Il mondo crypto è ormai estremamente ampio, e in questo articolo analizzeremo in particolare i trend di Qubic, Kaspa e Render.
Summary
Le recenti performance delle crypto Qubic, Kaspa e Render
Qubic è un nuovo progetto di layer-1 basato su Proof-of-Work (PoW).
PoW è l’algoritmo di consenso utilizzato da Bitcoin. Anche Ethereum inizialmente era basato su PoW, ma a settembre del 2022 è passato a Proof-of-Stake (PoS).
Sebbene un po’ tutte le criptovalute inizialmente fossero basate su PoW, ormai la maggior parte sono invece basate su PoS, perchè consente una maggiore scalabilità.
PoW però rimane più sicuro, anche se il livello di sicurezza raggiunto da PoS è comunque elevato, ed è per questo che sopravvivono anche progetti crypto basati su PoW. Bitcoin ad esempio molto difficilmente lo abbandonerà.
Qubic ad esempio sostiene di essere in grado di garantire transazioni senza fee, sebbene sia basato su PoW. Inoltre sostiene anche di utilizzare intelligenza artificiale (AI).
La criptovaluta QUBIC è sbarcata sui mercati crypto a fine 2023, con un prezzo iniziale che si aggirava attorno ai 2,6 milionesimi di dollaro, anche se essendo allora già iniziata la bull run, il prezzo salì a 5,4 millesimi già durante la prima settimana di presenza sugli exchange.
Fino ad inizio febbraio però scese, tornando anche significativamente sotto il prezzo iniziale, senza beneficiare della bullrun di dicembre.
Nonostante ciò, a partire dalla metà di febbraio ha iniziato a beneficiare della bullrun salendo fino a 12,2 millesimi di dollaro.
Si è trattato però di una mini-bolla speculativa, scoppiata a partire da marzo. Ad esempio quando il prezzo di Bitcoin faceva registrare il massimo storico Qbic era già scesa a 9 milionesimi di dollaro.
Il prezzo poi ha continuato a scendere, fino ai 5,8 milionesimi attuali.
Questi sembrano proprio movimenti prevalentemente speculativi, e dato che Qbic capitalizza solamente mezzo miliardo di dollari è possibile che il suo prezzo rimanga volatile a lungo.
In questo momento è difficile immaginare se il progetto abbia potenzialità di sviluppo significative sul lungo periodo, e data la volatilità in questo momento la sua criptovaluta va ritenuta un asset prevalentemente speculativo.
Il trend di Kaspa
Anche Kaspa è un progetto crypto basato su PoW.
Si tratta però di un progetto esistente da quasi due anni, e che fino ad ora è cresciuto quasi costantemente.
La sua criptovaluta KAS ha esordito sui mercati crypto a maggio del 2022, con un prezzo iniziale di 0,2 millesimi di dollaro.
Già nel corso dello stesso 2022 fece segnare un vero e proprio primo boom, con il prezzo salito ad oltre 9 millesimi di dollaro, e nel 2023 il trend crescente continuò.
Dopo il boom iniziale del 2022 ne ha fatti segnare almeno altri tre.
Il secondo è stato ad inizio 2023, quando sfruttando il rimbalzo dei mercati crypto il prezzo di KAS si è portato addirittura a 37 millesimi di dollaro. A quel punto in meno di un anno aveva guadagnato il 18.000%.
Alla luce di questa performance è possibile affermare che il prezzo iniziale fosse ampiamente sottostimato, anche se di sicuro l’ottimo inizio di 2023 per i mercati crypto nel loro complesso deve aver aiutato molto.
In seguito però ha fatto segnare altri due boom, sebbene con guadagni percentuali inferiori.
Con l’inizio della bullrun, ad ottobre dell’anno scorso, il prezzo di KAS è tornato a crescere, arrivando a toccare i 140 millesimi di dollaro (0,14$) a novembre. A quel punto al +18.000% iniziale aveva aggiunto un altro +280%.
La bullrun crypto però è continuata nel 2024, e così a febbraio il prezzo di Kaspa è salito a quasi 180 millesimi di dollari.
Da allora è un po’ sceso, arrivando addirittura sotto gli 0,14$ di febbraio.
Questo trend suggerisce che la grande bullrun di Kaspa potrebbe anche essersi già esaurita, e che probabilmente è servita solamente a portare la capitalizzazione di mercato di KAS al livello che le competeva, sopra i tre miliardi di dollari.
Si tratta di un livello comparabile a XLM di Stellar, e solo di poco inferiore a quello di CRO. In altre parole, pur essendo solamente al 38° posto assoluto, ormai Kaspa è entrato nel novero delle principali 50 criptovalute al mondo.
Prezzi e ultime news Render
Un discorso differente è invece quello che riguarda Render.
Si tratta infatti di un progetto nato nel 2020, ovvero prima dell’ultima grande bull run dei mercati crypto.
Non ha una sua blockchain, ma un token chiamato RNDR sulla blockchain di Ethereum.
Sebbene il prezzo di questo token sia passato attraverso la grande bull run del 2021, le sue performance nel corso del tempo sono rimaste estremamente interessanti.
La cosa che balza all’occhio è che dopo aver toccato i 7,8$ nel 2021, nel corso del 2024 ha saputo fare di meglio, facendo registrare un nuovo massimo storico a metà marzo a 13,6$.
Si tratta di una performance notevole, perchè mentre a metà marzo Bitcoin faceva registrare il nuovo massimo storico a circa +6% rispetto a quello del 2021, RNDR nel 2024 ha fatto addirittura del 74% meglio del 2021.
Inoltre avendo esordito sui mercati crypto a 0,06$, già la performance del 2021 era stata clamorosa: +13.000%.
Da notare anche che durante il bear-market del 2022 il prezzo si limitò a tornare a 0,4$, ovvero una cifra di molto superiore agli 0,1$ che aveva prima dell’inizio della grande bull run, e che prima dell’inizio della bullrun di fine 2023 era comunque già tornato a quasi 2,5$.
Quindi sebbene si tratti di un token dal valore decisamente volatile, sembra avere un ottimo trend sul lungo periodo, perlomeno fino ad ora.
Non è un caso che capitalizzi quasi 4,4 miliardi di dollari, cosa che lo mette davanti ad Ethereum Classic e solo poco sotto UNI di Uniswap.
È difficile dire se questo trend ascendente potrà durare ancora a lungo, ma per ora il suo trend è decisamente positivo,
