La terza settimana di ottobre inizia con un brivido. Alle prime luci dell’alba uno scossone ha fatto balzare i prezzi e, in meno di un’ora, la capitalizzazione è salita di oltre 20 miliardi di dollari, riportandosi ai livelli di inizio mese.
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Non si è trattata di vera euforia, ma di un riflesso condizionato da quanto stava accadendo sull’exchange Kraken. Improvvisamente la più famosa delle stable coin, Tether (USDT), ha mollato l’ancoraggio con il dollaro statunitense perdendo oltre il 6% in pochi minuti, arrivando ad un prezzo di $0,86.
La colpa è stata probabilmente di un rumor, non confermato, secondo il quale Binance avrebbe delistato Tether.
Questo ha provocato un fuggi-fuggi verso altre criptovalute, le quali in pochi minuti hanno fatto esperienza di una veloce salita, creando una profonda disparità tra gli exchange che supportano il pair con Tether (Bitfinex, Kraken, Binance, OKEx) e altri che preferiscono mantenere il cambio con il dollaro statunitense.
Nonostante siano trascorse quasi 12 ore dall’accaduto, il differenziale dei prezzi di bitcoin su diversi exchange si spinge oltre i 500 dollari.
In particolare, è Bitfinex che questa mattina ha visto i prezzi di bitcoin salire verticalmente sino a 7500 dollari, creando una disparità arrivata anche sopra i 1000 dollari con gli altri exchange.
Questo è il motivo che ha costretto la società a sospendere per 24 ore tutti i depositi in fiat sia in entrata che in uscita
Fiat deposit update – October 15th, 2018. https://t.co/F8o2ltVCN4 pic.twitter.com/ukE9JsRB0j
— Bitfinex (@bitfinex) October 15, 2018
Nelle condizioni attuali meglio rimanere prudenti ed attendere le evoluzione delle prossime ore per trovare le conferme nella dichiarazione di Bitfinex e vedere riallinearsi, almeno in parte, le quotazioni dei principali exchange.
Bitcoin (BTC)
La rottura della famosa trendline ribassista che ha accompagnato il trend degli ultimi mesi è arrivata questa mattina in concomitanza con lo shock di Tether.
Nonostante sia avvenuta su tutte le piattaforme, a distanza di 10 ore il grafico su Bitfinex vede i prezzi oltre area 6800 dollari, mentre altre piattaforme registrano prezzi inferiori a 6400 dollari, livello rientrato all’interno del triangolo discendente. Sarà meglio attendere le prossime ore per capire chi sta mentendo.
Ethereum (ETH)
Questa mattina anche i prezzi di Ethereum hanno subito uno scossone, vedendo risalire le quotazioni oltre i 240 dollari, livelli abbandonati a metà settembre.
Nel pomeriggio le quotazioni sono scese nuovamente sotto i 220 dollari, assorbendo gran parte della corsa mattutina. Nelle prossime ore sarà importante la conferma dei prezzi sopra 200 dollari, altrimenti il segnale rischia di rivelarsi una falsa rottura rialzista che darà nuovo vigore ai ribassisti.