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Rivoluzione mutui con la blockchain

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L’applicazione della blockchain al mondo dei mutui creerà un salto evolutivo che faciliterà l’incontro tra domanda e offerta di credito, creando un settore più trasparente ed efficiente.

Lo scambio intersettoriale delle tecnologie è una delle maggiori spinte alla crescita economica.

Il velcro fu creato per il settore aerospaziale, poi è diventato un oggetto di uso nel vestiario comune. Arpanet venne creato per la difesa strategica per poi diventare Internet e avere una ricaduta nella vita di tutti i giorni.

La blockchain sta già cambiando il settore della finanza e, nonostante un misto di diffidenza ed entusiasmo, lo sta già modificando.

Ora il passo successivo è l’applicazione al settore del credito immobiliare, cioè dei mutui, in cui solitamente la domanda e l’offerta sono caratterizzati da una forte discrasia: il mutuo viene giuridicamente disegnato non per chi ne ha bisogno, ma per il cliente che non ne ha bisogno, perchè ha il denaro, per cui contiene una serie di clausole e di previsioni superflue e, soprattutto onerose.

In questo settore la blockchain può quindi portare a grossi passi avanti tramite due strade: aumentando la trasparenza dell’offerta; rendendo più semplici e meno costose le procedure formali.

Per quanto riguarda il primo caso una Start up interessante è Block66. Questa nuova iniziativa si pone come obiettivo la creazione di una piattaforma in cui si possano tracciare tutti i contratti di mutui caricati e relativi ai singoli immobili, impedendo o riducendo le possibilità di frodi finanziarie.

Inoltre la stessa piattaforma contiene tutta la legislazione federale e statale americana sui contratti immobiliari oltre a permettere ai prestatori la tokenizzazione dei mutui per la successiva redistribuzione al dettaglio.

Praticamente il prestatore sarebbe solo un procacciatore, certificatore ed organizzatore del mutuo stesso, cedendo poi token derivati ad investitori al dettaglio che potrebbero così impegnare i propri denari in modo più redditizio.

Per quanto riguarda il secondo punto attualmente la raccolta delle firme da entrambe le parti è un processo complesso e costoso, che spesso prevede addirittura delle fee specifiche e che richiede tempo.

Al contrario l’applicazione del flusso documentale sulla blockchain permetterebbe un accertamento delle identità delle parti a costo zero.

Servizi quali Stampd, che poi è parte della famiglia di Blocknotary renderebbero il flusso di documenti e certificazioni rapido e poco costoso.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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