è legato 1:1 all’euro (una sorta di stablecoin). Tutte le librerie scolastiche di Napoli accetteranno il token e, queste ultime, potranno poi chiederne la conversione in euro alla Tesoreria del Comune di Napoli.

L’obiettivo è stroncare l’attività di fotocopiatura illecita delle cedole librarie, evitare la multifatturazione delle stesse.

Il Comune di Napoli vorrebbe sperimentare l’e-voting basato su blockchain per i referendum cittadini consultivi. L’occasione ideale il 28 maggio, in concomitanza con le votazioni per le elezioni del Parlamento europeo. La procedura di e-voting è in fase di studio e, inoltre, dovrà prima ottenere l’avallo del Ministero dell’Interno.

La XXX Universiade di Napoli 2019, in programma dal 3 al 14 luglio, potrebbe essere ricordata come il primo evento sportivo internazionale in cui i commercianti della città ospitante accolgono pagamenti in criptovaluta.

Oltre 200 attività commerciali si preparano, entro luglio, ad accettare fino a 50 criptovalute attraverso POS dedicati. I primi dispositivi sono già stati installati e utilizzati dai turisti che affollano la città. Coinvolte pasticcerie, pizzerie, bar, ristoranti, hotel, negozi e prossimamente anche i parrucchieri di Napoli.

Fabio Carbone
Fabio Carbone
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso. Scrive dello stesso argomento su vari siti web di settore. Scrive di Industria 4.0 ed economia digitale in generale.
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