Inizia sottotono la penultima settimana di ottobre. Il weekend appena trascorso sembra aver già anticipato l’autunno con la caduta dei volumi crypto ai minimi dell’anno.
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Per trovare scambi così rarefatti bisogna risalire al settembre 2016, in condizioni di mercato totalmente diverse da quelle attuali: ci trovavamo, infatti, con una capitalizzazione venti volte inferiore a 2 anni fa ed un numero di token di poche decine.
La capitalizzazione totale continua ad oscillare attorno ai 210 miliardi di dollari, così come la quota di mercato del bitcoin rimane ancorata al 54%.

Bitcoin (BTC)
Azzerato il divario tra i vari exchange rispetto al pasticciaccio brutto di lunedì scorso, i prezzi tentano di trovare il baricentro in area 6550-6600 dollari.
Con i volumi ai minimi storici, la situazione tecnica diventa molto delicata. Statisticamente i bassi scambi possono provocare improvvisi scostamenti di prezzo causando il classico effetto gregge in pochi minuti.
Meglio rimanere vigili somministrandosi buone dosi di caffeina per non cadere nella trappola della noia.
Attenzione al supporto di breve posto a 6400 e di medio periodo a 6000 dollari.

Ethereum (ETH)
Continuano le micro oscillazione dei prezzi poco sopra i 200 dollari. Da giovedì scorso il quadro tecnico rimane invariato.
La perdita dei 190 dollari potrebbe innescare pericolosi affondi sino a rivedere aree dei minimi di metà settembre. Solamente sopra 250 dollari la situazione tornerebbe a vantaggio dei rialzisti.