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La città di Napoli vuole creare una propria moneta.
Qualche mese il Comune di Napoli aveva già annunciato un progetto per studiare possibili applicazioni della blockchain.
Ora il Sindaco Luigi De Magistris va oltre e afferma con un lungo post su Facebook la “realizzazione di una moneta aggiuntiva all’euro per dare forza a Partenope”, con l’obiettivo di “accelerare, in modo forte e radicale, sull’autonomia della Città di Napoli”.
In realtà non dice chiaramente che si intenda rilasciare una criptovaluta, ma è plausibile che, alla luce del progetto blockchain, potrebbe essere questa la strada maestra da perseguire per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Tuttavia, come dimostra il caso della criptovaluta estone, di fatto nell’area euro nessun ente statale può emettere una propria moneta.
Il 7 settembre 2017 Mario Draghi, governatore della Banca Centrale Europea, disse chiaramente: “Nessuno Stato membro può introdurre la propria valuta. La moneta dell’Eurozona è l’euro”, di fatto ponendo fine al nascente progetto Estcoin.
Draghi non si è ancora pronunciato sulla possibilità che un Comune dell’area euro possa o non possa emettere una propria moneta, ma potrebbe essere da escludere la possibilità che ciò possa avvenire.
I Paesi che hanno accettato di entrare nell’area euro hanno accettato determinate clausole, tra cui quella ricordata da Draghi. Inoltre, il Comune di Napoli è ente statale, quindi non potrebbe certo sottrarsi a queste regole.
E’ lecito nutrire dei dubbi sul fatto che il Comune di Napoli possa realmente emettere una propria moneta senza violare le norme dell’Eurozona.