Il MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha confermato che l’Italia aderirà a pieno all’utilizzo della tecnologia delle criptovalute per il riconoscimento dei titoli di studio, sia per i rifugiati che per gli studenti.
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Da un comunicato stampa, il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti afferma: “L’Italia è uno dei Paesi leader nella sperimentazione dello European Qualifications Passport for Refugees e con l’avvio dell’utilizzo della tecnologia blockchain fa un ulteriore passo avanti in tema di valutazione e riconoscimento delle qualifiche in possesso dei rifugiati.
Blockchain offre la possibilità ai cittadini rifugiati di ricostruire il proprio percorso di formazione e di vedere riconosciute le proprie competenze non solo in Italia ma in tutti i Paesi che la utilizzano. È una possibilità importante per chi viene in Italia da rifugiato, considerato che spesso queste persone hanno competenze significative.”
Nello specifico, si tratta della creazione di un vero e proprio portafoglio online dove si possono certificare i propri titoli di studio conseguiti a livello internazionale, così da poterli mostrare direttamente alle Università estere o ai datori di lavoro di un altro Paese, velocizzando tutto il sistema di garanzia di autenticità richiesta, abbattendo la burocrazia.
Il progetto diventerà operativo nel 2019 ed è frutto della collaborazione con l’ente certificatore, CIMEA (Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche) che a tal proposito ha creato il servizio Diplome, con cui gestirà e certificherà i portafogli online di carriera di tutti i propri iscritti.
L’applicazione connette ad un sistema di rete globale, dove oltre ai possessori delle qualifiche (studenti) parteciperanno le istituzioni di formazione superiore, gli enti rilasciatori di titoli extra-accademici e altri enti certificatori.
La facilitazione che ne deriva dall’utilizzo della blockchain in ambito formativo è un incentivo di valore dedicato perlopiù alle persone che ai business in generale!
Entrambi gli enti sono inclini a sottolinearne il concetto, CIMEA ha creato l’hashtag #blockchain4people e il ministro Fioramonti conclude la sua intervista come segue: “Da un’economia basata sul valore delle merci passeremo, finalmente, ad un’economia basata sul valore delle persone”.