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È stata aggiornata la roadmap di Cardano. Succede circa ogni mese e il prossimo appuntamento sarà ai primi di settembre.
Come si può verificare sul sito cardanoupdates.com, sono numerosi gli aggiornamenti che continuano a essere pubblicati su GitHub.
Attualmente è in atto la fase di bootstrap di Byron, in cui stanno apportando miglioramenti nel codice e procedendo con il debug, mentre Daedalus è ancora in fase di progettazione. Una volta terminato Byron si passerà a Shelley che consentirà alla rete di diventare decentralizzata.
Di lavoro da fare ce n’è ancora molto e quindi ci vorrà molto tempo. Nei prossimi 18 mesi sarà concentrato sulla stabilità, l’interoperabilità e la governance.
La roadmap stessa è decisa e fissata dalla comunità degli sviluppatori di Cardano, quindi nasce come lavoro collettivo. Infatti, vengono richieste alla community stessa idee per aggiornare la roadmap tanto che è in apertura un canale diretto per la comunicazione.
La roadmap non è di proprietà di IOHK o di Emurgo e nemmeno della Fondazione Cardano: appartiene proprio alla comunità e, più il progetto diventa decentralizzato, più il controllo sarà detenuto a tutti gli effetti solo dall’intera community.
Inoltre, è stato annunciato da IOHK il lancio di della seconda testnet di Cardano, utile per sviluppare e testare la macchina virtuale IELE.
Quest’ultima è progettata per eseguire contratti intelligenti sulla blockchain Cardano con linguaggio di basso livello.
Per lavorare sugli smart contract sono state aumentate le risorse impiegate in due percorsi paralleli di ricerca, uno per cercare soluzioni ai problemi riscontrati con gli smart contract di Ethereum, l’altro focalizzato sull’ontologia degli stessi smart contract con l’obiettivo di ridurre la complessità e il costo.
