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Halving di Bitcoin: i possibili scenari dopo il dimezzamento e la previsione del prezzo della crypto

Il 20 aprile è andato live il quarto halving della storia di Bitcoin, portando al dimezzamento del block reward da 6,25 BTC a 3,125 BTC.

Solitamente l’halving crea le condizioni tali per un rialzo del prezzo della moneta sul mercato, o per lo meno questo è quello che è successo negli scorsi anni.

Quali sono in questo ciclo le previsioni post-hlaving del prezzo di Btcoin?

SPOILER: c’è qualcuno che ipotizza i 150.000 USD

Tutti i dettagli di seguito.

Previsione del prezzo di Bitcoin dopo il recente halving: strada spianata fino ai 150.000 USD?

Bitcoin la scorsa settimana è andato a segnare un nuovo minimo locale a 56.500 USD, rompendo una struttura grafica di ranging iniziata agli albori del mese di marzo 2024, per poi recuperare velocemente i punti persi in questo inizio maggio tornando sopra il prezzo dei 64.000 USD.

Il canonico evento di dimessamente quadriennale di nuove emissioni del network, noto in gergo come “halving” non ha portato nell’immediato gli effetti sperati dalla community, visto e considerando anche il difficile outlook della crypto che si trova nel mezzo di importanti scontri geopolitici e tensioni macroeconomiche.

Il risultato, estraneo dalla maggior parte delle previsioni, è stato un ritracciamento del 21,7% dall’inizio del mese di aprile. Questo movimento ribassista risulta il più pesante di questo ciclo superando ora la correzione di settembre 2023

previsione prezzo bitcoin post halving

Di fatti il dip degli scorsi giorni è stato enfatizzato dall’aumento dell’Indice dei Costi del Lavoro negli Stati Uniti e  dall’annuncio della Federal Reserve di voler continuare a combattere la piaga inflazione senza l’avvio di una politica di quantitative easing che prevederebbe un taglio dei tassi di interesse sui titoli di stato (rimandato forse a settembre)

In tutto ciò abbiamo assistito anche all’avvio degli ETF Bitcoin spot di Hong Kong, con dati  che inizialmente hanno deluso le aspettative viste i bassi volumi registrati, poi smentiti dalle metriche sugli inflow del primo giorno di trading che hanno segnalato flussi in entrata (seed capital) per 292 milioni di dollari.

49.7% di probabilità di un taglio dei tassi a 500-525 punti base in occasione del FED meetinng del 18 settembre 2024. Fonte: https://www.cmegroup.com/markets/interest-rates/cme-fedwatch-tool.html

Sospinto da queste dinamiche, Bitcoin ha riscontrato difficoltà nel ricercare un equilibrio del prezzo, mentre i miner si preparano ad affrontare una stagione ad introiti dimezzati per via dell’halving del protocollo.

Nonostante tutto ciò però, sembra che la crypto si stia preparando il terreno per una ripartenza in grande stile, che lo spedirebbe diretto a registrare nuovi massimi storici.

Sul fronte macro il raffreddamento del mercato del lavoro fa ben sperare che la FED possa dare il carburante necessario ai mercati risk-on per affrontare la seconda metà del 2024.

Da un punto di vista più orientato all’analisi tecnica e ai dati on-chain, possiamo notare come l’open interest, il funding rate e i dati sulle liquidazioni abbiano subito un reset dopo l’esagerata speculazione riscontrata nel primo trimestre dell’anno, suggerendo una possibile ripartenza da qui a breve.

L’effetto halving, che riduce l’offerta di nuove coin del 50%, avrà i suoi effetti nei prossimi mesi e potenzialmente causerà un supply shock se contemporaneamente avremo un aumento della pressione della domanda per gli ETF spot di USA e Hong Kong.

In uno scenario del genere, l’analista Bernstein ha rilasciato la sua previsione per il bull market di Bitcoin, chiarendo esplicitamente che la crypto raggiungerà i 150.000 USD come top del ciclo nel prossimo anno.

Dati on-chain da Bitfinex: riduzione della volatilità implicita

Secondo quanto riportato dalle analisi dell’exchange di criptovalute Bitfinex, a seguito dell’halving la volatilità implicita di Bitcoin è diminuita sostanzialmente, trovando una nuova accelerazione nelle fluttuazioni di prezzo solo negli ultimi giorni.

In un contesto di incertezza grafica soppesato dalle complesse questioni macroeconomiche,  mentre i trader cercavano di stabilire un equilibrio di prezzo per Bitcoin ed altri asset, l’indice della volatilità è sceso bruscamente suggerendo l’inizio di una fase di stallo prima della ripartenza.

Questo quanto riportato dagli analisti di Bitfinex, che hanno osservato come queste dinamiche riflettano un’aspettativa meno preoccupante da parte degli attori del mercato.

“Il dimezzamento del Bitcoin non solo ha modificato il meccanismo di offerta del Bitcoin, ma ha anche svolto un ruolo cruciale nel ricalibrare le dinamiche del mercato delle criptovalute e le aspettative degli investitori”

È chiaro che dopo l’halving del 20 aprile, abbia agito come un evento di risoluzione dell’incertezza, influenzando significativamente la volatilità e la dinamica di mercato delle criptovalute.

In particolare l’indice della volatilità ha subito un calo del 24,3% passando da 74,54 punti  a 56,47 punti in pochi giorni. Questo cambiamento indica il sentimento di mercato previsto riguardo alle future fluttuazioni dei prezzi, ma non è stato rispecchiato da movimenti di prezzo sostanziali, suggerendo un effetto di stabilizzazione.

In maniera simile, anche la volatilità implicita di Ethereum (EVIV) è diminuita del 15,9 per cento nello stesso periodo, passando da 61,94 punti  a 52,08 punti, anche se il suo prezzo  è stato più influenzato da una tendenza al rialzo con le previsioni che segnalano la possibilità di una crescita maggiore di ETH rispetto a BTC.

Questi cali suggeriscono  un minor grado di collegamento tra i livelli di prezzo e la volatilità, e una maggiore riduzione dell’incertezza di mercato.

In sintesi, l’halving di Bitcoin oltre ad aver ridotto la potenziale pressione dell’offerta riducendo il premio di blocco, ha svolo un ruolo cruciale ricalibrando le dinamiche del mercato e resettando le aspettative degli investitori.

Ora il mercato è sano per poter ripartire e puntare alla rottura dei tanto attesi 100.000 USD.

Alessandro Adami
Alessandro Adami
Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", da oltre 4 anni interessato al settore delle criptovalute e delle blockchain. Co-Fondatore di Tokenparty, community attiva nella diffusione di crypto-entuasiasmo. Co-fondatore di Legal Hackers Civitanova marche. Consulente nel settore delle tecnologie dell'informatica. Ethereum Fan Boy e sostenitore degli oracoli di Chainlink, crede fermamente che in futuro gli smart contract saranno centrali all'interno dello sviluppo della società.
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