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La SEC e il destino delle ICO

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Il 13 giugno può rappresentare una data storica per le crypto: la SEC, authority americana della borsa valori, terrà alla Georgia State University di Atlanta, un incontro aperto a tutti i player del settore per parlare di ICO e di normative su bitcoin ed ethereum.

La discussione potrebbe chiarire alcune posizioni del governo su argomenti che preoccupano la community delle crypto, con risposte a domande del tipo: “ETH e BTC saranno considerate security?”.

Il protagonista: Jay Clayton

Mr. Jay Clayton è il personaggio più atteso.

Presidente della SEC dal gennaio del 2017, su nomina di Donald Trump, ha fatto molto parlare di sé in aprile quando, durante un incontro su criptovalute e ICO alla Princeton University, ha risposto alla domanda di uno studente che gli chiedeva se le ICO fossero o meno frodi: “Absolutely not”.

La sua replica è poi continuata con l’impegno della SEC nel formulare una normativa proprio sulle ICO che “avrà un impatto positivo sulla scena della criptomoneta, spazzando via i cattivi e dando spazio solo a progetti legittimi”.

Ed è proprio l’argomento ICO quello più caldo sul tavolo di Atlanta. Ma non l’unico.

Ether e bitcoin come security

È una delle prospettive che più spaventano la community: secondo alcune voci circolate molto in questi mesi, pare che la SEC stia preparando una normativa per mettere bitcoin ed ether nello stesso paniere delle security.

L’idea spaventa perché avrebbe, secondo molti analisti, effetti disastrosi sul mercato a causa delle regole più rigide sulle tasse e anche perché creerebbe più di un grattacapo a chi investe sul mercato americano delle crypto.

Eppure queste paure appaiono al momento infondate.

Proprio per rasserenare gli animi dei più inquieti, lo stesso Clayton ha precisato alla stampa che l’oggetto dell’attenzione della SEC sono per ora le ICO e null’altro.

Pertanto, anche se uno dei temi dell’incontro di Atlanta sarà anche su come classificare dal punto di vista legale le crypto, non ci dovrebbero essere grosse sorprese.

Lubin (Ethereum) dorme sonni tranquilli

Intervistato il co-founder di Ethereum, Joseph Lubin, si è detto fiducioso che Ethereum non sarà mai considerato una security.

L’intervista risale allo scorso maggio, quando Lubin ha dovuto rispondere alle voci del The Wall Street Journal che spiegavano come la SEC fosse all’opera per regolamentare proprio gli ether, una notizia che a inizio maggio fece crollare il valore della crypto del 6%:  

“Abbiamo trascorso tantissimo tempo con avvocati americani e di altri Paesi e dormiamo sonni tranquilli: Ethereum non verrà mai considerata come security”.

Giancarlo Donadio
Giancarlo Donadio
Giancarlo inizia a scrivere di business con Millionaire. Con la rivista di Milano collabora alla realizzazione di "Startup. Sogna, credici, realizza. Dall'idea al successo” per Hoepli. Dal 2016 collabora con Startupitalia! dove si specializza su fintech, blockchain, criptovalute, all'interno della rubrica SmartMoney. Oggi è cofondatore di Pandant, web agency focalizzata su content marketing e personal branding
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