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Luci e ombre sulle ICO del 2018

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ICO Dashboard ha rilasciato un interessante report sulle token sale lanciate nella prima parte del 2018, permettendo un’analisi che mostra dei dati positivi dal punto di vista quantitativo, ma preoccupanti sull’andamento generale.

La raccolta fondi effettuata tramite le ICO ha raggiunto un massimo di 5,8 miliardi a giugno, mentre a luglio vi è stata una caduta quasi verticale nei valori, segnalando una stagione estiva non proprio proficua.

In tutto il 2018 si sono raccolti, ad oggi, 18,02 miliardi di dollari. La crescita rispetto alla raccolta di tutto il 2017 è pari al 233%, sebbene sia il mercato delle IPO tradizionali che dei venture capitalist abbia numeri raggiungibili perché, citando Forbes, le ICO nel secondo trimestre 2018 sono state pari al 45% delle IPO e al 23%  degli investimenti in venture capital.

Per quanto riguarda il numero di iniziative e la loro distribuzione nell’arco dell’anno, questa è stata più uniforme rispetto al volume dei fondi raccolti, indice a giugno vi è stata una concentrazione maggiore.

Per quanto riguarda la provenienza dei fondi per nazione, gli Stati Uniti fanno la parte del leone, seguiti da Regno Unito e Russia. La posizione di Singapore e Svizzera è essenzialmente legata al riposizionamento di entità che prima erano collocate in Paesi che non sono favorevoli alle ICO, come per esempio la Cina.

Di sicuro non sorprende il fatto che la maggior parte delle ICO si concentri sui servizi finanziari e di pagamento.

Per quanto riguarda i ritorni economici, purtroppo il 2018 è stato un massacro dal punto di vista dei rendimenti:

Sicuramente su questa discesa hanno pesato due fattori:

  • Il numero elevato di iniziative, che non ha subito uno screening sufficiente a monte e ha permesso l’offerta di servizi ancora incompleti;
  • Il momento non positivo delle criptovalute che può aver influito sulla resa di servizi dedicati al mondo delle cripto o di asset management.

Questo elemento è anche osservabile nel grafico successivo, relativo alla correlazione tra prezzo del bitcoin e gli investimenti in ICO:

Analizzando le piattaforme utilizzate per le ICO, notiamo che Ethereum fa la parte del leone, con un 82,7% sul totale.

La seconda scelta è la creazione di una piattaforma ad hoc, scelta spesso seguita se si lanciano dei progetti di blockchain innovativi.

Security Token

Una caratteristica delle emissioni ultime nelle ICO è l’alto numero di security token, cioè di quelle criptovalute assimilabili a valori azionari o obbligazionari che la SEC vorrebbe fossero trattati in exchange regolamentati come le borse valori.

Per concludere un dato inquietante: oltre il 10% di quanto raccolto nelle ICO è stato rubato da attacchi hacker per un totale superiore a 370 milioni di dollari. Una cifra impressionante che solleva un serio problema di sicurezza.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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