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Il Giappone stringe le maglie agli exchange

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Il Giappone intende regolamentare le crypto. In sostanza, ha deciso di renderle perfettamente legali, allo scopo di superare il Far West. Motivo per cui FSA, la Financial Services Agency nipponica sta monitorando il mercato delle valute digitali. Ma non senza conseguenze.

La FSA, infatti, ha introdotto alcune importanti novità, costringendo gli exchange ad ottenere una licenza, pena la chiusura delle stesse piattaforme. Questi cambiamenti avranno davvero delle conseguenze positive?

Tra i vari exchange ce ne sono alcuni che rischiano di chiudere? E se così fosse, chi potrebbe subire le conseguenze peggiori? Intanto, sicuramente il prezzo delle crypto potrebbe risentirne.

Del resto, quando un exchange ha dei problemi, chiude o subisce hackeraggi, i prezzi delle crypto spesso ne risentono, anche in modo pesante.

E’ anche vero tuttavia che la FSA chiede questo tipo di licenza già da dall’aprile 2017, quindi tutti dovrebbero avere modo di adeguarsi.

Il caso dell’ exchange bitFlyer

BitFlyer è uno dei più importanti exchange giapponesi e deve quindi vedersela con la FSA.

Proprio oggi, 22 giugno, bitFlyer Inc. ha risposto alla FSA, in accordo all’articolo 63-16 del Payment Services Act.

Questo ordine è stato diretto a bitFlyer Japan e non alle sue entità disseminate negli USA o Europa le quali, ovviamente, seguono una diversa regolamentazione in base alla giurisdizione del Paese in cui operano.  

L’ordine ricevuto da bitFlyer Japan è relativo al KYC, ovvero alle procedure di identificazione dei clienti. In pratica bitFlyer è tenuto a riesaminare tutti gli ID dei clienti.

Al momento, la conseguenza più importante è che, a causa del notevole lavoro da fare, la piattaforma ha chiuso ai nuovi utenti. Ma, soprattutto, non si sa quando riaprirà i battenti.

Quindi, se da una parte la regolamentazione potrebbe favorire la mancanza di frodi e di riciclaggio di denaro sporco, dall’altra a risentirne sono i clienti che si vedono chiusa la possibilità di aprire un account; va da sé che anche il business dell’exchange ne risente.

I dettagli delle richieste FSA

Ecco cosa spiega il documento inviato dalla FSA a bitFlyer.

Le misure nuove da adottare sono:

  1. Review del sistema di management
  2. Costruire un sistema di management dei rischi per antiriciclaggio in modo da combattere il terrorismo
  3. Costruire un sistema per rifiutare le forze antisociali
  4. Costruire un sistema di management per gli asset degli utenti e adottare un approccio manageriale per i documenti
  5. Costruire delle misure di protezione per gli utenti
  6. Costruire un sistema per gestire i rischi
  7. Costruire un sistema di informazione per la sicurezza degli utenti
  8. Costruire un sistema di gestione per assicurare un’appropriata interazione per le lamentele dei clienti
  9. Costruire un sistema di gestione per listare nuove crypto

In merito al punto 1 e 9, una terza parte deve verificare l’efficacia dei miglioramenti.

Un piano per questi cambiamenti dovrà essere inviato entro il 23 luglio in forma scritta alla FSA.

Finché questi cambiamenti non verranno effettuati, bitFlyer dovrà inviare un report mensile alla FSA, entro il decimo giorno di ogni mese, con i dettagli dei progressi delle implementazioni richieste.

C’è da essere contenti di questo tipo di regolamentazione? Davvero tutte le crypto finiranno sotto il controllo dello Stato? Ma, in tal caso, che fine farà la privacy che ha spinto molte persone ad avvicinarsi alle crypto?

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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