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Si tratta di un rimbalzo. La conferma arriva dall’elevato volume di scambi generato nel pomeriggio di domenica in soli venti minuti (oltre 80 milioni di dollari) mentre i prezzi toccano il punto più basso degli ultimi cinque mesi.
Le prime ore della giornata fotocopiano l’andamento di ieri mattina con, in ordine, Ontology (ONT), Ethereum Classic (ETC) e Eos (EOS) che salgono sul podio tra le prime 30 crypto con rialzi dall’8 al 4% rispetto ai livelli di ieri mattina.
Solamente due sono colorate di rosso, arretrando poco sotto il punto percentuale: Tron (TRX), ufficialmente indipendente per aver lasciato la rete di Ethereum dopo tre settimane di test, e Dash (DASH).
La capitalizzazione totale rimane poco sopra i 255 miliardi di dollari, con bitcoin ed ethereum salde nella loro quota di mercato (42 e 18%).
Un recente rapporto pubblicato ieri conferma quanto più volte scritto in queste righe. Il volume di scambi giornaliero di bitcoin ed ethereum supera quello prodotto dalle restanti 1600 cryptovalute. Di queste ultime, oltre la metà, per la precisione 803, scambiano un volume inferiore ai 10mila dollari.
Bitcoin (BTC)
In poco meno di 24 ore i prezzi riescono a risalire oltre la soglia dei 6200 punti, beneficiando di una spinta poco oltre il 10% dai minimi annuali toccati domenica pomeriggio, a poche decine di punti sopra i 5700 dollari.
E’ presto, troppo presto, per capire se i prezzi hanno toccato il fondo per poi ripartire. I volumi scambiati nella giornata di ieri sono sopra la media giornaliera degli ultimi due mesi, ma questo dato dovrà trovare due importanti conferme: un consolidamento sopra i 6000, ancora meglio oltre la soglia dei 6200 dollari; scambi di volumi oltre la media giornaliera delle ultime settimane, accompagnando il recupero dei 6500 dollari.
Non sono necessari particolari strappi rialzisti ma un progressivo ritorno e stabilizzazione dei prezzi sopra livelli di ex supporti. Primo tra tutti: 6400 dollari.
Ethereum (ETH)
Dopo aver meglio superato la tempesta del fine settimana, arrestando la caduta sopra i 400 dollari, ethereum cerca un punto dove aggrapparsi.
L’area 450-460 dollari è il primo livello da cui ieri mattina i prezzi stanno tentando di riprendere i livelli di metà giugno, precedente minimo che corrisponde all’inizio dell’attuale ciclo settimanale.
Dai massimi di inizio maggio al minimo di domenica pomeriggio, il ribasso sfiora il 50%, confermando il trend ribassista iniziato a metà gennaio che sinora ha visto solamente due prove di reazione, a febbraio ed aprile.
Entrambe le volte non si è riuscito a mantenere la struttura rialzista costruita nelle prime due settimane, pertanto si è trattato di due rimbalzi di buona intensità (del 70 e 50%), senza una reale forza sottostante sostenuta da acquisti di lungo periodo ma solamente in ottica speculativa.